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Giovedì 20 maggio 2021 - Bruxelles Edizione rivista

Grave impatto della recente gelata di primavera sui coltivatori di frutta e vite da vino (discussione)
MPphoto
 

  Lucia Vuolo (ID). – Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, in Europa la parola innovazione è certamente quella che mette d'accordo tutti. Innovazione nel campo sanitario, nei trasporti e anche nell'agricoltura. Purtroppo, però, l'innovazione non riesce a evitare i danni alle colture, con i conseguenti costi che non sono pienamente supportabili dagli Stati membri o dall'Unione europea.

Lo dico a tutti, investite anno per anno e condividete i progressi innovativi per la coltivazione. Tutto questo aiuterà gli agricoltori e soprattutto eviterà che una gelata di due giorni metta in ginocchio intere filiere agricole.

Tuttavia, la bontà dei prodotti d'Europa viene minata, oltre oltre che dai cambiamenti climatici, anche dall'Europa stessa, che suggerisce di aggiungere acqua al vino o immettendo in commercio prodotti che nulla hanno a che vedere con il gusto e la salute, insomma con la dieta mediterranea.

Le gelate di aprile 2021 hanno causato milioni di euro di danni all'agricoltura: in Italia, anche a seguito di un lungo periodo di siccità, le produzioni di frutteti dalle albicocche alle pesche, dalle fragole ai kiwi, fino agli ortaggi hanno subito seri danni. Basti pensare che in Abruzzo le temperature hanno raggiunto in meno di 24 ore i 22° C sottozero. Una catastrofe!

Al Sud danni soprattutto in Puglia, nelle zone della Capitanata e della Murgia. Richieste di aiuto arrivano da ovunque, serve velocità nei supporti. Serie conseguenza anche alle produzioni di vini come lambrusco, sangiovese, chardonnay e moscato.

Dunque innovazione sì, ma condivisa e immediata. Ciascuno, da Bruxelles alle regioni, faccia la propria parte.

 
Ultimo aggiornamento: 23 settembre 2021Note legali - Informativa sulla privacy