Conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 1° e 2 ottobre 2020 - Preparazione della riunione del Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre 2020 (discussione)
Mario Furore (NI). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, su una cosa sicuramente l'Europa primeggia nel mondo: il tempo impiegato dai sui leader nel discutere. Bene, ma alla fine vanno prese decisioni, perché i cittadini si aspettano decisioni e purtroppo noi, ancora una volta, siamo costretti qui a commentare le troppe indecisioni del Consiglio.
Mi riferisco, ad esempio, alla risposta europea alla crisi sanitaria ed economica. Le minacce dei paesi egoisti di rallentare Next Generation EU sono inaccettabili, tanto più che il Parlamento europeo, questa Assemblea – unica Istituzione democraticamente eletta dai cittadini – ha più volte indicato la strada.
Se il Consiglio ascoltasse un po' di più questo Parlamento e un po'di meno gli aut aut che arrivano ora da Budapest, ora dall'Aja, sicuramente faremo passi avanti. Lo stesso dicasi per la politica estera: va bene discutere ma alla fine Bielorussia e Turchia devono rispettare i diritti umani fondamentali.
Se siamo deboli con i dittatori fuori dallo spazio europeo incoraggiamo i "dittatorelli" di casa nostra a fare altrettanto e questa sarebbe la fine. All'Europa servono invece coraggio e risolutezza per essere, così come chiedono i cittadini, un faro di libertà e giustizia sociale nel mondo.