Presentazione del programma di attività della Presidenza austriaca (discussione)
Laura Agea (EFDD). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, Cancelliere Kurz, il motto della Presidenza austriaca per il semestre è "un'Europa che protegge". Bene, ma proteggere esattamente da cosa? Perché vedete, colleghi, la sensazione è che qui ci si debba proteggere proprio dall'Europa e, in particolare, dal suo triste egoismo. E dove ci porta l'egoismo degli Stati membri lo abbiamo visto con la gestione dei flussi migratori, grande, ormai classico esempio del fallimento europeo.
Eppure, Presidente Kurz, segnalo che nelle settanta pagine del documento programmatico della sua Presidenza austriaca non è mai menzionata la parola "solidarietà". Mi auguro si tratti semplicemente di una svista.
Io ve lo dico chiaramente: non commettete l'errore di pensare di lasciare soli i paesi di primo approdo; non commettete la sciocchezza di far diventare l'Italia il campo profughi dell'Europa. Gli impegni che sono stati presi all'ultimo Consiglio europeo, grazie all'abile lavoro di un governo italiano finalmente attento e competente, devono essere rispettati e portati avanti.
Azioni condivise tra gli Stati membri e riforma del regolamento di Dublino, sulla base di un equilibrio tra responsabilità e solidarietà, sono solo alcuni di questi impegni e su questo, se lo ricordi, non arretreremo di un centimetro. Apprezziamo però gli impegni sulla competitività, sulla digitalizzazione, sulla lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata.
Ma lasciatemi concludere parlando di lavoro: avete scritto che è necessario assicurare condizioni di lavoro giuste per tutti. Il governo italiano ha varato proprio ieri un provvedimento del ministero del Lavoro con un nome ben preciso, "decreto dignità", per combattere, tra le altre cose, il precariato.
Ecco, anche l'Europa non dimentichi questa piaga sociale e cominci a restituire i diritti ai cittadini. Un'Europa che protegge dal precariato, dall'austerità e dalla disoccupazione sarebbe un grande risultato per la sua Presidenza. Le auguro buon lavoro.