Presidente. – L'ordine del giorno reca la relazione di Massimiliano Salini, a nome della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma spaziale dell'Unione e l'Agenzia dell'Unione europea per il programma spaziale e che abroga i regolamenti (UE) n. 912/2010, (UE) n. 1285/2013 e (UE) n. 377/2014 e la decisione n. 541/2014/UE (COM(2018)0447 - C8-0258/2018 - 2018/0236(COD)) (A8-0405/2018).
Massimiliano Salini, relatore. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, abbiamo la possibilità di illustrare uno dei programmi, quello relativo alla strategia spaziale dell'Unione europea, che con meno incertezza documenta, io credo, l'utilità di un'Europa forte, di un'Europa dotata di una leadership concreta. La grande tradizione spaziale dell'Unione europea ha finalmente l'occasione di realizzarsi attraverso un programma integrato, così come proposto dalla Commissione.
Sono diversi gli elementi su cui si articola il lavoro che abbiamo svolto in questi mesi, lavoro proficuo nel quale abbiamo tentato di fare tesoro della proposta della Commissione, che certamente ci ha messo nelle condizioni di operare in modo corretto.
Innanzitutto il tema del budget. Il budget proposto dalla Commissione europea è un budget importante di 16 miliardi di euro. Abbiamo lavorato per migliorarne, in una certa misura, la capacità di coprire tutte le esigenze che sono emerse, in particolare su Copernicus e, devo dire, una forte discussione sui nuovi programmi, cioè SSA e GOVSATCOM, e mantenendo la primazia in termini di budget assegnata, secondo noi correttamente, a Galileo ed EGNOS. Da questo tipo di lavoro la nostra proposta che emerge, come sa, Commissario, ammonta a questo punto a 16,9 miliardi di euro ed è importante che non venga ridotta.
Vi è poi, tra i vari pilastri su cui si articola la strategia spaziale, il tema industriale. L'industria europea nel settore dello spazio ha una capacità di impatto enorme ed è corretta, noi crediamo, la proposta della Commissione di proporre un programma integrato, che metta in relazione solida e strutturata tutti i vari programmi, quindi il programma EGNOS, Galileo, Copernicus e anche i nuovi programmi SSA e GOVSATCOM. Questo genererà, a nostro modo di vedere, efficienza e, dall'altro lato, riduzione dei costi inutili, quindi la riduzione delle inutili duplicazioni e ripetizioni che a volte, in passato, hanno ridimensionato la potenza di fuoco del programma dal punto di vista industriale.
Un secondo elemento centrale dal punto di vista industriale è tutta la partita legata al downstream: noi abbiamo la necessità di una diffusione e un uso articolato e dettagliato di tutti i dati e i servizi generati dal programma spaziale. Questo produrrà grande utilità per gli utenti finali e, ovviamente, per tutta l'industria che deve potersi avvalere di questi servizi. Siamo molto forti sull'upstream, dobbiamo diventarlo anche sul downstream, in modo tale che la filiera sia completa.
Questo è un giudizio che emerge anche dalla valutazione dell'impatto enorme che un buon programma spaziale può avere sulla partita geopolitica. Noi oggi viviamo in un contesto di grave incertezza geopolitica. In estrema sintesi, possiamo dire che un programma spaziale che abbia le caratteristiche suddette consentirebbe di avere quattro grandi punti di vantaggio per l'Unione europea: competitività, innanzitutto, sostenibilità, autonomia – perché no? soprattutto nella gestione di alcuni dati sensibili – e sicurezza. L'articolarsi di questi quattro grandi pilastri genererà il risultato atteso, cioè una vera leadership europea attraverso un programma spaziale compiuto, degno di questo nome.
La seconda parte – e chiudo, vado verso la conclusione – che riguarda la fase negoziale che abbiamo affrontato finora, e che affronteremo, è la grande partita della governance. Su questo vorrei dire alcune parole sintetiche ma, a mio modo di vedere, utili e determinate a raggiungere lo scopo.
La Commissione europea ha la responsabilità generale del programma spaziale, ne presidia la sicurezza e coordina tutti gli enti coinvolti nella realizzazione di questo programma, in particolare quella che oggi è la GSA, cioè l'Agenzia che diventerà Agenzia dell'Unione europea per il programma spaziale, e l'Agenzia spaziale europea, che contiene al suo interno, tradizionalmente, le migliori competenze. Quindi l'Agenzia dell'Unione europea per il programma spaziale con competenze aumentate, ma soprattutto un'azione di costante coordinamento da parte della Commissione europea: questi sono i segreti perché la strategia spaziale sia compiuta.
Aggiungo un ultimo elemento perché, Presidente, Commissario, oltre ad essere relatore in commissione ITRE sono stato, e sono anche, relatore per parere della commissione TRAN e quindi riunisco in questo intervento i due elementi, i due corni del problema.
Per quanto riguarda l'impatto importante che abbiamo sui trasporti, nell'ambito della strategia spaziale, non sto a dilungarmi, è evidente, è parte di ciò che ho già detto per quel che riguarda l'industria. Ma pensiamo al tema della sostenibilità, al tema dell'utilizzo dei droni nel miglioramento dei servizi postali, al tema della partita della sostenibilità ambientale attraverso una gestione più attenta e articolata del traffico, soprattutto il traffico su strada. C'è poi il tema degli aerei: vi è la necessità, per quanto riguarda i trasporti aerei, di garantire sicurezza, diminuire il problema delle cancellazioni dei voli, presidiare il tema del rumore – tutte grandi partite che, attraverso un programma spaziale degno di questo nome, l'Europa potrà presidiare.
Per questo vorrei dire grazie: grazie a tutti i colleghi e ai relatori ombra con i quali abbiamo lavorato finora generando compromessi, secondo me, all'altezza della grande sfida e grazie alla proposta della Commissione che ci ha messo nelle condizioni di lavorare correttamente.
Elżbieta Bieńkowska,Member of the Commission. – Mr President, first I want to personally thank the rapporteur and also the shadow rapporteurs for their work and for their really devoted support for this file. We see this file as very important for the future position of Europe as a global and competitive space actor.
Let me just briefly say a few words on what the idea behind it was and why we decided to table this proposal. Europe has definitely gained momentum in space. Our space programmes, as we call them, ‘flagship’ ones – Galileo, Copernicus and EGNOS – are operational. They are on time and on budget. They offer really quality services to users with performances that really exceed expectations – ours and everyone’s.
In the coming years, the European space sector will also have to deal with major challenges in relation, of course, with global evolutions on environmental, economic, security and geopolitical levels, and additionally there is a disruptive wave in the making. Of course, it is especially coming from the US, and we also see the emergence of the new private space actors, new business models and new technologies in this field. This is what the space programme that the Commission proposed is all about. Climate change, digitalisation, data economy, security, safety of people and goods, competitiveness of the European space industry, strategic autonomy – that was mentioned before – and technological independence are all issues that are directly linked to the space programme that we are discussing here today.
Following that space strategy that we adopted together and that was endorsed by this Parliament just two years ago, the EU space programme has the following objectives in order to address those key challenges that we are facing. The first very important one is to ensure the continuity of the existing space infrastructure and the services, and at the same time, the development of the new and enhanced ones. The second is to foster an evolution to ensure that our current programmes and projects are responding to the new needs – more precise positioning for connected cars, for example – but also fighting climate change and ensuring more security for Europeans. These are all issues that we want to tackle with our space programmes. Additionally, we want to promote the emergence of the European ‘new space’ approach. This is not about copy—pasting what is done in the US, but to invent a genuine European approach to maintain an innovative European space sector that is able to compete globally. The third point is to adapt to new realities. We must see the space sector as an enabler of our security. That is why we are proposing to launch two new components: space situational awareness (SSA), allowing to protect our satellites in orbit, and GOVSATCOM, to allow secured communication by satellites. We also proposed an element to maintain the EU capacity to have autonomous access to space, relying on EU independent industry – again, it was mentioned by the rapporteur.
For all these priorities, we proposed a budget of EUR 16 billion for the next MFF. This is, of course, an ambitious agenda, but one we think is necessary to make sure that Europe remains the second space power globally. I’m happy that the Commission’s proposal for the EU space programme has been equally supported by the Committee on Industry, Research and Energy (ITRE), but also by the associated committees: the Committee on Budgets (BUDG), the Committee on Agriculture and Rural Development (AGRI), the Committee on Transport and Tourism (TRAN) and the Committee on the Environment, Public Health and Food Safety (ENVI).
I know that these committees have, in particular, raised some important elements to our discussion: for example, the importance of ensuring the adequate funding necessary to maintain state—of—the—art and innovative Galileo and Copernicus initiatives, and the importance for the European Union to be ambitious on the new programmes, including SSA and GOVSATCOM, as I mentioned. These programmes are really crucial to protect the key interests of the Union, and the Commission noted with great interest the remarks from the committees on the need to ensure sufficient budgets for them. The impact of the space programme on the whole European economy, in particular for small and medium—sized enterprises, but also for mid—caps, and the need to better support space startups, the importance of maintaining an autonomous access to space and the impact of the European space initiatives on the other policy areas – that was also mentioned before – agriculture, transport, of course, environment, climate monitoring, security and defence. I cannot agree more with those comments, so I’m looking forward to this important discussion and to your remarks.
John Howarth, Rapporteur BUDG. – Mr President, the space programme is a good investment for the European Union. It enables Member States to realise technology benefits that are too substantial for any individual Member State, and as well as that obvious economy of scale, the added value created by the space programme is considerable: the direct benefits, for example, of a competitive space sector worth around EUR 60 billion a year, providing 230 000 high-skill, high quality jobs. Value—added benefits already realised in fishing policy, environmental programmes, precision farming, transport and traffic modelling are also contributors of added value. In this way, we get a greater return from EU budgets, and we also get data for better informed budget decision—making.
A couple of cautionary words: the Commission is creating a European Union agency for the space programme from another agency. This carries some risks, we believe, of duplication with the activities of the European Space Agency. A tight definition of that agency’s brief and diligent scrutiny is the way to mitigate that risk. The progress of this departure, along with the adequacy of funding for Galileo, Copernicus and the new streams, should be reviewed at the mid-term of the MFF. And finally, it is worth observing as a cautionary note that some of the discussion has focused on the notion of a uniquely European Union space industry. The trouble is that there’s no such thing as a uniquely European satellite – space is global, and to approach it any other way may well prove an expensive mistake.
Werner Kuhn, im Namen der PPE-Fraktion. – Herr Präsident! Herzlichen Dank, Frau Kommissarin Bieńkowska, aber in besonderer Weise auch dem Kollegen Salini, dass er dieses Dossier, das als Vorschlag der Europäischen Kommission gekommen ist, ein integriertes Weltraumprogramm in Angriff zu nehmen, jetzt auch in die Tat umsetzt.
Ich glaube, es ist wahnsinnig notwendig, dass wir die bestehenden Aktivitäten mit Kopernikus. mit EGNOS, mit GNSS und natürlich mit Galileo miteinander vernetzen und die Daten, die dort zur Verfügung stehen, dann auch für die unterschiedlichen Bereiche ausnutzen können. Ich sage Ihnen: Dieses Weltraumprogramm ist kritische Infrastruktur, und wir können uns nicht mehr auf die Kameraden jenseits des Atlantiks verlassen, auf die wir uns früher verlassen haben. Ich denke, die Kollaboration auch mit Russland und China kann sicher sein, aber Europa braucht im digitalen Zeitalter ein eigenes Weltraumprogramm.
Mit Galileo brauchen wir auch nicht unser Licht unter den Scheffel zu stellen. Wir haben eine eigene Weltraumstation, einen Weltraumbahnhof mit Trägerraketen, der 20. Satellit wird im Jahr 2020 in eine Umlaufbahn gehen, und Galileo ist funktionsbereit und kann Daten liefern – in besonderer Weise für die Schiffssicherheit. Im Verkehrsausschuss haben wir das oft miteinander diskutiert: Ist es notwendig, pilots einzusetzen, oder können wir die Schiffsicherheit, ich sage an der Straße von Gibraltar, ich sage am Bosporus, ich sage im Mittelmeer insgesamt oder auch in der Ostsee an der Kadetrinne auch mit einem solchen Programm gewährleisten? Das ist möglich. Pilotprogramme laufen diesbezüglich schon, und das ist ganz wichtig.
Ich bin stellvertretender Vorsitzender des Fischereiausschusses. Wir diskutieren über eine Kontrollverordnung, die dann sozusagen ein vessel monitoring system haben soll. Das geht nur über entsprechende Satellitensysteme die wir haben. Da ist es dann eben auch klar und notwendig, dass die European Fisheries Control Agency in Vigo alle Daten dort aufzeichnen kann, die diesbezüglich dann notwendig sind, um eine echte Kontrolle zu haben. Das hat natürlich etwas mit Schiffssicherheit zu tun.
Abschließend möchte ich noch einen Punkt nennen: Wenn wir ein eigenes GPS-System haben, das noch besser ist als das amerikanische, sollte das auf ein Android Samsung aufgebaut werden, damit jeder europäische Bürger auch eine Identifikation mit seinem Kontinent und mit seinem eigenen Weltraumprogramm hat.
Evžen Tošenovský, za skupinu ECR. – Pane předsedající, dovolte mi začít poděkováním kolegovi Salinimu. Velmi oceňuji jeho konsensuální přístup. Je dobře, že zpráva bude mít tak širokou podporu, a myslím si, že je to velmi důležité.
Nejprve k otázce řízení programu. Dlouhodobě jsem volal po posílení synergií mezi programy Galileo a Copernicus zastřešených agenturou GSA. Rozšíření bezpečnostní akreditace na jiné programy bylo prvním logickým krokem. Jsem rád, že nyní Parlament půjde dále a svěřuje agentuře další úkoly, jako je marketing nebo kybernetická bezpečnost. Vesmírný program nově schovává všechny vesmírné projekty pod jednu střechu. Opakovaně říkám, že Galileo a Copernicus mají jasnou přidanou hodnotou spolupráce na úrovni Evropské unie. Někteří kolegové vyjadřovali skepsi vůči SSA a zejména složce GOVSATCOM. Já si naopak myslím, že bychom i zde měli jít směrem k většímu rozsahu. Ale současně vnímám omezený rozpočet.
Dále k zapojení třetích zemí. Zde bychom rádi viděli větší flexibilitu vzájemně prospěšnou pro Evropskou unii i pro spřátelené země, se kterými spolupracujeme v oblasti bezpečnosti. Samozřejmě mám na mysli na prvním místě Spojené království, ať již budoucí vztahy budou jakékoliv. K související otázce veřejných zakázek: Pokud máme se třetími zeměmi uzavřenou bezpečnostní dohodu, měli bychom tendry otevřít i pro jejich průmysl. Vnímám i citlivost otázky vlastnictví evropských firem. Musíme zde ale postupovat opatrně, abychom nezničili kosmický ekosystém zahrnující i firmy vlastněné subjekty ze spřátelených spojeneckých třetích zemí.
Caroline Nagtegaal, namens de ALDE-Fractie. – Voorzitter, beste commissaris, "The sky is not the limit" zeg ik graag in goed Rotterdams. Zeker niet als het om ruimtevaart gaat. En met dit EU-ruimtevaartprogramma lopen we wereldwijd in de kopgroep. Daar zijn we trots op. Dat gaat dan niet om dromerige Marsreizen, maar echt om concrete vooruitgang waar de hardwerkende Europeaan hier en nu profijt van heeft.
Bijvoorbeeld in mijn eigen lidstaat, Nederland, weten we door de ruimtevaart precies waar en hoe de bodem daalt, zodat we onze dijken en onze infrastructuur goed kunnen onderhouden. Het helpt ons de landbouw nog verder te innoveren, het klimaatprobleem aan te pakken en optimaal gebruik te maken van de ruimte tijdens militaire operaties. Maar er zijn ook zorgen. Alle data die worden geproduceerd, moeten veilig zijn en alleen voor goede doeleinden worden gebruikt. Ons Galileo- en ook ons Copernicus-programma maken veel data op detailniveau beschikbaar en we mogen niet het risico lopen dat de beïnvloeding of toepassing van data ertoe leidt dat onze samenlevingen worden beschadigd.
Met dit pakket gaan we naast geld investeren ook data standaardiseren en openstellen voor onze bedrijven. Zo geven wij de start-ups en ons mkb meer mogelijkheden om versneld door te ontwikkelen. Dat betekent niet alleen betere ruimtevaarttechnieken, maar door de openstelling kunnen we overal verder innoveren. Dit betekent dus landbouw milieuvriendelijker maken met nieuwe technieken, de transportsector schoner maken door de vervoersstromen verder te optimaliseren, en ook onze medische sector kan hierdoor mensen sneller beter maken. De koplopers maken hierin de beste kans, dus met dit pakket gaan wij start-ups en mkb in Europa weer een stapje verder brengen. Kortom: "The sky ain't the limit."
Davor Škrlec, u ime kluba Verts/ALE-a. – Poštovani predsjedavajući, poštovana povjerenice, poštovani kolegice i kolege, želim prvo, na početku, zahvaliti kolegi Saliniju i drugim izvjestiteljima u sjeni na izvrsnoj suradnji u postizanju kompromisnih rješenja da Europski svemirski program bude pokretač razvoja europske svemirske industrije, ali i kompletnog gospodarstva Europske unije.
Sateliti specifične namjene koje imamo u orbiti, naša mreža satelita za navigaciju, ne samo da predstavlja jedan tehnološki iskorak u odnosu na ostatak svijeta, nego i jedan socijalni, društveni iskorak, zbog toga što su ti podaci otvoreni. Radi se od silnoj upotrebi, o silnoj kontroli našeg sustava i ono za što smo uspjeli se izboriti, da taj sustav, uz povećana financiranja, također bude takav i u budućnosti.
Sateliti su, naravno, i područje inovacija, ali ne samo inovacija u tehnologijama i hardveru, oni su inovacija i u razvoju raznih aplikacija i primjena koje oni također donose. Podaci i informacije su danas najveća vrijednost. Prije nekoliko tjedana upravo u Europskom parlamentu predstavljena je publikacija Europske mreže regija koje koriste svemirske tehnologije – 99 primjera kako se podaci iz Copernicusa koriste u svakodnevnoj primjeni u našim regijama. To pokazuje prepoznatljivost ne samo regija nego i svih onih poduzetnika i gospodarstava koji su uspjeli te podatke iskoristiti na pravi način.
Galileo, kao okosnica našeg budućeg inteligentnog transportnog sustava, jako je važan, ali moram napomenuti da budžet koji smo osigurali za Svemirsku europsku agenciju mora biti u korelaciji s budžetom koji osiguravamo našim regijama, da budu još uspješnije u korištenju tih satelitskih podataka.
Dario Tamburrano, a nome del gruppo EFDD. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi unisco ai ringraziamenti al collega Salini, con il quale abbiamo lavorato molto molto bene.
La relazione votata in commissione ITRE prende in considerazione molte delle nostre richieste e siamo particolarmente lieti di vedere gli User Fora, che noi abbiamo proposto, nel testo che stiamo per votare. Gli User Fora sono uno strumento cruciale, la voce di coloro che utilizzano i dati forniti dai satelliti.
Vorrei però attirare l'attenzione dei colleghi su una preoccupazione un po' particolare, che è la subsidenza. Ho presentato un emendamento per includere il monitoraggio della subsidenza tra le attività di Copernicus.
La subsidenza, ovvero il terreno che lentamente sprofonda per motivi naturali o antropici, è un fenomeno che si sta diffondendo in tutta Europa. Un solo esempio: Venezia è minacciata dalla subsidenza. La subsidenza può causare gravi danni alle proprietà, alle infrastrutture e all'agricoltura. È un problema non molto conosciuto, perché i nostri sensi non ci avvisano della subsidenza in atto, può farlo solamente un satellite.
Vi chiedo quindi di votare a favore del nostro emendamento 227.
Carlos Zorrinho (S&D). – Senhor Presidente, Senhora Comissária, em articulação com outros programas essenciais no domínio do reforço da capacidade científica e tecnológica da União Europeia, este programa espacial europeu é um instrumento estratégico de afirmação política e económica no novo quadro global.
O objetivo do programa é muito meritório: integrar as diversas iniciativas e programas de implementação e dar-lhes um novo impulso, de forma a assegurar uma posição competitiva da União Europeia nas indústrias do espaço.
Envolve, para isso, não apenas as suas empresas de referência, mas também os centros de conhecimento e a rede de pequenas e médias empresas com elevado potencial neste domínio. Senhora Comissária, o desenvolvimento de uma rede de pequenas e médias empresas disseminadas pelo território da União e com contributos para a estratégia espacial europeia é uma condição de convergência em que vale a pena apostar.
O investimento previsto, como disse, 16 mil milhões de euros para o programa espacial europeu, engloba o orçamento de 9,7 mil milhões de euros para o Programa Galileu e 5,8 mil milhões de euros para o programa Copernicus. Os restantes 500 milhões são destinados a iniciativas no domínio da comunicação governamental por satélite e do conhecimento da situação no espaço. São iniciativas-chave de coordenação, integração e supervisão, mas são claramente subfinanciadas.
A União necessita que todos os seus programas sejam percecionados pelos seus cidadãos pela importância que podem ter na vida quotidiana.
No novo quadro tecnológico, o âmbito da defesa das populações e dos interesses vitais é mais vasto do que o estabelecido pela leitura tradicional dos conflitos do passado e, por isso, estabelecer uma fronteira rígida entre fins civis e os fins de proteção em caso de conflito é um exercício académico. É importante que a ênfase não seja colocada nos usos militares e o relatório em apreciação não o faz.
No entanto, os cidadãos europeus devem poder sentir que, com estes programas, a sua segurança económica, a sua segurança tecnológica e também a sua segurança física são reforçadas.
E esta é também uma mais—valia da abordagem integrada deste programa que não podemos desperdiçar.
Flavio Zanonato (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi unisco anch'io ai complimenti fatti al collega che ha seguito questa relazione: il collega Salini ha fatto davvero un buon lavoro.
Con il voto positivo di domani su questo regolamento percorreremo un altro passo essenziale verso l'attuazione di un programma spaziale europeo sempre più integrato, che possa garantire un accesso più autonomo, indipendente e affidabile dell'Europa allo spazio.
Molte cose sono già state dette e le condivido. Sono particolarmente soddisfatto del risultato raggiunto nell'iter parlamentare, anche se credo che bisognerà continuare a essere ambiziosi nei prossimi passaggi legislativi e nelle future iniziative, per permettere all'Europa di essere pienamente al passo con i suoi concorrenti internazionali.
Per questo ritengo che la diplomazia spaziale debba svolgere un ruolo chiave e che sia cruciale valorizzare il ruolo dell'Unione europea nello scenario spaziale internazionale, dando pieno risalto e supporto alle eccellenze raggiunte in questo settore.
È importante riconoscere il peso che i dati spaziali possono avere in settori come l'agricoltura, l'ambiente, la protezione civile, i beni culturali e le infrastrutture, e ne ho nominati solo alcuni. Inoltre, il programma spaziale deve promuovere in modo sempre più capillare l'economia spaziale e valorizzare le applicazioni e l'uso dei dati a beneficio degli utenti, dell'industria europea e delle piccole e medie imprese, favorendo così la crescita, l'occupazione e tutti i servizi per i cittadini europei.
(L'oratore accetta di rispondere a una domanda "cartellino blu" (articolo 162, paragrafo 8, del regolamento))
VORSITZ: EVELYNE GEBHARDT Vizepräsidentin
Paul Rübig (PPE), Frage nach dem Verfahren der „blauen Karte“. – Ich möchte mich beim Herrn Zanonato sehr herzlich bedanken, weil er natürlich auch gesehen hat, dass die Wertschöpfungskette im Weltraum eine wichtige Rolle spielt.
Jetzt wollte ich ihn fragen: Wie schaut es hier eigentlich mit den kleinen und mittleren Betrieben aus? Sehen Sie eine Chance, dass auch die KMU, die SME in diesem Bereich in Zukunft intensiver in die Wertschöpfungskette eingebunden werden?
Flavio Zanonato (S&D), risposta a una domanda "cartellino blu". – La ringrazio per questa domanda. Anche se non sono direttamente in grado di gestire questa parte delle potenzialità del programma spaziale europeo, è evidente che tutta una serie di dati che vengono forniti sono in grado di favorire non solo la grande industria, quell'industria che basa la propria attività sulla ricerca e sull'innovazione, ma anche la piccola e media industria, che ha assolutamente bisogno di dati su cui costruire la propria attività e i propri progetti.
Момчил Неков (S&D). – Уважаеми колеги, уважаема г-жо Биенковска, Европейската космическа програма е отговор и е решение на част от въпросите, свързани със земеделието. В селското стопанство има все по-остри тенденции на застаряване на населението, обезлюдяване и произхождащата от тях липса на работна ръка. Също така техниката в сектор с малък марж на печалба е голям разход. Бюрокрацията и проверките на място също са времеви, експертен и ресурсов разход.
Всичко това обуславя по-широко навлизане на технологиите в земеделието, а за това е необходима прецизна и точна информация. Един такъв канал е използването на сателитна технология, данни и снимки. Събраните данни могат да се използват за наблюдение на биологичното разнообразие, ползването на земя, състоянието на селскостопанските култури и почви, както и цялостното развитие на селските райони.
В тази връзка аз смятам, че увеличение на целевото финансиране за „Коперник“ и GOVSATCOM ще спомогне за това да се даде отговор на нуждите на европейското селско стопанство. Мисля, че увеличението можеше да бъде още по-амбициозно, както бяхме предложили в комисията по земеделие, за 18 милиарда евро, но въпреки това подкрепям предложението.
Spontane Wortmeldungen
Νότης Μαριάς (ECR). – Κυρία Πρόεδρε, είχα ζητήσει catch-the-eye προηγουμένως και ευχαριστώ που μου δίνετε τον λόγο. Η εξερεύνηση του διαστήματος πραγματικά αποτελεί πρόοδο για τον ίδιο τον πολιτισμό, για την ίδια την οικονομία. Πρέπει να προσέξουμε όμως δύο θέματα: Πρώτον, να μην μπει στην υπηρεσία της στρατικοποίησης του διαστήματος, διότι αυτό θα είναι κάτι πολύ αρνητικό, και, δεύτερον, να μην μπει στην υπηρεσία των επιχειρηματικών κερδών, διότι κι αυτό θα είναι μια κατεύθυνση η οποία δεν θα βοηθήσει γενικότερα την εξερεύνηση του διαστήματος.
Είναι σίγουρο ότι έχουμε εφαρμογές στις μεταφορές, όπως είναι η πλοήγηση για τη ναυτιλία, οι δρόνοι, οι δορυφόροι, που πραγματικά παίζουν σημαντικό ρόλο για τις τηλεπικοινωνίες για τη μετεωρολογία και για την αγροτική οικονομία. Νομίζω ότι το σύστημα Galileo και το Copernicus παίζουν σημαντικό ρόλο. Ο Ευρωπαϊκός Οργανισμός Διαστήματος προφανώς θα πρέπει να ενισχυθεί αλλά πάντοτε να έχει συνεργασία με τις αρμόδιες επιτροπές και τους αρμόδιους οργανισμούς των κρατών μελών.
(Ende der spontanen Wortmeldungen)
Elżbieta Bieńkowska,Member of the Commission. – Madam President, I would like to thank Honourable Members very much for the discussion. I want to start with one sentence: every one of us needs to know that the European Union’s space sector has recorded a tremendous achievement in this field. This is really something that we should be proud of and we need to repeat this again and again. Our Galileo and Copernicus programmes are the best genuine system in the world and 10% of our newly established start—ups are rooted and have a base in data given by the European Union from those two programmes – almost 10% of newly established start-ups. This is important data and we all need to keep this in mind.
The current proposal for the space programme creation is another important milestone in the development of the sector. Let me refer to two points. First, on the overlaps between the European Space Agency and our European Union agency for the space programme in Prague. I want to underline and stress very strongly that there is no overlap in our proposal between the role of those two agencies. Our objective was to clarify precisely the competition between those two agencies and, according to this, to make a very slight adjustment in the governance.
We now also have to take the new realities into account of course – Brexit, but also the increasing role of security issues. We are not removing any competition from the European Space Agency. We need to rely on them because they have a lot of genuine and top—quality technical expertise, which is very much needed once the programmes are operational. They need to be managed and be employed by the agency and this will be the European Agency for the space programme in Prague.
On the involvement of third countries, we all know that space is about cooperation and that space is global, as one of you said. At the EU level, it is also about cooperation because what we have achieved in our space programme could not have been achieved by any one Member State alone. We understand this, but of course there are some components of our programmes with some essential security elements which are increasing and growing. We must not be naive but must preserve Europe’s strategic interest. We need a kind of flexibility to be on some points strict on the participation of third countries because those security concerns and issues are growing and they take up more and more space in the space programmes.
So I want to call on the Parliament to allow us – and allow the space sector – this flexibility through Article 25 of our proposal.
These were the two points that I wanted to clarify a little bit, but I think that we can all see what a long way we have come since the first space programme was launched. Parliament has been extremely supportive in this direction and now we must keep this momentum going. This is the most important thing.
Our request to you is to have a really constructive and rapid negotiation between the Council, the Commission and Parliament on this really important instrument for European industry, and not only for big companies. This is the most important thing for our start-ups and for our smaller companies, as I explained before. This is important for European citizens – every one of them – and for the European economy. So I very much trust that you will give the mandate to move the proposals to the negotiations tomorrow.
Massimiliano Salini, relatore. – Signora Presidente, onorevoli colleghi, signora Commissaria, devo dire che sono fortemente d'accordo con le parole con le quali ha dato avvio a questa sintesi, a questa conclusione.
Noi europei siamo i migliori sulla partita spaziale, ha perfettamente ragione. Le performance delle nostre soluzioni nell'ambito dei programmi più maturi come Galileo e Copernicus documentano la nostra capacità di leadership assoluta per le soluzioni con le quali abbiamo occupato la costruzione di infrastrutture veramente importanti nelle costellazioni suddette. Adesso la nostra grande partita riguarda il downstream. Mi riferisco solo a questo punto tra i tanti che abbiamo toccato.
Il tema delle applicazioni, ad esempio: l'utilizzo dei benefici derivanti dalla tecnologia di Galileo ci costringe ad essere rigorosi. Oggi molte delle utilità derivanti dalla costellazione Galileo sono sfruttate da applicazioni non europee. I sistemi di geolocalizzazione delle applicazioni che tutti noi abbiamo sugli smartphone sono riferiti ad applicazioni che non nascono in Europa, nascono fuori dall'Europa, e quindi generano benefici fuori dall'Europa, gratuitamente! Si avvalgono dei servizi della nostra costellazione e producono profitti che non stanno qui.
Lei ha citato giustamente le startup e le tante sfide che stiamo vincendo. Vinciamo anche questa del downstream e avremo compiuto quel percorso, grazie agli investimenti ingenti, pubblici e privati, che abbiamo generato in questi anni nell'ambito dello spazio, avremo compiuto la parabola e dato all'Europa uno dei programmi che certamente, più di ogni altro, secondo me più di tanti altri, può convincere gli europei dell'utilità dell'Unione europea. L'Unione europea ha nel programma spaziale uno dei suoi più grandi sponsor e quindi difendiamolo come tale.
Die Präsidentin. – Die Aussprache ist geschlossen.
Die Abstimmung findet am Donnerstag, 13. Dezember 2018, statt.