Una politica integrata dell'Unione in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo - piano d'azione della Commissione e altri sviluppi recenti (discussione)
Caterina Chinnici (S&D), per iscritto. – Nonostante l'adozione della quarta e quinta direttiva antiriciclaggio e della direttiva sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale, il panorama legislativo, istituzionale e normativo nell'UE in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo resta ancora frammentato, incentivando così le imprese a registrarsi dove le norme sono meno rigorose e ingenerando disparità di interpretazioni e prassi negli Stati membri. Deve quindi accogliersi con favore la comunicazione della Commissione relativa ad un piano d'azione per una politica integrata dell'Unione in questa materia, cui deve darsi seguito urgentemente, considerato anche il pericolo, segnalato da Europol, che i gruppi criminali organizzati sfruttino l'attuale situazione di incertezza economica per riciclare denaro attraverso il sistema finanziario on-shore. Occorre quindi istituire un corpus normativo unico, anche trasponendo le disposizioni della direttiva antiriciclaggio in un regolamento; creare un'autorità di vigilanza AML/CFT a livello UE e un meccanismo europeo di sostegno e coordinamento per le FIU; assicurare cooperazione e scambio informativo efficaci tra queste e le autorità di contrasto. Uniformità normativa e coordinamento investigativo, giudiziario ed operativo sono infatti indispensabili per garantire la sicurezza e privare la criminalità, in particolare quella organizzata, di uno dei principali strumenti di radicamento sul territorio e di infiltrazione nell'economia legale.