Relazioni 2019 e 2020 sulla Bosnia-Erzegovina (discussione)
Fabio Massimo Castaldo (NI). – Signora Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, a più di 25 anni di distanza dagli accordi di Dayton la realtà è davanti agli occhi di tutti: pur rigettando le considerazioni inopportune e potenzialmente molto pericolose contenute nell'ormai celebre non-paper circolato recentemente, non possiamo nasconderci dietro un dito accettando questo precario status quo.
Senza soluzioni condivise da autorità politiche e società civile per elaborare una nuova costituzione, che sostituisca quel framework obsoleto dopo 25 anni e quindi totalmente anacronistico, sarà impossibile uscire dallo stallo nel quale versa la Bosnia-Erzegovina.
L'UE è pronta ad accompagnare la realizzazione delle quattordici priorità identificate dalla Commissione ma non dobbiamo avere la presunzione di imporle, perché il dialogo e le soluzioni si costruiscono anche e soprattutto facilitandole.
Accolgo con grande favore la proposta dell'executive board finalmente di accogliere i Balcani occidentali nella Conferenza sul futuro dell'Europa, per rinnovare quello slancio e quella promessa di prospettiva europea che spesso i nostri partner non hanno visto così decisa e così determinata come avrebbero dovuto.
La Bosnia deve fare parte della grande famiglia europea: diamo continuità e concretezza a questo nostro impegno.