Nigeria, in particolare i recenti attacchi terroristici
Isabella Tovaglieri (ID). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, sulla comunità cristiana in Nigeria incombe il genocidio. Negli ultimi dodici mesi i fondamentalisti islamici hanno ucciso più di mille cristiani e questo anche grazie alla complicità dell'esercito, che conosce i colpevoli ma non li arresta. Nella ricorrenza del Natale è stato compiuto un agghiacciante massacro ai danni di 11 cristiani e il massacro è stato anche postato sul web, mentre pochi giorni fa quattro seminaristi sono stati rapiti in una zona dove vige ancora la legge della Shari'a.
La Nigeria rischia davvero di diventare il nuovo Ruanda o il nuovo Darfur: dall'inizio dell'offensiva jihadista si contano ormai 30 000 vittime fra i civili e più di 30 milioni di sfollati, molti dei quali tentano di fuggire venendo in Europa. Solo nel 2017 hanno lasciato la Nigeria un milione e trecentomila persone.
L'Europa, che pure ha rifiutato di inserire nella Costituzione le proprie radici giudaico-cristiane, non può commettere l'errore di non fare nulla. I fondamentalisti islamici, infatti, non rappresentano un pericolo solo per la Nigeria o per i cristiani nigeriani ma anche per i giovani europei e per il futuro dei nostri figli.