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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
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Giovedì 14 maggio 2020 - Bruxelles Edizione rivista

Legislazione di emergenza in Ungheria e suo impatto sullo Stato di diritto e i diritti fondamentali (seguito della discussione)
MPphoto
 
 

  Elisabetta Gualmini (S&D), per iscritto. – Nelle ultime settimane si sta verificando un ulteriore grave peggioramento per quanto riguarda il rispetto delle norme di Stato di diritto e di pieno funzionamento della democrazia in Ungheria. Prima la decisione di Orbàn di approvare delle misure di emergenza che annullano del tutto il ruolo del Parlamento per un periodo indefinito di tempo e consentono al suo governo di governare attraverso decreti. Poi, la limitazione alla libertà di stampa, dato che il governo che ha imposto pene severe e assolutamente sproporzionate - come la reclusione - a chi è accusato di diffondere disinformazione, come denunciato da vari esponenti della stampa e delle opposizioni. Quindi, la decisione da parte dei due partiti della maggioranza al governo, di non ratificare la Convenzione di Istanbul ''Sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica'', che rappresenta il trattato internazionale di più ampia portata per affrontare questa grave forma di violazione dei diritti umani. Non possiamo più tollerare che un Paese membro violi costantemente i principi fondanti dell'Unione (articolo 4 TUE) e continui a ricevere miliardi di euro in finanziamenti europei. Nel nuovo bilancio pluriennale ci devono essere condizionalità durissime nell'erogazione dei fondi per quei Paesi che non rispettano le regole dello Stato di diritto.

 
Ultimo aggiornamento: 27 maggio 2021Note legali - Informativa sulla privacy