Violenta repressione delle recenti proteste in Iran (discussione)
Fabio Massimo Castaldo (NI). – Signor Presidente, egregio Alto rappresentante, onorevoli colleghi, le vittime causate dalle forze di sicurezza in risposta alle manifestazioni in Iran si stimano intorno ad almeno 304 e tra di esse, 12 bambini e 13 donne.
Quando coloro che dovrebbero essere in prima linea per la difesa della popolazione sparano per uccidere sulla folla, è chiaro che è stato oltrepassato un limite. Purtroppo una volta ripristinato l'ordine in modo brutale è iniziata una nuova fase di repressione violenta, che ha visto l'arresto di migliaia di persone, sembra almeno 7 000: studenti, giornalisti, difensori dei diritti umani. No, non può esserci impunità per tutto questo.
Permettetemi però una considerazione spassionata, che non è in alcun modo una giustificazione per questi atti, che condanno anzi fortemente: le manifestazioni sono originate dal caro benzina, a sua volta conseguenza delle sanzioni estremamente punitive imposte dagli Stati Uniti, sia verso l'Iran, sia verso chiunque commerci con Teheran. Evidentemente queste hanno avuto un effetto devastante sulla popolazione civile senza sortire l'effetto politico voluto.
Questo deve essere, secondo me, un campanello d'allarme. Quando uno strumento colpisce, volontariamente o meno, i più deboli, nella speranza spesso vana di influenzare in questo modo coloro che sono al potere, forse andrebbe radicalmente ripensato.