Presidente. – L'ordine del giorno reca la relazione di Daniele Viotti e Paul Rübig, a nome della commissione per i bilanci, sulla posizione del Consiglio relativa al secondo progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2019 (15205/2018 - C8-0499/2019 - 2018/2275(BUD)) (A8-0454/2018).
Daniele Viotti, relatore. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, confesso che è molto complicato parlare in questo momento con le notizie che stanno arrivando a pochi chilometri di qua. Abbiamo già vissuto in questa legislatura un evento tragico come quello che sta accadendo in queste ore, a Bruxelles, ed è veramente difficile.
Proverò a fare qualche riflessione molto semplice, perché non mi sembra assolutamente il caso di lasciarsi andare – seppure siamo al termine di un lungo percorso, che è durato un anno – non mi pare assolutamente il caso di lasciarsi andare a esuberanze particolari.
Voglio soltanto comunicare alla Commissione qua presente, al ministro e alla Presidenza austriaca e a questo Parlamento le conclusioni del lavoro sul bilancio per il 2019. Sono stati lavori particolarmente duri e complicati, nei quali ci sono stati anche momenti di forte tensione e che purtroppo non abbiamo potuto terminare nei tempi che ci eravamo dati della prima conciliazione. Ci sono state alcune divisioni, anche forti, dobbiamo dire la verità, non con la Presidenza austriaca, che invece ringrazio per il lavoro che ha fatto, ma con il Consiglio, alcune divisioni sono state particolarmente forti e difficili da sanare.
Ringrazio però comunque la Presidenza austriaca per il lavoro svolto e il ministro Loger, in particolare, per l'enorme sforzo personale che ci ha messo in questi mesi, così come ringrazio la Commissione per il lavoro che ha svolto e per il tentativo continuo, arrivato a buon esito, di aiutare Consiglio e Parlamento a trovare la miglior soluzione possibile.
Faccio notare semplicemente che credo che il bilancio che domani voteremo e che presenteremo ai cittadini europei possa essere fonte di orgoglio per questo Parlamento, perché recupera sulle priorità che il Parlamento si era dato nel mese di marzo di questo anno e poi di luglio, recupera in pieno tutte le risposte e le priorità che avevamo individuato, sia sulla ricerca che sui giovani, sull'ambiente, sulla lotta al cambiamento climatico, sulle migrazioni e su una corretta fase migratoria.
Sono cifre molto importanti, che ci portano vicino a un recupero di un miliardo di euro per il prossimo anno: questo credo che sia da considerare un successo. Non posso non ricordare però, e lo ripeto, chiudendo il mio intervento, le difficoltà che ci sono state con il Consiglio. Sono difficoltà, ripeto, non dovute alla gestione della Presidenza, quanto a un meccanismo insito all'interno del Consiglio stesso, che impedisce alla Presidenza di turno di avere relazioni con questo Parlamento sui temi del bilancio, relazioni aperte, propositive e veramente capaci di essere investimenti per il futuro per l'Europa.
Noi abbiamo bisogno di un Consiglio che riesca a liberarsi dai vincoli che lo racchiudono e dai troppi veti che ci sono lì dentro. Questo Parlamento è stato pronto – anche sulle novità che sono state introdotte dalla Commissione e che sono state accettate nei mesi scorsi dal Parlamento e dal Consiglio stesso – questo Parlamento è stato pronto e sarà pronto nei prossimi mesi ad applicare tutte le novità che il regolamento finanziario ci dà in mano.
Purtroppo non è stato possibile questa volta, e io la considero non una sconfitta per il Parlamento, la considero una sconfitta soprattutto per il Consiglio, che non ha avuto il coraggio di attivare gli strumenti che esso stesso aveva adottato.
Ripeto che non è assolutamente il momento di esultare, però il prossimo anno sicuramente i cittadini europei, le nostre istituzioni, i nostri comuni, i nostri enti di ricerca, i giovani, le imprese e le piccole e medie imprese, quelle che fanno innovazione, avranno sicuramente molte più risorse a disposizione.
Termino il mio intervento ringraziando ancora una volta la Presidenza, la Commissione e soprattutto le colleghe e i colleghi che mi sono stati a fianco in questi lunghi mesi e che hanno condotto con me le trattative che considero, in ogni caso, un importante e straordinario punto per il Parlamento europeo.
Paul Rübig, Berichterstatter. – Herr Präsident! Ich möchte mich beim Präsidenten Sassoli sehr herzlich bedanken, er hat ja maßgeblich im Präsidium des Europäischen Parlaments daran mitgewirkt, dass wir einen sparsamen aber effizienten Haushalt haben: seit 15 Jahren die niedrigste Summe, wie es auch für den Gesamthaushalt der Europäischen Union gilt. Vor 15 Jahren haben wir noch 1,2 % vom BNP gehabt, und jetzt haben wir 0,9 %. Also, man sieht, es wird auf europäischer Ebene sparsam umgegangen.
Aber es werden auch neue Prioritäten gesetzt, und da möchte ich mich beim Finanzminister und Ratspräsidenten Löger herzlich bedanken, weil er natürlich auch versucht hat, gemeinsam mit dem Europäischen Parlament die Schwerpunkte in die Zukunft zu legen. Die Zukunft, das ist ganz einfach Forschung, Erasmus+, kleine und mittlere Betriebe, Sicherheit an den Grenzen. Das ist gut gelungen. Da möchte ich auch dem Kollegen Viotti Dank aussprechen, weil es einfach wichtig ist, dass wir an die Zukunft denken, an die Jugend, und dass hier dementsprechend auch agiert wird.
Wir haben Einsparungen im Bereich der Vorbeitrittshilfe für die Türkei erzielt. Wir haben auch in anderen Bereichen Einsparungen erzielt, und gerade die Gebäudeinvestitionen, die auch dementsprechend zurückgefahren wurden, zeigen, dass hier in den Verhandlungen wirklich mit Steuerzahlergeld sorgfältig umgegangen wird.
Bei den Prioritäten haben wir beim European External Action Service – beim Europäischen Auswärtigen Dienst – die strategische Kommunikation um 1,2 Mio. verstärken können. Ein kleiner, aber wirksamer Betrag. Wir haben insgesamt 943 Mio. für die Prioritäten des Europäischen Parlaments zur Verfügung gestellt. Es ist auch ganz gut gelungen, dass diese 1 Mrd., die der Rat aus dem Haushalt für die Unterstützung der Flüchtlinge in der Türkei gebraucht hat, vom Parlament bestätigt wurde und es ist eine sehr effiziente Variante, dass man die Flüchtlinge vor Ort dort so gut wie möglich betreut, damit sie möglichst bald auch wieder in die Heimat zurückkönnen.
Also: 1 Mrd. auf der einen Seite, 1 Mrd. auf der anderen Seite – ich glaube, es war ein guter Deal. Es ist ein Deal für die Bürgerinnen und Bürger Europas, weil letztlich dieses Geld ja zu 94 % wieder zurückgeht für die Bürger, um hier international auch dementsprechend zu zeigen, dass Europa in der Lage ist, sich zu einigen. Gerade in der Zeit des Brexit ist es wichtig, hier dementsprechend Einigung zu zeigen.
Bei den Zahlungen sind es insgesamt 148 Mrd. geworden, also ein Betrag, ungefähr dem Doppelten des österreichischen Haushalts oder ungefähr der Hälfte des deutschen Haushalts entspricht. Das ist ein relativ kleiner Betrag. Während auf der nationalen Ebene 30 bis 50 % vom BNP dementsprechend ausgegeben werden, ist die Europäische Union deutlich unter 1 % geblieben, das war ja auch die Vorgabe.
Wir haben in den letzten Jahren gezeigt, dass auch die Dienstpostenreduktion von 1 % pro Jahr insgesamt 5 % Einsparungen gebracht hat. Wir haben gezeigt, dass Mittel umgeschichtet werden können und die Reserven dementsprechend auch genützt werden.
Es ist eine gute Grundlage für den mehrjährigen Finanzrahmen, dass wir hier von der richtigen Basis aus starten. Ich möchte mich bei allen Beteiligten sehr herzlich bedanken, auch bei der Kollegin Bogner-Strauß, weil wir gezeigt haben, dass die österreichische Präsidentschaft leistungsfähig ist, dass wir kompromissfähig sind und dass Europa davon profitieren wird.
Juliane Bogner-Strauss,President-in-Office of the Council. – Mr President, it is my pleasure to attend Parliament’s debate today on the EU budget for 2019, in particular as this year’s negotiations were quite difficult. The Commission had to present us with a new draft budget and we had very little time to come to the conclusion.
On behalf of Minister Löger, who unfortunately could not make it today to Strasbourg, I would like to thank the Chair of the European Parliament’s Committee on Budgets, Jean Arthuis, and the rapporteurs, Daniele Viotti and Paul Rübig. Their constructive approach was great during the whole annual budgetary procedure. Thank you for your openness to compromise and for the positive atmosphere persisting among our institutions during the last months and weeks. Their efforts made this agreement possible.
I would also like to thank all other colleagues from Parliament who, during long and stressful hours in the Council’s premises, showed patience and a spirit of compromise. Finally, I would like to thank Commissioner Oettinger for facilitating our negotiations. Without your support, Commissioner, it would have been, by far, more difficult to reach a balanced and timely agreement.
We have been able to establish a realistic budget providing, on the one hand, the necessary appropriations to cover the needs expected in 2019, but leaving, on the other hand, adequate margins to cope with contingencies in the course of next year. The agreement on the 2019 budget was reached thanks to the readiness for compromise on both sides of the table.
During our various meetings in the course of this year in trilogue or conciliation format, as well as during many informal contacts, it became clear that Parliament and the Council share the same two main priorities for the financial year 2019: to tackle challenges related to migration and security and to boost innovation, growth and employment in Europe. In the Union budget for 2019, we have been able to translate these priorities into concrete figures.
After the successful outcome reached by the trilogue on 4 December 2018, the General Affairs Council today has formally approved the joint text. The Council expects Parliament to approve the agreement tomorrow in order to adopt the general budget for the financial year. I would really like to thank you for your attention.
Günther Oettinger,Mitglied der Kommission. – Herr Präsident, verehrte Frau Ratsvorsitzende, Damen und Herren Abgeordnete, meine sehr verehrten Damen und Herren! Die Kommission ist dankbar, dass nach schwierigen Beratungen am 4. Dezember eine Einigung für den Haushalt der Europäischen Union für 2019 erzielt worden ist. Es war nicht leicht, aber ich glaube, durch die intensive Mitwirkung Ihres Kollegen, Herrn Minister Löger, der Berichterstatter und von Jean Arthuis, dem Vorsitzenden, haben wir uns alle mit einer ausreichenden Kompromissbereitschaft geeinigt und trotzdem unsere wesentlichen Ziele für die Finanzpolitik des nächsten Jahres erzielt. Ich glaube, das Parlament kann mit diesem Haushalt zufrieden sein.
Gestatten Sie mir nur wenige Schwerpunkte, die für das nächste Jahr hervorzuheben sind. Wir haben für Wachstum und Beschäftigung einen Betrag von 80,5 Milliarden Euro vorgesehen, davon alleine über 57 Milliarden Euro aus den europäischen Struktur- und Investitionsfonds. Die Forschung – und damit die Wettbewerbsfähigkeit – war ein Schwerpunkt und war ein Hauptinteresse des Parlaments. Wir stocken Horizont 2020 im nächsten Jahr im Vergleich zu diesem Jahr deutlich auf, um knapp zehn Prozent auf dann 12,3 Milliarden Euro. Zehn Prozent Forschung im nächsten Jahr mehr, das ist ein Wort.
Junge Menschen, die mehr Chancen zur Entwicklung ihrer Bildungs- und Berufsabschlüsse bekommen sollen und die Europa kennenlernen sollen. Das Programm Erasmus+ – auch ein Schwerpunkt des Parlaments, getragen von Rat und Kommission – wird gegenüber 2018 um sage und schreibe 19,5 % aufgestockt auf einen Höchstbetrag von 2,8 Milliarden Euro. Hinzu kommt, dass die Kommission zugesagt hat, im Frühjahr des nächsten Jahres den beiden Haushaltsbehörden durch Änderungsantrag eine Aufstockung um weitere 100 Millionen Euro vorzuschlagen.
Wir setzen die Beschäftigungsinitiative für junge Menschen mit einem Betrag, der auch im nächsten Jahr sehr beachtlich bleibt, so fort, dass sie neue Arbeitsplätze und die Vermittlung von jungen Menschen in Arbeitsplätze, namentlich im Süden Europas, erfolgreich ermöglichen kann.
Für den Bereich Migration und Sicherheit sieht der Haushalt des nächsten Jahres ausreichende Mittel vor, um wirksame Migrations-, Flüchtlings- und Sicherheitspolitik zu betreiben und die Umsetzung der bereits laufenden Maßnahmen wie des AMIF und die dazugehörenden Agenturen wie Europol, Eurojust und das EASO finanziell wirkungsvoll zu unterstützen.
Wir stocken im Bereich Klimaschutz das Programm LIFE auf, um so einen Beitrag zu leisten, dass das 20-Prozent-Ziel als Mainstream proportional im Haushalt bis Ende 2020 erreichbar ist.
Die Fazilität für Flüchtlinge ist gesichert. Die zweite Tranche wird mit drei Milliarden finanziert – ein harter Streitpunkt. Ich bin dankbar, dass damit die Glaubwürdigkeit und das Engagement Europas für Flüchtlinge, die derzeit in der Türkei leben müssen und denen wir Menschenwürde finanzieren, ermöglicht wird. Zugleich haben wir die Mittel für das Hilfswerk der UN für Flüchtlinge aus Palästina im Nahen Osten erheblich finanziell aufgestockt. Dass wir die Vorbeitrittshilfen für die Türkei erneut gekürzt haben, hat mit den Rückschritten in Sachen Rechtsstaatlichkeit, Demokratie, Menschenrechte und Medien in der Türkei zu tun.
Ich bin froh, dass dem Parlament alle von ihm vorgeschlagenen Pilotprojekte ermöglicht werden und damit die Finanzierung von allen Pilotprojekten im Haushalt 2019 steckt.
Ergänzende Mittel für den Auswärtigen Dienst und für den Gerichtshof kommen als weitere Beispiele einer sinnvollen Haushaltsentscheidung hinzu.
Ich glaube, trotz des sich nähernden Wahltags im Mai, trotz erheblicher Unterschiede in der Ausgangsposition von Rat und Parlament haben Sie alle, haben wir alle unsere Bereitschaft zur Handlungsfähigkeit Europas bewiesen. Ein guter Haushalt, auf den man sich geeinigt hat!
Mein Dank nochmals den Herren Abgeordneten Arthuis, Viotti und Rübig und dem Minister Löger und seinem ganzen Team.
Eider Gardiazabal Rubial, en nombre del Grupo S&D. – Señor presidente, se hace un poco complicado hablar de presupuestos cuando nos enteramos de las noticias que ocurren en Estrasburgo, pero creo que tenemos que seguir trabajando y que no pueden cambiar la agenda de la Unión Europea. Y por eso quiero empezar agradeciendo el excelente trabajo que ha realizado todo el equipo negociador del Parlamento Europeo, pero también el comisario Oettinger y el ministro Löger, y especialmente quiero felicitar al señor Viotti porque ha sabido liderar unas negociaciones presupuestarias que evidentemente eran complicadas.
Una vez más hemos estado al borde de la crisis presupuestaria, a punto de un no acuerdo, porque el Consejo no ha sabido o no ha querido entrar en unas negociaciones serias. Y así no se construye Europa, porque estamos hablando de un presupuesto que representa tan solo un 1 % del PIB. Estamos hablando de aumentos irrisorios desde el punto de vista presupuestario pero que son importantísimos para los ciudadanos. Por ejemplo, hemos conseguido 240 millones de euros más para Erasmus, que van a permitir a alrededor de 65 000 estudiantes más poder vivir esa experiencia; o 150 millones de euros extras para los programas de investigación, que son clave para nuestro futuro; o 116 millones de euros más para la Garantía Juvenil, lo que va a permitir a jóvenes seguir formándose o acceder a su primer empleo; o 160 millones de euros más que van a dar oportunidades y esperanzas a nuestros vecinos. Y esto es lo que el Parlamento Europeo ha conseguido. Y esto es lo que en un principio nos negaba el Consejo.
Y la verdad es que ha sido bastante triste ver como algunos líderes europeos bloqueaban este presupuesto, después de hacer discursos grandilocuentes que, evidentemente, estaban llenos de europeísmo barato. Porque la velocidad se demuestra andando, y de eso trata el presupuesto, de traducir la razón de ser de esta Unión Europea en cosas concretas y de hacer realidad proyectos inimaginables. Y, proyectos, por cierto, que nadie, mucho menos terroristas, van a conseguir paralizar, porque tenemos que seguir defendiendo los valores de la Unión Europea, de la paz, de la convivencia y de la solidaridad, pese a quien le pese.
Bernd Kölmel, im Namen der ECR-Fraktion. – Herr Präsident! Zunächst einmal möchte ich ganz herzlich Herrn Kommissar Oettinger und seinem Team in der Kommission für die geleistete Arbeit danken. Ich darf Ihnen auch wirklich gratulieren. Wenn wir nämlich das Ergebnis anschauen, was jetzt herausgekommen ist, dann sind wir sehr nah an dem, was Sie, Herr Oettinger, mit Ihrem Team vorgeschlagen haben.
Ein bisschen Wasser in den Wein kann man gießen, das kommt ja jedes Jahr dabei raus. Insofern muss man sich wirklich auch mal fragen: Ist denn diese Prozedur, die wir hier in der EU für die Erstellung des Haushalts durchführen, tatsächlich effizient? Ich meine Nein. Ich meine deshalb Nein, weil die Abgeordneten in diesem Haus sich endlich klarmachen sollten: Wir reden hier nicht über Geld, das auf Bäumen wächst oder das mit Helikoptern abgeworfen wird; das ist Geld der Steuerzahler. Das ist Geld, das kommt von den Mitgliedstaaten der EU, das muss erst erwirtschaftet werden.
Es stört mich unglaublich, wenn hier einige Redner so tun, als ob die Mitgliedstaaten die Bremser wären und die EU hier die tolle Organisation wäre, die einfach nur die Schatulle aufmachen müsste und dann könnten wir sofort Arbeitslosigkeit beseitigen und KMU in ungeahntem Ausmaße fördern.
Ich halte das für eine völlig falsche Botschaft; die sendet nicht die richtigen Signale aus. Die EU kann viele Dinge viel besser machen als die einzelnen Mitgliedstaaten, zum Beispiel die Migrationskrise bekämpfen. Dafür muss man aber auch mal klarlegen, welche politischen Ziele wir verfolgen. Bevor wir Geld ausgeben, müssen wir erst klarmachen, was denn erreicht werden soll. Gleiches gilt für Connecting Europe und viele andere Programme, die wir haben, die ihre Berechtigung haben. Aber wir müssen sie effizienter ausführen. Solange wir das nicht machen, sind wir hier auf dem Holzweg. Deshalb glaube ich, wir bleiben mit diesem Haushalt unter unseren Möglichkeiten – leider Gottes.
Jean Arthuis, au nom du groupe ALDE. – Monsieur le Président, Madame la Ministre, Monsieur le Commissaire, mes chers collègues, à mon tour, je voudrais exprimer notre satisfaction. Nous voici au terme d’une longue négociation. Il est vrai que nous avons tenté, à l’occasion de la conciliation budgétaire, de trouver un compromis, mais le 19 novembre au soir nous avons dû constater que nous ne pouvions aboutir, et à ce moment-là, M. le commissaire Oettinger a remis l’ouvrage sur le métier, nous a proposé une nouvelle possibilité de compromis, nous nous sommes réunis le 4 décembre, et le trilogue a abouti.
Permettez-moi de remercier le président Hartwig Löger pour sa disponibilité à chacune de nos réunions, de remercier tout particulièrement M. le commissaire Oettinger et son équipe, qui ont mis sans cesse sur la table, avec détermination, des éléments de compromis qui nous ont permis de progresser. Je veux également saluer et féliciter mes collègues, notre rapporteur général, M. Viotti, notre rapporteur des autres sections, Paul Rübig, également Jens Geier, pour les agences, et remercier tous les membres de la commission des budgets.
Nous avons fait du bon travail et je voudrais dire à M. Kölmel que nous avons eu constamment le souci de vérifier la valeur ajoutée des crédits engagés dans ce budget de l’Union européenne. Nous avons voulu mettre ce budget au service des Européens, au service de la jeunesse, au service de l’innovation, de la croissance, de l’emploi, de la sécurité, de la défense, mais nous avons voulu également nous donner les moyens de mieux maîtriser les flux migratoires et d’accueillir dans des conditions humainement satisfaisantes les nombreux migrants et réfugiés.
Ce qui m’a paru particulièrement positif, ce sont les réponses que nous avons apportées sur deux grandes priorités. Je pense d’abord à la recherche: nous avons pu inscrire en ultime démarche 150 millions supplémentaires et, vous l’avez rappelé, Monsieur le Commissaire, Horizon 2020 progresse par rapport à 2018 de pratiquement 11 %. C’est ainsi qu’on prépare l’avenir de l’Europe.
S’agissant d’Erasmus, qui nous est si cher, nous avons pu inscrire 240 millions supplémentaires par rapport à ce qu’avait prévu à l’origine la Commission et qu’avait entériné le Conseil. Nous sommes parvenus à un excellent résultat et je voudrais une fois encore remercier toutes celles et tous ceux qui ont permis cet aboutissement.
J’aurais seulement deux griefs, que je rappellerai très brièvement. Le premier, c’est qu’en mettant sur la table un milliard pour le financement de la facilité en faveur des réfugiés syriens en Turquie, nous avons mis à rude épreuve le Parlement. L’autorité budgétaire est composée de deux branches et tout est négociable. Or, en nous indiquant très clairement qu’il n’y avait pas de négociation possible, c’était en quelque sorte altérer l’autorité du Parlement.
Le deuxième élément qui nous a retenus, c’est l’application, enfin, de l’article 15, paragraphe 3, du nouveau règlement financier. Il est en vigueur depuis le 1er août dernier et je rends hommage à la Commission qui a eu l’intelligence de le mettre sur la table. Cet article permet de reporter des crédits non utilisés dans le seul domaine de la recherche. Nous n’avons pu aboutir cette année. Je ne doute pas que nous y arriverons dans les prochaines années, que le Conseil aura pu se familiariser avec ces dispositions. Je crois, chers collègues, que c’est le dernier budget de la mandature. Sur les cinq budgets que nous avons négociés avec le Conseil, je crois que c’est celui qui répond le plus directement aux attentes du Parlement. C’est une victoire, je l’espère, pour l’Europe.
Liadh Ní Riada, thar ceann an Ghrúpa GUE/NGL. – A Uachtaráin, ar an gcéad dul síos ba mhaith liom mo chomhbhrón a dhéanamh leo siúd gur maraíodh ins an margadh ó chianaibh anseo in Strasbourg – acht uafásach a bhí ann.
É sin ráite, ba mhaith liom mo bhuíochas a ghabháil leis an Uasal Viotti agus an fhoireann ar fad a d’oibrigh chomh dian sin ar an mbuiséad. Caithfidh mé a rá, tá dúshláin mhóra os ár gcomhair i gcomhair 2019 agus cé nach bhfuilimid tar éis ciorruithe ró-mhóra a fheiscint, samhlaím ag an am céanna go bhfuil sé suas go dtí na Ballstáit an t-airgead sin a úsáid i slí atá an-éifeachtach mar go bhfeicimid fós go bhfuil dúshláin ann dár bhfeirmeoirí agus dár n-iascairí. Go háirithe nuair atáimid ag caint ar chomhthéacs na Breatimeachta, mar gan amhras – an bhliain seo chugainn – feicfimid athruithe ollmhóra ag teacht inár dtreo agus nílim ró-chinnte go bhfuilimid réitithe nó ullamh i gcomhair an toraidh nó an chinnidh a bheidh air sin agus d’fhéadfadh an buiséad seo, b’fhéidir, é sin a thógaint isteach san áireamh i bhfad níos mó. Ach é sin ráite, caithfimid cur suas leis mar atá, agus an beart is fearr a dhéanamh as.
Is mór an trua nár tugadh aghaidh ar chúrsaí aeráide ins an mbuiséad; agus is mór an trua chomh maith, abair, nár tugadh aird ar rudaí cosúil le Erasmus: tá sé seo ar mhaithe leo siúd atá saibhir cheana féin agus a bhfuil na hacmhainní acu cheana féin. Mar sin is mór an trua nach raibh níos mó comhionannais ann i ngach aon ghné den bhuiséad seo, ach ag an am céanna gabhaim buíochas leis an Uasal Viotti.
Indrek Tarand, on behalf of the Verts/ALE Group. –Mr President, yes, rather disturbing news from the Christmas market and I would like to express my confidence in the French police who will be managing, investigating and clearing up the situation.
But the budget – Parliament set up some priorities – science, youth, SMEs, the climate, real causes of migration, and defence and security – the latter is the well forgotten ‘old aspect’ newly in our budget, and I am very pleased that we finally are moving on that area, be it military mobility, be it Stratcom in the External Action Service, etc.
Now the laudato part of my speech: I have never seen such good rapporteurs during my long experience in the Committee on Budgets, and I would like the Austrian Presidency, in particular, to report to its government that you are a lucky country, you have Paul Rübig elected here and I will get the same message to the Italian Government about Mr Viotti.
And finally, to Mr Oettinger: without you, Commissioner, we wouldn’t be here where we are today.
Jonathan Arnott, on behalf of the EFDD Group. – Mr President, first of all, I would like to echo the sentiments of colleagues and send my very best wishes to those who have been injured today and I hope that there is no loss of life.
There are only two certainties in life – death and taxes, and it doesn’t seem entirely certain who that quote should be attributed to but what is certain is that it is out of date. So here’s my quote: the three certainties in life are death, taxes and that the European Union budget and power will continue increasing. That’s the principle of ever closer union in the Treaties and the principle that I think hastened the UK’s decision to leave.
Every year we show genuine savings that can be made to the EU budget but every year they aren’t. This year’s increase will be different because the UK will only be an EU Member State for 89 of those 365 days. So this budget is reliant on one thing – that the UK will leave the European Union with a deal and that the UK will be paying the so-called divorce bill, because the Attorney General’s advice is that the UK legal obligations are something in the region of EUR 8 billion compared with the divorce bill agreement of EUR 39 billion. That would, if there were no deal, leave the EU short part way through the year.
So the question becomes, will we have a deal? Well that is very much questionable at the moment because Theresa May is seeking assurances from EU leaders on a deal that she knows does not have the confidence of the British Parliament. Indeed, there are questions as to whether there will be a motion of no confidence, either from parliament or from her own backbenchers by the end of the week.
Well, I would certainly, for one, love to have a good, decent, honest, free trade deal between the UK and the European Union with reasonable cooperation between us both, but that sadly, at the moment, doesn’t seem to be on the table. Ms May’s deal is what is on the table, and there are many people who would prefer no deal to May’s deal.
The European Union budget, as well as the UK, needs to be prepared.
André Elissen, namens de ENF-Fractie. – Voorzitter, ook ik wil mijn afschuw uitspreken over de aanslag die zojuist gepleegd is op de kerstmarkt hier in Straatsburg, en ik wens de slachtoffers heel veel sterkte. Ik hoop dat de politie snel de daders achter slot en grendel zet en dat ze daar heel lang mogen blijven.
Voorzitter, commissaris Oettinger waarschuwt dat als de nieuwe begroting 2019 niet nu wordt aangenomen, diverse EU-paradepaardjes niet kunnen worden uitgevoerd. Dan gelden namelijk de bedragen van de begroting 2018 en die zijn lager dan de voorgestelde begroting 2019. Het nachtmerriescenario van Oettinger lijkt mij juist een goed plan. Elk tiende van een procent minder begroting scheelt de belastingbetalers al honderden miljoenen euro's.
Het woord bezuiniging en de uitdrukking de tering naar de nering zetten komen niet voor in het woordenboek van de eurofielen. Daarom stel ik de volgende bezuiniging voor. Met het intrekken van 400 000 Erasmus+-subsidies voor scholen, hoogleraren en studenten wordt verdere EU-indoctrinatie voorkomen, en dat scheelt 3 miljard euro per jaar. De 100 000 geselecteerde vrijwilligers voor het Europees Solidariteitskorps gaan zelf voor hun werkvakanties betalen, houden we weer ruim 300 miljoen euro per jaar over. Minder financiering voor het Europees Solidariteitsfonds en het Europees Globaliseringsfonds leidt ertoe dat landen zelf hun problemen oplossen in plaats van steeds hun hand op te houden. Geen miljarden euro's meer naar de Faciliteit voor vluchtelingen in Turkije. Deze overbodige hulp heeft volgens de Rekenkamer in de helft van de gevallen niet tot de gewenste uitkomsten geleid.
De EU wil altijd maar meer en meer. Wat ons betreft is minder, veel minder, verstandiger. Het niveau van de begroting 2018 is al hoog genoeg. Wat ons betreft roep ik de collega's op om tegen de gewijzigde begroting 2019 te stemmen.
José Manuel Fernandes (PPE). – Senhor Presidente, começo por agradecer a toda a equipa de negociação, de uma forma muito especial ao presidente da comissão e de uma forma ainda mais especial aos relatores principais - Daniel Viotti e Paul Rübig.
Parabéns também ao comissário, um comissário que fez uma proposta positiva. A negociação não correu bem na primeira fase, mas depois insistiu num ponto que é a possibilidade de se poderem utilizar verbas que estavam afetadas e não foram usadas no que diz respeito à investigação e à inovação.
Este acordo é muito positivo e diria que é muito positivo apesar do Conselho. Estamos a falar de um orçamento pequeno, de um orçamento onde em pagamentos temos 0,9% do rendimento nacional bruto, mas que tem um importante, um enorme valor acrescentado: um orçamento sobretudo dedicado ao investimento, onde apenas 6% são para despesas administrativas.
As nossas prioridades para a investigação e a inovação, para as pequenas e médias empresas, a prioridade da juventude, do Erasmus, estão aqui colocadas.
Mas há uma pergunta para a qual não consegui uma resposta. Porque é que o Conselho não quis utilizar as verbas que não foram usadas em anos anteriores no Horizonte 2020 no que diz respeito à investigação e à inovação? Porque é que o Conselho proclama a investigação como uma prioridade e depois não aceita a possibilidade, não concretiza essa prioridade, não age em conformidade?
E gostava, por exemplo, de saber porque é que o ministro das Finanças da Alemanha ou o ministro das Finanças de França não quiseram utilizar 400 milhões de euros da investigação e inovação?
John Howarth (S&D). – Mr President, I would start by adding my words of sympathy to the relatives of anyone caught in incidents in Strasbourg this evening.
We certainly need to tackle waste in the European Union budget, and I am delighted that we will tackle the waste of young people unable to find work with an extra EUR 116 million and also another EUR 240 million to Erasmus to help young people build a better future.
This is a budget that looks to address the reality of migration rather than seeking to exploit migration by stoking fear in the cynical pursuit of votes, and while I am always pleased to see investment in the Horizon research programme that opens up new opportunities and extends human frontiers, it is a little disappointing, as Mr Fernandes said, that we were unable to persuade the Council to roll over de-committed funds from 2018 to 2019. This is a sensible measure that would create greater stability and would be widely welcomed by the research community, and we will keep trying to persuade the Council of that in future.
Siegfried Mureşan (PPE). – Mr President, Commissioner, representatives of the Council, welcome back to the European Parliament. I would like to start by congratulating the two rapporteurs, my colleague Daniele Viotti, Paul Rübig, the Commissioner and the Austrian Presidency, for having delivered again a budget for the European Union on time before the beginning of next year.
I know how difficult it is to agree on a budget because we want to do good, we want to finance the priorities, we have limited resources, we want to fulfil the expectations of the people. Therefore, one very important element in order also to avoid difficult situations like this in the years to come, is to agree on what the European Union should deliver in the upcoming years, and the next negotiations for the Multiannual Financial Framework (MFF) for 2021—2027 should provide a good opportunity for this.
We should firstly agree on what we expect the European Union should deliver and then equip it with the right tools in order to avoid situations like this, where Parliament on the one side, and the Council on the other side, are trying to either reduce or increase the amount for certain areas.
The second thing I would like to see is research and innovation. This is essential if we want to stay competitive in the global area. I would just like to draw your attention to the much lower success rate in this MFF with regards to Horizon 2020 projects compared to the past MFF, which means that we can finance fewer projects than in the past MFF. Many good projects demand financing. This is why I strongly call upon the Council to apply Article 15.3, which allows for the reuse of resources allocated to Horizon 2020 in the next year.
Karine Gloanec Maurin (S&D). – Monsieur le Président, Monsieur le Commissaire, Madame la représentante du Conseil, cela a été dit en votant le budget 2019 tel qu’il a été arrêté en réunion de trilogue et suite à l’échec de la conciliation – notre Parlement proposera à nos concitoyens la meilleure enveloppe depuis plusieurs années. Il faut le souligner et c’est le message que passera le Parlement européen.
La bataille face au Conseil a été rude, longue et, bien sûr, elle a été bien menée par toute l’équipe de négociation que je salue, le président de la commission des budgets et notre rapporteur général Daniele Viotti, que je remercie une nouvelle fois. Nous avons obtenu des renforcements dans nos priorités: jeunesse, recherche, dérèglement climatique, accueil des réfugiés, et nous allons voter l’approbation de ce budget la tête haute.
Mais, car il y a un mais, et il faut le dire, le refus catégorique du Conseil d’activer l’article 15, paragraphe 3, du règlement financier – cela a été évoqué – fut une immense déception. Le fait que cet outil remarquable pour une meilleure consommation budgétaire, voulu par les États eux-mêmes et par la Commission, n’ait pas pu être utilisé, c’est incompréhensible. Nous saurons le rappeler dans la préparation du prochain cadre financier pluriannuel et du prochain budget 2020.
Jens Geier (S&D). – Herr Präsident! Ich freue mich, diese Debatte als ständiger Berichterstatter für die Agenturen im Haushalt der Europäischen Union beenden zu können. Es ist ein sehr kleiner Haushaltsbereich, aber es ist ein wichtiger Haushaltsbereich, weil die Agenturen sehr, sehr zentrale Aufgaben für das Funktionieren des europäischen Binnenmarktes übernehmen.
Sie können es nur nicht mit immer weniger Geld und immer weniger Personal. Wir haben eine Situation, dass die Zahl der Agenturen nach Beschluss des Europäischen Parlaments und des Rates weiter wachsen wird. Ich spreche von der Europäischen Arbeitsagentur, von der European Labour Authority, die wichtige Aufgaben bei der Kontrolle des Arbeitsmarkts übernehmen wird.
Wir erleben in den Haushaltsverhandlungen seit Jahren, dass die Agenturen kürzer gehalten werden, als notwendig ist, kürzer gehalten werden, als sie selber wollen, und dass damit die Arbeit der Agenturen unterschritten wird. Das Problem ist, wenn die Zahl der Agenturen zunimmt und der Haushalt nicht mitwächst, wird die Arbeit schlechter. Es ist eigentlich eine Binsenweisheit, nur der Rat versteht sie nicht. Ich denke, wir müssen das ändern. Mindestens mal bei der Frage, dass wir klarstellen, dass die Agenturen ihr 5 %—Personalabbauziel erreicht haben.
Zgłoszenia z sali
Stanislav Polčák (PPE). – Pane předsedající, já bych chtěl také uvítat práci kolegů, kteří dojednali spolu s Radou tento kompromis, ale zároveň bych chtěl uvítat především tu skutečnost, že tento rozpočet byl přijat včas, že nedošlo k blokování rozpočtu a že určitá stabilita rozpočtu, která je z fiskálního hlediska velmi podstatná, bude dodržena.
Myslím, že rozpočet reaguje na ty výzvy, před kterými stojí Evropská unie, ať je to migrace, změna klimatu nebo brexit. Vidím pozitivně navýšení prostředků na Horizont 2020, také na vědu a výzkum nebo 350 milionů EUR pro Iniciativu mladých. To jsou bezesporu záslužné momenty. Na druhou stranu sice dochází k navýšení, například v kapitole strategické komunikace, ale říkám si, kolik prostředků mají ti, kteří šíří dezinformace, to by chtělo asi porovnat. Zároveň bych chtěl spolu s kolegy poslanci vyzvat Radu, aby neblokovala zůstatky z předchozích období, ale aby je použila pro další rozvoj Evropské unie.
Λευτέρης Χριστοφόρου (PPE). – Κύριε Πρόεδρε, πρέπει σήμερα να καταγράψουμε ότι η συζήτηση και η ψήφιση του προϋπολογισμού για το 2019 είναι μια μεγάλη επιτυχία για το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο, την Ευρωπαϊκή Επιτροπή, την Ευρωπαϊκή Ένωση και το Ευρωπαϊκό Συμβούλιο, γιατί αυτός ο προϋπολογισμός ανταποκρίνεται σε μεγάλο βαθμό στις προσδοκίες των ευρωπαίων πολιτών. Πρέπει να πάψουμε να ισοπεδώνουμε και να μηδενίζουμε διαρκώς το έργο της Ευρωπαϊκής Ένωσης και αυτός ο προϋπολογισμός επικεντρώνεται στο μέλλον, γιατί το μέλλον είναι οι νέοι άνθρωποι είναι η νεολαία κι αυτός ο προϋπολογισμός στηρίζει και υποστηρίζει και ενισχύει όλα εκείνα τα προγράμματα που είναι για τους νέους μας και ευελπιστώ ότι θα εφαρμοστεί η νέα ευρωπαϊκή φοιτητική κάρτα, που θα προσδώσει άλλη αξία και σημασία και βοήθεια στο φοιτητικό μας κόσμο.
Ταυτόχρονα, αυτός ο προϋπολογισμός επικεντρώνεται στην άμυνα και στην ασφάλεια, που είναι ένα ισχυρό μέσο για να μπορέσει να γίνει η Ευρωπαϊκή Ένωση μια ισχυρή δύναμη. Για μένα είναι ακόμα σημαντικότερο ότι αυτός ο προϋπολογισμός δίνει ένα ισχυρό μήνυμα ότι χώρες που παραβιάζουν αρχές και αξίες της Ευρωπαϊκής Ένωσης, όπως είναι η Τουρκία, δεν μπορούν να χρηματοδοτούνται από την Ευρωπαϊκή Ένωση και από τα λεφτά των φορολογούμενων πολιτών και οι σημερινές περικοπές των εκατό σαράντα επτά εκατομμυρίων είναι ένα τολμηρό και θαρραλέο βήμα. Θέλω να συγχαρώ και τον Επίτροπο και τους συναδέλφους και όλους που συνέβαλαν στο να υπάρξει αυτή η περικοπή, που δίνει το μήνυμα ότι την επόμενη χρονιά, εάν συνεχίσει η Τουρκία αυτές τις προκλήσεις, θα πληρώσει βαρύ τίμημα.
(Koniec zgłoszeń z sali)
Günther Oettinger,Mitglied der Kommission. – Herr Präsident, verehrte Frau Ratspräsidentin, Damen und Herren Abgeordneten! Ich glaube, die breite Übereinstimmung in der Aussprache zeigt, dass hier von allen Seiten Konsens erreicht wurde – eigentlich eine gute Grundlage für die Beratungen des Haushaltsrahmens für das nächste Jahrzehnt. Wir sollten jetzt dieses Momentum nutzen – Donnerstag und Freitag haben wir Europäischen Rat –, um gemeinsam möglichst große Fortschritte für den modernisierten Haushaltsrahmen des nächsten Jahrzehnts zu erzielen, und nach Möglichkeit bis zur europäischen Wahl unseren Bürgern Klarheit verschaffen, mit welchen Programmen, mit welchen Instrumenten Europa seine Ziele im nächsten Jahrzehnt durch eine kluge Haushaltspolitik erreichen will.
Juliane Bogner-Strauss,President-in-Office of the Council. – Mr President, honourable Members, Commissioner. Thank you very much for this exchange of views. It has shown that we are united in our commitment to making progress for the benefit of Europe and its citizens.
The negotiations on the 2019 budget took place under complex circumstances. In spite of this, we worked together in a constructive manner and were able to reconcile our positions on how to finance the different priorities and actions of the Union.
I am convinced that the agreement reached on the 2019 budget is a good and balanced result, allowing the Union to act and to react to the various needs. And of course I will also pass your compliments to my colleague Minister Löger. I thank you once more for your attention and wish you success in tomorrow’s vote.
Daniele Viotti, relatore. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio le colleghe e i colleghi per questa discussione, il Commissario e la Presidenza per la partecipazione.
150 milioni di euro per Horizon 2020; 240 milioni di euro per Erasmus+ – vogliono dire centotrentamila ragazze e ragazzi in più che potranno, il prossimo anno, andare a studiare in Europa, ed è la cosa che mi rende più orgoglioso – 126 milioni di euro per i cambiamenti climatici; 150 milioni di euro per lavorare sul grande tema delle migrazioni: questi sono soltanto alcuni dei numeri di questo bilancio, che rendono orgogliosa quest'Aula.
Chiudo citando uno dei miei autori preferiti, Presidente, chiudo questo anno di lavoro e questi cinque anni di lavoro in commissione BUDG, avendo avuto la fortuna di lavorare quasi sempre con il presidente Arthuis e con gli altri colleghi, chiudo citando il mio autore preferito, che è David Foster Wallace, che ha scritto una novella molto molto bella, che si intitolava A Supposedly Fun Thing I'll Never Do Again, "una cosa divertente che non farò mai più": io non farò mai più il bilancio in vita mia, penso, ma è stato molto divertente e molto istruttivo. Lo farà ancora questo Parlamento, lo farà ancora il Consiglio e lo farà ancora la Commissione. Se sarò capace, se vorranno, saprò dare qualche consiglio per cercare di essere più veloci e ancora più efficaci di quanto non siamo stati noi quest'anno.
Paul Rübig, Berichterstatter. – Herr Präsident! Ich möchte mich ausdrücklich noch einmal beim Ausschussvorsitzenden Arthuis bedanken, dass er wirklich bis zum Schluss durchgehalten hat und die wirklich schwierigen Verhandlungen mit viel Gefühl und Diplomatie zu einem positiven Abschluss gebracht hat.
Für mich ist es natürlich immer wichtig, dass wir die kleinen und mittleren Betriebe unterstützen, und für 100 Millionen für die SME, für die Finanzmöglichkeit in diesem Bereich möchte ich mich bedanken, weil das ein Zeichen ist, dass wir uns auch in diesem Bereich für Beschäftigung und Wachstum einsetzen.
Auch dass wir etwas Personal – nicht so viel, wie wir uns gewünscht haben, aber doch – für den Gerichtshof aufgestockt haben, nämlich fünf neue Dienstposten, zeigt, dass wir den Artikel 50 des Lissabon-Vertrags ernst nehmen, weil natürlich der Europäische Gerichtshof Streitigkeiten, die aus dem Artikel 50 entstehen, dementsprechend schnell einer Lösung zuführen muss. Wir haben natürlich auch gesehen, dass die 2,4 % Erhöhungen nicht allzu viel sind, dass hier sparsam mit den Mitteln umgegangen wird.
Zum Schluss noch ein Problem, das uns vielleicht für den MFF etwas intensiver beschäftigen wird. Wir haben gesehen, dass die Pensionen um 6,5 % gestiegen sind. Es gibt jetzt auch einen Vorschlag innerhalb des Europäischen Parlaments, auf 65 Jahre zu erhöhen, dass man die Indexentwicklung vielleicht etwas zurücknimmt und dass vielleicht auch hier eine Abgabe dementsprechend erfolgen soll. Ich glaube, dass eine Reform in diesem Bereich dringend notwendig ist, und möchte hoffen, dass hier beim MFF zukünftige Gestaltungsmöglichkeiten und der europäische Mehrwert im Mittelpunkt stehen, und dass wir sehen, dass eigentlich klar ist, dass, wenn Europa etwas nicht lösen kann, the costs of non-Europe für die Bürgerinnen und Bürger sehr deutlich ausfallen können.
Nochmals recht herzlichen Dank an alle. Es freut mich, dass uns das heute gelungen ist. Wir wissen, dass wir jetzt im Parlament bleiben können, weil die Ausgänge gesperrt sind. Ich hoffe, dass wir hier in Sicherheit dementsprechend weiter diskutieren können.
Przewodniczący. – Rzeczywiście sytuacja jest nadzwyczajna, nie możemy opuścić Parlamentu. Posłowie nie będą też mogli wejść, więc nie wiem, jak będzie z mówcami w tej następnej debacie.
Zamykam debatę.
Głosowanie odbędzie się w środę 12 grudnia 2018 r.