Torna al portale Europarl

Choisissez la langue de votre document :

  • bg - български
  • es - español
  • cs - čeština
  • da - dansk
  • de - Deutsch
  • et - eesti keel
  • el - ελληνικά
  • en - English
  • fr - français
  • ga - Gaeilge
  • hr - hrvatski
  • it - italiano
  • lv - latviešu valoda
  • lt - lietuvių kalba
  • hu - magyar
  • mt - Malti
  • nl - Nederlands
  • pl - polski
  • pt - português
  • ro - română
  • sk - slovenčina
  • sl - slovenščina
  • fi - suomi
  • sv - svenska
 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
XML 2k
Venerdì 18 dicembre 2020 - Bruxelles Edizione rivista

Future relazioni tra l'UE e il Regno Unito (seguito della discussione)
MPphoto
 

  Marco Campomenosi (ID). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio il vicepresidente Šefčovič e il negoziatore Barnier, che ora ha dovuto lasciare la sala.

Nelle mie precedenti esperienze ho imparato tante cose. Mio padre aveva un piccolo esercizio commerciale e ho imparato che il cliente aveva sempre ragione, che chi si recava da lui per acquistare delle cose non doveva essere trattato a schiaffi in faccia. È quello che in parte alcuni incendiari di quest'Aula vorrebbero e hanno fatto perdere molti mesi a un negoziato duro e complesso, ed essendo anche deputato della commissione commercio internazionale, so quanto siano complessi i negoziati commerciali.

Oggi siamo al 18 dicembre e dobbiamo ringraziare soprattutto il fatto che la Gran Bretagna non sia riuscita a stringere un accordo commerciale con gli Stati Uniti. Avrebbe probabilmente sostituito alcune delle merci che normalmente arrivano dal nostro mercato unico verso di loro.

Qualcuno lo ha detto, c'è stata poca trasparenza. Alcuni gruppi politici sono totalmente esclusi dal flusso di informazioni. Questo è normale, lo so, avviene anche per altri negoziati commerciali, ma è uno dei problemi su cui, con gli amici della commissione commercio internazionale, sapete benissimo, abbiamo discusso ed è un problema che vale oggi e varrà anche per il futuro.

Io non sono d'accordo con chi lamenta del livello degli standard della Gran Bretagna perché, se era un paese che era con noi fino all'altro giorno, lo stesso Parlamento europeo che dà l'ok ad accordi commerciali con realtà asiatiche che non rispettano standard ambientali, diritti dei lavoratori; non abbiamo sospeso la Turchia dall'unione doganale con l'Unione europea, voglio dire, sarebbe quanto meno ipocrita sollevare questi aspetti, in questa fase.

Quindi voltiamo pagina, pensiamo a imprese e lavoratori europei e cerchiamo di comprendere la lezione che è giunta dalla Brexit.

 
Ultimo aggiornamento: 18 febbraio 2021Note legali - Informativa sulla privacy