Futuro delle relazioni UE-Svizzera (seguito della discussione)
Alessandro Panza, a nome del gruppo ID. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi mancava di avere la colpa anche del fallimento dei negoziati tra l'Unione europea e la Svizzera, perché è sempre colpa dei populisti laddove lo si voglia vedere.
Faccio presente ai colleghi che per litigare bisogna sempre essere in due, quindi evidentemente non ho ancora sentito, né dal Commissario né da chi mi ha preceduto, una parola di biasimo nei confronti della Commissione europea perché, magari, anche la Commissione europea può aver sbagliato qualcosa, chi lo sa, magari questo dogma mettiamolo in discussione.
Faccio fatica a capire perché con la Turchia e la Cina arriviamo sempre a un accordo e con la Svizzera, che è uno Stato pienamente democratico, si arriva a far saltare il banco.
Serve cambiare evidentemente passo, perché è effettivamente necessario tornare a ricucire i rapporti con la Turchia, però magari cambiando il team negoziale e cambiando il focus degli obiettivi dell'Unione europea, e trovare finalmente un accordo con la Svizzera che, ricordo, per la sola Italia, ha una bilancia commerciale in positivo: esportiamo in Svizzera 14 miliardi di euro all'anno e ne importiamo per 18, quindi è vero che abbiamo rapporti con la Svizzera, ma ci guadagniamo anche con la Svizzera.
Quindi serve assolutamente tornare ad avere un colloquio aperto, chiaro ed efficace con gli amici elvetici.