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Procedūra : 2017/0309(COD)
Dokumenta lietošanas cikls sēdē
Dokumenta lietošanas cikls : A8-0180/2018

Iesniegtie teksti :

A8-0180/2018

Debates :

PV 30/05/2018 - 22
CRE 30/05/2018 - 22
PV 12/02/2019 - 4
CRE 12/02/2019 - 4

Balsojumi :

PV 31/05/2018 - 7.6
CRE 31/05/2018 - 7.6
Balsojumu skaidrojumi
PV 12/02/2019 - 9.9
Balsojumu skaidrojumi

Pieņemtie teksti :

P8_TA(2018)0236
P8_TA(2019)0070

Debašu stenogramma
Otrdiena, 2019. gada 12. februāris - Strasbūra Pārskatītā redakcija

4. Savienības civilās aizsardzības mehānisms (debates)
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  Presidente. – L'ordine del giorno reca la relazione di Elisabetta Gardini, a nome della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, sulla proposta di decisione del Consiglio che modifica la decisione n. 1313/2013/UE su un meccanismo unionale di protezione civile (COM(2017)0772 - C8-0409/2017 - 2017/0309(COD)) (A8-0180/2018).

 
  
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  Elisabetta Gardini, Relatore. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, ci troviamo oggi a scrivere una bella pagina di questa nostra Unione europea, e volevo per questo ringraziare subito tutte le persone che hanno lavorato a questo risultato, a cominciare dai colleghi relatori, ma anche tutto il Parlamento che ha dimostrato con la sua flessibilità, la sua capacità di guardare a quello che era lo scopo concreto di questo meccanismo, di questo rafforzamento del meccanismo della protezione civile europea, è riuscito a superare anche alcune reticenze e indugi di alcuni Stati che erano un po' preoccupati e vedevano in questo rafforzamento della protezione civile una sorta di ingerenza delle Istituzioni europee. Sensibilità che è molto diversa e distante da quella dei cittadini, che invece con Eurobarometro continuano a dire che la protezione civile la vogliono e vogliono vedere l'Europa e le Istituzioni europee al loro fianco nel momento in cui si trovino ad affrontare una catastrofe che le loro autorità locali e nazionali non riescono ad affrontare da sole.

L'esperienza ci ha detto che è così. Purtroppo abbiamo visto con gli incendi, soprattutto estivi in Portogallo e in Grecia, dove abbiamo sofferto la perdita di centinaia di vite umane, oltre agli ingenti danni economici, che l'Europa, nonostante fosse già dotata di un meccanismo di protezione civile, non era in grado di affrontare contemporaneamente più disastri.

Ed ecco che oggi noi diciamo che siamo riusciti, a poco più di un anno dalla comunicazione della Commissione – e ringrazio per questo la sensibilità e la prontezza del Commissario Stylianides –, ad avere lo strumento che ci serviva, abbiamo RescEU. Cosa è RescEU? È un nuovo strumento che sarà formato da risorse aggiuntive rispetto a quelle già esistenti e già appartenenti agli Stati membri, perché lo scopo di RescEU è proprio quello di potenziare e di rinforzare la capacità di risposta laddove ce ne sia bisogno.

Ovviamente non è solo questo, perché si rafforza la prevenzione, la preparazione, c'è un'Unione europea che sta a fianco dei propri Stati per aiutarli ad affrontare i disastri, sia che siano naturali, sia che si tratti, come potrebbe purtroppo accadere, anche di incidenti che abbiano a che fare anche con sostanze chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari. Vorrei ricordare che la prevenzione degli incendi è anche una cosa che fa molto bene all'ambiente, perché ci sono studi che dimostrano come gli incendi provochino il 20 % delle emissioni di CO2 nel mondo. Quindi sono tanti gli aspetti che noi tocchiamo con questo meccanismo rafforzato.

Lasciatemi anche ricordare, come italiana, una persona che ci ha lasciato il 26 gennaio scorso, l'onorevole Giuseppe Zamberletti, che per noi italiani è il papà della protezione civile italiana, e in qualche modo, in senso traslato, diventa anche un po' il papà della protezione civile europea. Io vorrei dedicare a lui questa giornata, questo lavoro, se me lo permette Commissario, e poiché noi abbiamo anche istituito, oltre ad una sorta di Erasmus – perché è importante che la cooperazione che già esiste tra gli Stati sia ancora più diffusa e che ci sia uno standard formativo europeo comune, quindi anche questo sarà uno strumento importante –, dei riconoscimenti per le persone che si saranno, nei vari paesi dell'Unione, distinti rispetto alla protezione civile, non mi dispiacerebbe se si potesse cominciare proprio riconoscendo a questo grande uomo questo ruolo. Lui non ha mai fatto mancare il suo consiglio e il suo supporto, e penso che dal cielo lassù, oggi, anche lui ci mandi un sorriso per questo grande risultato per tutti noi.

 
  
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  Željana Zovko, izvjestiteljica za mišljenje odbora DEVE. – Poštovani predsjedavajući, uvaženi povjereniče, na početku bih željela čestitati kolegici Elisabetti Gardini na vrlo dobro razrađenom izvješću europskog mehanizma za civilnu zaštitu kao i povjereniku za humanitarnu pomoć i upravljanje krizama Europske unije Christosu Stylianidesu.

U svojoj ulozi u svojstvu izvjestiteljice za mišljenje u ime Odbora za razvoj sudjelovala sam u izradi ovog izvješća o pružanju potpore mehanizmu na kojem sam naglasila potrebu jačanja nacionalnih kapaciteta civilne zaštite, a da instrumenti na razini Europske unije u slučaju mehanizama Unije za civilnu zaštitu, nadopunjavaju.

Novi mehanizam ne bi trebao djelovati izolirano, nego se oslanjati na snagu drugih europskih instrumenta i biti usmjeren na sprečavanje rizika. Suočeni s požarima na jugu Europe, nismo mogli ostati pasivni. Uz veliku materijalnu štetu i ljudske žrtve te brojne nedostatke u postojećim mehanizmima za borbu protiv katastrofa, morali smo reagirati.

Željela bih naglasiti kako je u izvješće unesena odredba koja omogućuje državama članicama koje nisu u mogućnosti sudjelovati u udruženim kapacitetima za civilnu zaštitu, stopu sufinanciranja ne veću od 55 % prihvatljivih troškova za prijevoz, što je iznimno važno za Republiku Hrvatsku. Hrvatska je krizna točka koja graniči s ostatkom jugoistočne Europe i treba se promatrati s posebnom pozornošću pri raspodjeli sredstava pa fokus treba biti na pojačavanju svih preventivnih mjera.

Usvojeni amandmani u Komisiji omogućuju ovlast raspoređivanja kapaciteta sustava Rescue, dok operativna kontrola u kriznim područjima ostaje pod kontrolom država članica.

Zahvaljujem, predsjedavajući, i još jednom zahvaljujem svima koji su radili da ovaj mehanizam, koji je nešto najljepše što smo mogli učiniti za građane Europske unije, dobije svoju punu snagu i da se građani ne osjećaju izolirano, ma gdje da su.

 
  
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  Christos Stylianides, Member of the Commission. – Mr President, I addressed this House a little more than a year ago to present our proposal, these proposals, to strengthen our European Union Civil Protection Mechanism. Today, after a year, Parliament is voting for the most ambitious European civil protection system that ever existed. And today, Parliament is voting for something that was really politically unthinkable a few years ago. Among friends, I have to be frank. It was really a very difficult and demanding job to persuade our Member States to accept this upgrade, but, at the end of the day, we managed together to get this very ambitious common purpose.

Today, I am proud of being a European citizen. I would like to express, first of all, my sincere gratitude to the rapporteur, Elisabetta Gardini, for her leadership, and of course my thanks to all colleagues, my dear colleague Željana Zovko, my dear colleague Fernandes and all other rapporteurs from all political groups, and of course my thanks go to the parliamentary groups and to the European Parliament that supported overwhelmingly this ground-breaking initiative.

Dear colleagues, with your political support, rescEU will be a reality ahead of the next forest fire season. And this is also thanks to your dedication to our common goal: to protect our citizens, to save lives and to save their livelihoods. You rightly insisted on a guarantee to have more disaster response means available immediately. Today, I can tell you this: we are working closely with our Member States to set in motion as soon as possible the so-called ‘rescEU transition phase’, so that disaster response capacities can be in place to respond to possible forest fires in Europe already this year, in 2019. The feedback from Member States so far is positive and I would also like to thank them here today for their positive approach.

Let us have no illusions. Natural disasters will not stop. On the contrary, they will become more frequent and more intense because of climate change. It is not fake news. It is happening now and we have to deal with this new phenomenon due to climate change. What we aim to do with rescEU is to better equip ourselves to face these disasters due to climate change.

Dear colleagues, with this new legislation we are also putting more emphasis on prevention, on preparedness. The European Parliament made it very clear that this was a priority, and we have done our best to put in place a system that offers more support to Member States to exchange information and learn from each other. Today, modestly, we mark the beginning of a new era for European civil protection. This is about a Europe that protects. We owe this, as I said, to our citizens.

I would like to conclude by saying once again that we should all be proud because of this achievement, and I thank you so much for your dedication. Thank you for your attention.

 
  
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  José Manuel Fernandes, relator de parecer da Comissão dos Orçamentos. – Senhor Presidente, a Europa que protege é uma necessidade. A proteção da vida humana tem de ser a nossa prioridade. Em 2017, em Portugal, tivemos uma tragédia enorme onde mais de cem pessoas perderam a sua vida. É algo que não se pode repetir.

Este novo mecanismo prova a solidariedade da União Europeia, mostra que o orgulhosamente sós não é solução, a partilha, e a partilha da soberania em algumas áreas, como na área da proteção civil, reforça essa mesma soberania. Não pode é haver um relaxamento dos Estados-Membros, eles têm de apostar, continuar a apostar na proteção e a proteção é a solução.

Fica aqui uma outra preocupação, que foi uma constatação, há ministros das finanças que não queriam este acordo e que andaram a regatear duzentos milhões de euros, soma ridícula, para 2019 e para 2020, algo que nós temos aqui de realçar e realçar também o empenho do Comissário Christos Stylianides, da relatora Gardini, para que nós pudéssemos ter um acordo que, efetivamente, mostra que a União Europeia salva vidas e vale a pena.

 
  
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  Francesc Gambús, en nombre del Grupo PPE. – Señor presidente, señor comisario, Europa se construye a través de la solidaridad y hermandad entre sus pueblos, y es un principio que, hoy más que nunca, debemos recordar en este hemiciclo de Estrasburgo. La solidaridad entre los europeos se construye desde la base y desde el principio más básico, que es la ayuda ante los hechos que no podemos prever. Lo vivimos recientemente en los graves incendios que asolaron Portugal y Galicia en 2017.

Sin embargo, debemos ser igualmente honestos con nosotros mismos, y algo falla cuando Europa no es la primera en responder ante una catástrofe como esta. Por eso, creo que la actuación del Mecanismo de Protección Civil será una buena herramienta que podrá combinarse también con la propuesta del Cuerpo de Solidaridad Europeo. Y llevará a que podamos seguir sintiéndonos orgullosos de la Unión, demostrando que desde la unidad podemos afrontar mejor los retos que tenemos por delante.

Por ello, quiero agradecer a la ponente, mi colega Gardini, la labor realizada en este dosier, por el buen resultado obtenido y por la funcionalidad y el impacto directo que este mecanismo tendrá en el futuro en la sociedad europea.

 
  
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  Νίκος Ανδρουλάκης, εξ ονόματος της ομάδας S&D. – Κύριε Πρόεδρε, τα τελευταία χρόνια, σε πολλούς από τους πολίτες της Ευρωπαϊκής Ένωσης οι θεσμοί μοιάζουν απόμακροι, ακόμα και εχθρικοί. Όμως, στην περίπτωσή μας, η αγωνία τους για καλύτερη προστασία από τις φυσικές καταστροφές αποτέλεσε την κινητήρια δύναμη στην προσπάθειά μας να καταστήσουμε τον ευρωπαϊκό μηχανισμό πολιτικής προστασίας ένα πραγματικό εργαλείο αλληλεγγύης δημιουργώντας το rescEU. Σήμερα, η ανθρωπιά και η στήριξη των λιγότερο δυνατών και η περιβαλλοντολογική ηθική είναι νικήτριες. Η αφορμή για τη συγκεκριμένη πρόταση ήταν οι καταστροφικές πυρκαγιές στην Πορτογαλία. Κανείς όμως δεν μπορούσε να φανταστεί ότι, λίγο πριν να ξεκινήσουν οι διαπραγματεύσεις, μια νέα τραγωδία θα έπληττε την Ευρώπη, αυτή τη φορά στο Μάτι, λίγο έξω από την Αθήνα, με πάνω από 100 νεκρούς.

Αυτά τα γεγονότα κατέστησαν σαφές σε όλους ότι πρέπει να προσφέρουμε μια ουσιαστική απάντηση στις ανησυχίες των πολιτών. Στις αυξανόμενες φυσικές καταστροφές λόγω κλιματικής αλλαγής ή ανεπαρκούς προετοιμασίας από τις εθνικές αρχές δεν μένουμε παρατηρητές, αλλά δίνουμε μια ισχυρή απάντηση. Όλοι μαζί, με περισσότερη οργάνωση, μπορούμε να πετύχουμε περισσότερα απ’ ό,τι ο καθένας μόνος του. Ο δρόμος της πολιτικής ενοποίησης είναι μακρύς και γεμάτος από τα εμπόδια που βάζουν οι θιασώτες μιας Ευρώπης στην οποία η αλληλεγγύη δεν είναι αυτοσκοπός, αλλά μέσο με κόστος το οποίο δεν θέλουν να αναλάβουν.

Ο ευρωπαϊκός μηχανισμός πολιτικής προστασίας αποτελεί ένα χαρακτηριστικό παράδειγμα έμπρακτης αλληλεγγύης μεταξύ των κρατών μελών. Δημιουργούμε το rescEU, μια ευρωπαϊκή δεξαμενή μέσων, όπως πυροσβεστικά ελικόπτερα και αεροπλάνα, τα οποία θα αγοραστούν με ευρωπαϊκή χρηματοδότηση για το 80 έως 90% των συνολικών εξόδων, διασφαλίζοντας ότι καμία χώρα δεν θα μείνει ξανά αβοήθητη. Παράλληλα, για πρώτη φορά δίνεται η δυνατότητα ευρωπαϊκής χρηματοδότησης έως 75% για τη συντήρηση των εθνικών μέσων. Η βοήθεια αυτή σε χώρες όπως η Ελλάδα, όπου η αδυναμία επισκευής λόγω της οικονομικής κρίσης έχει περιορίσει πάρα πολύ τη δράση των εθνικών μέσων, είναι απαραίτητη.

Τέλος, ενισχύουμε την πρόληψη διατηρώντας ανόθευτα τα χαρακτηριστικά της αλληλεγγύης. Απορρίψαμε την πρόταση του Συμβουλίου που προέβλεπε την εισαγωγή ποινών για τις χώρες που ζητούν συχνά την ενεργοποίηση του μηχανισμού. Αντιθέτως, δίνουμε τη δύναμη στην Επιτροπή να εξετάσει τα μέτρα πρόληψης του συγκεκριμένου κράτους και, όπου χρειάζεται, να παρεμβαίνει και να υπάρχουν συστάσεις για βελτίωση ή ενίσχυση των εθνικών σχεδίων προστασίας. Όλοι οι ευρωπαίοι πολίτες, ανεξαρτήτως του κράτους μέλους στο οποίο κατοικούν, πρέπει να νιώθουν ασφαλείς και να ξέρουν ότι η Ένωση μπορεί να τους βοηθήσει με πρακτικό και αποτελεσματικό τρόπο σε περίπτωση έκτακτης ανάγκης.

 
  
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  Arne Gericke, im Namen der ECR-Fraktion. – Herr Präsident! Im Namen der ECR möchte ich Ihnen, Frau Gardini, und allen Kolleginnen und Kollegen aus dem Parlament, der Kommission und dem Rat danken, die bei der Ausarbeitung dieser interinstitutionellen Vereinbarungen, die alle unsere Anforderungen erfüllen, eng zusammengearbeitet haben.

Die rescEU wird es den Mitgliedstaaten ermöglichen, besondere Arten von Rettungsdiensten zu beantragen, falls ihre eigenen Ressourcen erschöpft sind, wie dies beispielsweise bei den wilden Bränden im vergangenen Sommer der Fall war. Hoffentlich werden wir bis zu diesem Sommer über spezielle Feuerlöschflugzeuge verfügen, um die Brände zu bekämpfen, die sehr wahrscheinlich auftreten können und werden.

Ich denke, dass hier eine Zusammenarbeit gelungen ist, wie es bisher selten der Fall war, dass Katastrophenschutz eine Sache von best practice ist und dass wir – als Europa in besonderer Weise – auch weltweit Verantwortung tragen.

 
  
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  Anneli Jäätteenmäki, ALDE-ryhmän puolesta. – Arvoisa puhemies, kiitokset esittelijä Gardinille hyvästä työstä. On erinomaista, että loppuvastuu tai lopputulos tässä asiassa on se, että päävastuu pelastuspalveluissa säilyy edelleen jäsenvaltioilla. EU:n yhteisiä resursseja käytetään ainoastaan viimeisenä ja tukevana vaihtoehtona.

Yksikään jäsenvaltio ei voi, eikä sen tule, ulkoistaa pelastuspalvelumekanismiaan muille jäsenvaltioille. Se olisi vaarallista ja vastuutonta, koska me tiedämme, että silloin kun joku katastrofi tapahtuu, toimeen on tartuttava heti. Alkuhetket ovat kaikkein tärkeimmät. Jos joudutaan odottamaan, että pelastuspalvelu tulee toiselta puolen Eurooppaa, tuhot ovat silloin moninkertaiset.

Eli jäsenvaltioilla on päävastuu siitä, että tuhot torjutaan, mutta myös EU:lla on roolinsa. EU:lla on tukeva rooli ja tällaista ennakkoyhteistyötä, varautumista katastrofeihin, tulee tehostaa ja myös laitteiden yhteensopivuutta. Mutta jokaisen jäsenvaltion tulee hankkia itse pääasiallisesti pelastuspalveluvälineet ja näiden välineiden yhteensopivuus on tärkeää.

Täällä on otettu jo metsäpalot esille. Siinäkin on tärkeää, että pyritään ennalta tekemään työtä, jolla vältetään metsäpaloja. Sekin on mahdollista, ei toki täydellisesti.

 
  
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  Δημήτριος Παπαδημούλης, εξ ονόματος της ομάδας GUE/NGL. – Κύριε Πρόεδρε, είναι μία από τις λίγες θετικές ειδήσεις που παράγουμε ως ευρωπαϊκοί θεσμοί το τελευταίο διάστημα. Αυτό το οφείλουμε στην πίεση του Ευρωπαϊκού Κοινοβουλίου, στις θετικές προσπάθειες του Επιτρόπου Στυλιανίδη και στη συνεργασία Ευρωπαϊκού Κοινοβουλίου – Επιτροπής, που έκαμψαν τις αντιρρήσεις ορισμένων κρατών μελών. Γιατί ήρθαν και τα γεγονότα να βοηθήσουν. Τα τραγικά γεγονότα. Οι μεγάλες πυρκαγιές στην Πορτογαλία· φονικές. Οι πυρκαγιές στην πατρίδα μου την Ελλάδα και οι πλημμύρες· φονικές. Οι σεισμοί στην Ιταλία, επίσης με νεκρούς, αλλά και οι μεγάλες πυρκαγιές στη Σουηδία, που έκαναν και τα βόρεια κράτη μέλη να καταλάβουν ότι η κλιματική αλλαγή δεν απειλεί μόνο τον Νότο και ότι χρειαζόμαστε μια επικουρική ευρωπαϊκή δύναμη που θα ενισχύει τις προσπάθειες των κρατών μελών. Έτσι, έπαψε αυτή η ευρωτσιγκουνιά και έχουμε περισσότερη και καλύτερη Ευρώπη. Η τελική πρόταση είναι βελτιωμένη, χάρη στην επιμονή του Ευρωπαϊκού Κοινοβουλίου, και κινείται σε θετική κατεύθυνση και γι’ αυτό νομίζω ότι έχει και μια ευρύτερη στήριξη μέσα στο Κοινοβούλιο.

 
  
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  Lukas Mandl (PPE). – Herr Präsident, Herr Kommissar, liebe Kolleginnen und Kollegen! Der aktuelle Winter in meinem Heimatland Österreich hat gezeigt, dass die Freiwilligen Feuerwehren, die Rettungsdienste und andere Einsatzkräfte auf Katastrophensituationen exzellent vorbereitet sind, und zwar auf der lokalen und auf der regionalen Ebene.

Wir sind die Europäische Union, und wir müssen die Stärke haben, nicht auf Hilfe von außen angewiesen zu sein, wenn es zu Großkatastrophen kommt, die nicht vorhersehbar sind und in denen auf einer überregionalen Ebene reagiert werden muss. Deshalb finde ich es richtig, dass die Europäische Kommission einen EU-Katastrophenschutzmechanismus neu auf den Weg gebracht hat. Ich teile, was schon mehrere Kolleginnen und Kollegen gesagt haben, dass wir hier im Parlament diesen Vorschlag deutlich verbessert haben: Er ist weniger zentralistisch und weniger bürokratisch. Ich freue mich, dass in der Ratspräsidentschaft Österreichs das schließlich zum Erfolg geführt werden konnte und wir jetzt im Parlament über das Endergebnis abstimmen können.

Denn vom ursprünglichen Kommissionsvorschlag, der command and control vorgesehen hatte, also Kommando und Steuerung von der Unionsebene, kommen wir jetzt zu einem Paket, das Kooperation und Förderung vorsieht; Förderung vor allem der regionalen und der lokalen Vorsorge. Da hat das rot-weiß-rote Vorbild aus Österreich schon einen Anteil daran, und selbstverständlich die Einsatzfähigkeit, ohne auf Hilfe von außen angewiesen zu sein.

 
  
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  Carlos Zorrinho (S&D). – Senhor Presidente, é dado hoje mais um passo determinante na criação do novo Mecanismo de Proteção Civil da União Europeia, ao abrigo do qual a União vai poder prestar melhor assistência, de forma coordenada e complementar à ação dos Estados-Membros.

As catástrofes avassaladoras, que ocorreram um pouco por toda a Europa nos últimos anos, puseram à prova o atual Mecanismo Europeu de Proteção Civil baseado em contribuições voluntárias.

Reconheçamos: nos momentos-chave nunca faltou a solidariedade, o que faltou muitas vezes foram os recursos necessários para a resposta exigida.

A criação da reserva de ativos a nível europeu, prevista no RescEU, é urgente, é essencial, e o relatório em debate permite concretizá-la. Parabéns à relatora!

Com base nos princípios da solidariedade e da partilha de responsabilidades, a União ficará habilitada a prestar melhor assistência aos seus cidadãos.

Será também intensificado o apoio aos Estados-Membros para melhorarem a gestão dos riscos e para reforçarem as medidas nacionais existentes.

Mas, Senhor Comissário, a concretização destas políticas não pode ser adiada. A operacionalidade do RescEU não pode ser posta em causa pelas dificuldades políticas e burocráticas que resultam do debate em curso sobre as Perspetivas Financeiras 2021—2027.

Como relator nomeado pelo Parlamento Europeu no contexto do Quadro Financeiro Plurianual pós-2020, formulei recentemente à Comissão uma pergunta escrita prioritária sobre o calendário para a publicação da proposta legislativa de financiamento desse mecanismo.

Se fosse publicada hoje já não era cedo.

Será intolerável se essa publicação não ocorrer nesta legislatura. As catástrofes não esperam. Os cidadãos europeus precisam do RescEU já.

 
  
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  João Ferreira (GUE/NGL). – Senhor Presidente, Senhor Comissário, é positivo e é desejável que se aumente a cooperação no domínio da resposta a catástrofes, sobretudo no caso das catástrofes de grandes dimensões. Essa cooperação pode e deve envolver uma coordenação de esforços, o empréstimo de meios, e também a partilha de determinados meios de resposta.

A União Europeia não tem feito tudo o que podia neste domínio. A situação em 2017 dos incêndios em Portugal demonstrou-o à evidência. Também no domínio da prevenção de catástrofes se tem ficado aquém daquilo que era desejável. Aliás, vemos com muita preocupação a perspetiva de desferir mais um corte nas verbas destinadas à coesão económica e social de onde saem muitos dos recursos para atuar sobre a prevenção de catástrofes.

As catástrofes são iníquas, atingem quase sempre mais os Estados e as populações com menores meios para se defenderem. Mas é importante que não passemos de uma situação em que não se faz tudo o que se pode para uma situação em que se quer fazer mais do que se deve, e aqui, apenas uma nota para dizer que é muito importante que as cadeias de comando se mantenham no plano nacional. A usurpação de cadeias de comando para um plano supranacional, como previa a proposta inicial da Comissão Europeia, suscitaria riscos não despicientes que, felizmente, foi possível evitar corrigindo essa parte da proposta e mantendo as cadeias de comando no plano nacional, onde, de facto, devem estar.

 
  
 

Procedura "catch the eye"

 
  
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  Soledad Cabezón Ruiz (S&D). – Señor presidente, quiero hoy celebrar la puesta en marcha de este mecanismo que viene a hacer más Europa; más Europa desde la solidaridad, previniendo y minimizando los efectos de los desafíos naturales a los que se enfrenta la Unión Europea. Pero quiero aprovechar especialmente para reivindicar una vez más la necesidad de modificar el Fondo de Solidaridad de la Unión Europea, que viene a hacer frente a la reparación de estos desastres naturales.

Creo que es importante —como ya hemos venido pidiendo— la introducción del medio ambiente: que se contabilice económicamente y que se pueda garantizar una reparación realmente efectiva. Como también creo que es especialmente importante que el cálculo de las regiones beneficiarias se compute o se haga con base en criterios del PIB real, del PIB per cápita, no del PIB global de las regiones. Estamos viendo cómo se benefician regiones con mayor nivel económico y quedan fuera de este Fondo de Solidaridad para hacer frente a estas grandes catástrofes naturales regiones con menor nivel económico.

Soy consciente de que este no es el Reglamento en concreto, pero sí se recoge aquí un llamamiento a esa necesidad de hacer sinergia con estos fondos y, por tanto, hace falta una revisión del mismo. Enhorabuena, señor comisario.

 
  
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  Νότης Μαριάς (ECR). – Κύριε Πρόεδρε, οι φυσικές καταστροφές είναι, δυστυχώς, στην ημερήσια διάταξη στην Ευρωπαϊκή Ένωση, λόγω —φυσικά— των κλιματικών αλλαγών. Είχαμε τεράστιες καταστροφές: τις φονικές πλημμύρες στη Μάνδρα Αττικής, τις φονικές πυρκαγιές στο Μάτι με 100 νεκρούς, πυρκαγιές —επίσης φονικές— στην Πορτογαλία, σεισμούς με νεκρούς στην Ιταλία. Όλα αυτά δείχνουν ότι πρέπει η Ευρωπαϊκή Ένωση να διαθέτει έναν αποφασιστικό μηχανισμό πολιτικής προστασίας που να ενσωματώνει στην πράξη την αρχή της αλληλεγγύης. Νομίζω ότι τα βήματα που γίνονται είναι προς μια θετική κατεύθυνση. Θα πρέπει να καταλάβουν τα κράτη μέλη ότι δεν μπορούν να επιβάλουν ποινές στις χώρες οι οποίες θα ήθελαν να χρησιμοποιήσουν αυτόν τον μηχανισμό, διότι η αξιοποίηση αυτού του μηχανισμού απορρέει, δυστυχώς, από τις φυσικές καταστροφές. Θεωρώ ότι πρέπει να λάβουμε ακόμη πιο αποφασιστικά μέτρα και να στηρίξουμε τις χώρες που υφίστανται τις φυσικές καταστροφές, που είναι οι χώρες του ευρωπαϊκού Νότου κυρίως.

 
  
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  Karin Kadenbach (S&D). – Herr Präsident! Die heutige Diskussion zeigt wieder einmal sehr deutlich, dass wir dieses Problem des Katastrophenschutzes multisektoral sehen müssen. Es geht hier um Klimaschutz, es geht um Raumplanung, es geht aber auch um Bildung und Ausbildung im Vorfeld – das heißt: Prävention in allen Bereichen. Wir müssen prepared sein für diese Arten von Katastrophen, wir brauchen ein gutes Monitoring. Ich glaube, dieses heute diskutierte und hoffentlich dann auch beschlossene Katastrophenschutzverfahren der Union ist ein ganz gewaltiger Beitrag dazu, dass wir in Zukunft den Europäerinnen und Europäern sagen können: Im Katastrophenfall rückt Europa zusammen.

Das heißt nicht, dass die einzelnen Regionen, die einzelnen Körperschaften, die Mitgliedstaaten hier von ihrer Verantwortung entbunden werden, sondern es bedeutet nur, dass im Falle des Falles ein Europa bereit steht mit finanziellen Ressourcen, mit technischen Ressourcen, mit Know-how, um das Leid dort, wo es durch Naturkatastrophen oder auch durch menschlich verursachte Katastrophen eingetreten ist, so weit wie möglich, so effizient und so schnell wie möglich zu lindern.

 
  
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  Bronis Ropė (Verts/ALE). – Gerbiamas Pirmininke, iš tikrųjų klausimas yra pakankamai svarbus ir atskirais atvejais viena valstybė narė negali susidoroti su iškylančiomis problemomis, kaip pavyzdžiui, Astravo atominė elektrinė. Jau šiandieną yra nustatyta, kad statant šią elektrinę buvo pažeistos tarptautinės konvencijos ir ypatingai vietos parinkimo. Reiškia ta atominė elektrinė, kuri yra Černobylio tipo, šiandieną statoma nesilaikant tarptautinių standartų šalia Europos Sąjungos, vos dvidešimt kilometrų nuo sienos, kelia potencialiai didžiulį pavojų. Noriu paklausti Komisijos: ar šios naujos taisyklės privers Baltarusijos valstybę įvykdyti visus įsipareigojimus, kurie privalomi įvykdyti, ir antras dalykas: ar Baltarusija apdraus visus, kurie potencialiai galės nukentėti arba nukentės nuo šios, sakykim, atominės elektrinės.

 
  
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  Nicola Caputo (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, dopo lunghi negoziati giunge finalmente al voto la decisione tesa a rafforzare il meccanismo di protezione civile dell'Unione europea, messa a dura prova nel 2017 e nel 2018 da incendi boschivi, tempeste e inondazioni.

Attualmente il meccanismo di protezione civile europeo è un sistema su base volontaria, attraverso il quale l'Unione coordina i contributi volontari degli Stati partecipanti destinati a un paese che ha richiesto assistenza.

La nuova legislazione aiuterà gli Stati membri a rispondere più rapidamente e con maggiore efficacia alle catastrofi, grazie anche ad una condivisione più efficiente dei mezzi della protezione civile. Verrà istituito, per richiesta del Parlamento, il fondo di risorse RescEU, che interverrà qualora gli Stati membri non dispongano di risorse sufficienti per rispondere ad una catastrofe e metterà a disposizione degli Stati interessati dall'emergenza mezzi aerei per combattere gli incendi boschivi, unità di pompaggio ad alta capacità, ospedali da campo e squadre mediche di emergenza.

Mi congratulo con la relatrice per l'ottimo lavoro svolto.

 
  
 

(Fine della procedura "catch the eye")

 
  
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  Christos Stylianides, Member of the Commission. – Mr President, when I started this initiative two years ago – frankly speaking, with a lot of reluctance from many of our Member States – I knew that having more capacities is important. I knew that having more financial means is also important. I knew that having a better disaster-risk management framework is really important. But for me – and as I realise, for you – the most important thing that we have achieved with REScEU is that we are making European solidarity stronger. We are making European solidarity more efficient, and we are making European solidarity more effective and more tangible, very close to our citizens. This is the most important thing.

Especially at this time, at which our common European project is, unfortunately, being questioned by many people, and in particular with very important European elections coming up, we are delivering on our promise to build a Europe that protects and a Europe that saves lives. It is a really big achievement, and thank you so much again for this.

But my advice, because of a lot of experience through this common effort, is that this the first big step. We have to continue in order to upgrade the Union Civil Protection Mechanism in other fields, in particular the medical field. This is the next big step.

 
  
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  Elisabetta Gardini, Relatore. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho ascoltato davvero con molto piacere gli interventi di tutti, la conferma davvero di una unità di intenti e una collaborazione tra tutti i gruppi politici e tutti i parlamentari molto importante.

Riflettevo anche su quanta strada abbiamo fatto dalla scorsa legislatura, quando si è inserito il concetto di prevenzione, che oggi è parte integrante, se non addirittura prioritaria all'interno della protezione civile. Di strada ne abbiamo fatta tanta e questo mi rende ottimista, e ringrazio il Commissario che ha ricordato anche le fatiche a convincere alcuni Stati.

C'è anche una sorta di pudore culturale, diciamo, nell'accettare di avere bisogno di essere aiutati. Io vorrei ricordare la lezione che avevamo imparato purtroppo quando il Giappone si trovò ad affrontare il disastro di Fukushima: il paese che era ritenuto il più preparato al mondo, non era pronto ad affrontare quella immane catastrofe. Quindi non ci deve essere questo pudore. L'Europa che tutela, l'Europa che protegge è una realtà sempre più forte, perché grazie alla proposta del Commissario e al lavoro del Parlamento, e anche del Consiglio, alla fine abbiamo uno strumento che rende più sicura questa Europa.

Sono felice che ci sia stata anche la possibilità di mettere in campo questo periodo di transizione che ci permetterà di essere pronti prima della prossima estate, perché abbiamo visto che le catastrofi più ingenti, quelle che hanno purtroppo registrato il numero di perdite di vite umane incalcolabile, avviene proprio durante l'estate con gli incendi boschivi.

Io ringrazio ancora davvero tutti quanti, e vorrei, dopo aver dedicato a Zamberletti questa giornata, pensare alle centinaia di migliaia di persone che in tutti i paesi d'Europa lavorano per la sicurezza di tutti noi: a chi lavora nella protezione civile, a chi lavora nei vigili del fuoco, ai tanti, tantissimi volontari che in tantissimi paesi lavorano per noi. La protezione civile ha molte forme – è questo il motivo per cui nella scorsa legislatura non avevamo potuto scrivere la definizione di protezione civile – però l'unità d'intenti e di sentimenti è la stessa e sarà sicuramente un mattone importante per fondare l'Europa che ci piace, appunto l'Europa che tutela, che protegge, l'Europa solidale accanto ai propri cittadini.

Grazie ancora a tutti e buon lavoro in questo senso.

 
  
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  Presidente. – La discussione è chiusa.

La votazione si svolgerà martedì 12 febbraio 2019.

Dichiarazioni scritte (articolo 162)

 
  
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  Ελισσάβετ Βόζεμπεργκ-Βρυωνίδη (PPE), γραπτώς. – Τα τελευταία χρόνια η Ευρώπη δοκιμάζεται από ανεξέλεγκτες φυσικές καταστροφές. Η Ελλάδα θρήνησε εκατοντάδες νεκρούς από τις φονικές πυρκαγιές στο Μάτι Αττικής το περασμένο καλοκαίρι, αλλά και από τις πλημμύρες στη Μάνδρα Αττικής. Με τον ενισχυμένο ευρωπαϊκό μηχανισμό πολιτικής προστασίας κάνουμε ένα βήμα μπροστά για να βοηθήσουμε τα κράτη μέλη να ανταποκρίνονται ταχύτερα και πιο αποτελεσματικά σε τέτοιου είδους καταστροφές. Πρόκειται, αναμφισβήτητα, για ένα απαραίτητο εργαλείο που ενισχύει τη συνεργασία μεταξύ των κρατών μελών, ιδιαίτερα σε μεγάλες φυσικές καταστροφές, προκειμένου να σώσουμε περισσότερες ανθρώπινες ζωές στο μέλλον. Κράτη μέλη που δεν διαθέτουν επαρκή μέσα, όπως η Ελλάδα, μπορούν να αντλήσουν μεγάλα οφέλη, καθώς για πρώτη φορά δημιουργείται αποθεματικό πόρων για περιπτώσεις έκτακτης ανάγκης. Πρωτίστως και κυρίως, όμως, ο νέος μηχανισμός μετουσιώνει στην πράξη τις θεμελιώδεις αξίες της Ευρωπαϊκής Ένωσης, αποτελεί έκφραση αλληλεγγύης μεταξύ των κρατών μελών και ενισχύει την ασφάλεια των ευρωπαίων πολιτών, ικανοποιώντας το αίτημά τους για περισσότερη Ευρώπη. Σε αυτό το πλαίσιο, καίριας σημασίας είναι η άμεση τροποποίηση των κανόνων του Ευρωπαϊκού Ταμείου Αλληλεγγύης, με σκοπό οι αποζημιώσεις στους πληγέντες να καθορίζονται βάσει του κατά κεφαλήν ΑΕγχΠ της πληγείσας περιοχής και για να αποφευχθεί το ενδεχόμενο να αποκλείονται από το Ταμείο μεγάλες κατοικημένες περιοχές με χαμηλά επίπεδα πλούτου.

 
  
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  Daciana Octavia Sârbu (S&D), în scris. – În Europa, dar și pe glob, dezastrele naturale se amplifică. Ele devin nu doar mai frecvente, ci și mai intense, constituind o amenințare gravă la adresa societăților, economiilor și ecosistemelor noastre. Uniunea Europeană a elaborat o rețea de răspuns la dezastre, precum mecanismul de protecție civilă al Uniunii. Acest instrument a ajutat statele membre să își optimizeze eforturile de prevenire a dezastrelor și de reducere a riscurilor. Din păcate, dezastrele recente, precum incendiile de pădure din Grecia sau cutremurele din Italia, au evidențiat deficiențele mecanismului.

Susțin cu tărie poziția raportoarei referitoare la viitorul mecanism. Acesta ar trebui să aibă la dispoziție capabilități proprii pe lângă cele puse la dispoziție de statele membre. Aceste noi resurse ar fi menite să acopere lacunele identificate în sistemele naționale de răspuns. În ultimul rând, aș vrea să subliniez importanța unui buget adecvat care să asigure eficiența și reziliența acestui instrument european extrem de necesar.

 
Pēdējā atjaunošana: 2019. gada 28. jūnijsJuridisks paziņojums - Privātuma politika