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Odabrani dokument : A9-0114/2021

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A9-0114/2021

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PV 17/02/2022 - 5
PV 17/02/2022 - 7
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P9_TA(2022)0046

Doslovno izvješće
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Četvrtak, 17. veljače 2022. - Strasbourg

5. Zaštita radnika od rizika zbog izloženosti karcinogenim, mutagenim i reproduktivno toksičnim tvarima na radu (rasprava)
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  Πρόεδρος. – Το επόμενο σημείο στην ημερήσια διάταξη είναι η συζήτηση επί της εκθέσεως της Stefania Zambelli, εξ ονόματος της Επιτροπής Απασχόλησης και Κοινωνικών Υποθέσεων, επί της προτάσεως οδηγίας του Ευρωπαϊκού Κοινοβουλίου και του Συμβουλίου που αφορά την τροποποίηση της οδηγίας 2004/37/EΚ σχετικά με την προστασία των εργαζομένων από τους κινδύνους που συνδέονται με την έκθεση σε καρκινογόνους ή μεταλλαξιογόνους παράγοντες κατά την εργασία (COM(2020)0571 – C9-0301/2020 – 2020/0262(COD)) (A9-0114/2021).

 
  
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  Stefania Zambelli, relatrice. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, finalmente dopo più di un anno di lavoro sono onorata di essere qui oggi per la presentazione della quarta revisione della direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori da sostanze cancerogene e da sostanze mutagene. È stato un lavoro lungo e alle volte complicato, ma ho agito con dedizione e impegno nell'apportare le modifiche alla direttiva di cui sono relatrice. L'ho fatto nella consapevolezza che l'Europa può concretamente agire per migliorare le condizioni di lavoro e di salute dei lavoratori.

La mia storia personale mi rende particolarmente sensibile alla questione: ho lavorato nell'ambito sanitario e negli ultimi anni ho dovuto affrontare la battaglia contro tre tumori e solo recentemente ho terminato i trattamenti. Queste esperienze hanno avuto un'influenza importante sul mio impegno politico sin dal primo giorno in questo Parlamento. Ho lavorato con dedizione e con la consapevolezza che il cancro si può sconfiggere e il mio impegno nella commissione speciale contro il cancro ne è un esempio. Ho discusso con tutti, con le parti sociali, con le aziende e con i sindacati. Ritengo indispensabile che questa relazione dia risposte concrete ai lavoratori e ai cittadini europei, che da troppo tempo attendono risposte in materia di sicurezza sul posto di lavoro.

Il cancro rappresenta la prima causa di morte correlata al lavoro nell'Unione europea. Infatti, il 52 % dei decessi legati al lavoro è dovuto a tumori professionali. La Commissione europea ha fatto della lotta contro il cancro una delle priorità del quinquennio 2019-2024. Secondo la Commissione, infatti, il 40 % dei casi di cancro in Europa si possono prevenire. Una maggiore protezione dei lavoratori, insieme a una diminuzione o eliminazione dei rischi, va nella direzione di ridurre l'esposizione dei lavoratori a sostanze pericolose.

Questa modifica rappresenta la quarta proposta legislativa della direttiva e si propone di stabilire nuovi valori limiti di esposizione professionale per tre sostanze: l'acrilonitrile, i composti del nichel e il benzene.

La nuova modifica della direttiva, come proposta dalla Commissione, vuole garantire un nuovo livello di protezione professionale a oltre un milione di lavoratori in tutta Europa. I settori coinvolti sono il settore petrolifero, il settore tessile, il settore manifatturiero, il settore edile e il settore chimico. Nel corso della discussione sono emerse nuove proposte, che sono state tutte prese in considerazione.

È con grande soddisfazione che la direttiva conosciuta come CMD sarà d'ora in avanti chiamata CMRD. Infatti, alle sostanze già previste, abbiamo aggiunto le sostanze reprotossiche, ossia sostanze dannose per la riproduzione. Non solo queste sostanze entrano a far parte dello scopo della direttiva, ma abbiamo stilato anche una lista di 11 sostanze che hanno effetti dannosi per la fertilità. Si tratta di una grande vittoria per la tutela della salute dei lavoratori, soprattutto per quelli che lavorano nel comparto della salute. Si stima infatti che almeno 2 milioni di persone in Europa siano esposte a queste sostanze.

Altro grande obiettivo raggiunto riguarda i medicinali pericolosi. Infatti, ci sono diversi medicinali, alcuni fondamentali per la lotta contro il cancro, che possono avere effetti gravi per chi li maneggia e per chi li prepara. Per la prima volta siamo riusciti ad aprire la discussione su questo argomento.

Questo è un enorme passo in avanti per tutto il comparto ospedaliero. Ogni anno, infatti, 12 milioni di operatori sanitari in Europa sono potenzialmente esposti a farmaci pericolosi. Penso ai medici, agli infermieri, ai tecnici di laboratorio, a tutti coloro che lavorano negli ospedali. A loro va il mio ringraziamento, perché in questi anni difficili sono stati in prima linea contro la pandemia. La Commissione dovrà dare una definizione di questi farmaci, preparare una lista e dare delle linee guida.

Abbiamo inoltre richiesto alla Commissione di preparare un piano d'azione per includere nella direttiva altre 25 sostanze e di affrontare il tema della silice cristallina, sostanza che può avere gravi effetti a lungo termine.

Nonostante le difficoltà nel portare avanti questa relazione, oggi siamo qui con un risultato eccellente, atteso da tutti gli attori coinvolti nel processo decisionale: lavoratori, aziende e governi. Abbiamo tutti agito con un solo obiettivo comune, la salute dei lavoratori, e credo che abbiamo fatto un enorme passo in avanti nel garantire maggiore protezione e sicurezza.

 
  
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  Nicolas Schmit, Member of the Commission. – Mr President, honourable Members, fighting against cancer is one of the key priorities of the Commission and, I know very strongly, of your Parliament. It has to be a priority because today 52% of annual occupational deaths in the EU can be attributed to work—related cancers. These figures show the importance of the file we are discussing today. Improving workers’ health and safety in the context of rapidly changing economic, technological and work patterns.

This fourth update of the carcinogens and mutagens directive revises the limit values for three key carcinogens widely used in the EU, and we estimate that it will improve the protection of more than one million workers in the EU. And I’m very pleased to see that both the European Parliament and the Council supported these limit values throughout the discussions.

But we also went much further in this update, and I thank the Parliament and particularly the rapporteur, and I wish you all well, having listened to your personal experience, as well as the former president of the Committee on Employment and Social Affairs for the very ambitious approach of the Parliament.

Firstly, the co—legislators agreed to include the reprotoxic substances in the scope of the directive. We will now be working further on putting in motion this amendment. Another substantial point of discussion was the protection of workers, including nurses, from the exposure to hazardous medicinal products. We all agree that as soon as these medicinal products have carcinogenic, mutagenic and reprotoxic properties, they fall within the scope of the carcinogens and mutagens directive.

However – and I must say, I appreciate that very much – your negotiators in the trilogue strongly defended the need to ensure a higher degree of clarity on this specific aspect, and for that reason, both the co—legislators and the Commission agreed on making statements to clarify this. The provisional agreement includes reinforced training measures and, among other elements, the publication of guidelines, and I am strongly committed to publish these guidelines by the end of this year.

We have to better protect those who every day take care of those patients who need these treatments. But we know now better than ever, the crucial role of health workers – and it has been mentioned by the rapporteur – who every day take risks to bring health to those who suffer from cancer, and it is not acceptable that they have to take these risks. So, these guidelines will be clear and they have not just to be there, they have to be implemented and their implementation also has to be controlled.

The third substantial point in this discussion, was the introduction of a new methodology for setting limit values at the EU level, a so—called risk—based methodology. On this issue, we all realised that we will still need time to assess the relevance of such an approach, and we will continue our work on this topic. This provisional agreement also provides that the Commission reviews the limit value for respirable crystalline silica and adopts an action plan this year for proposing, where appropriate, new or updates of limit values for an additional 25 substances.

And as I mentioned already, this is already the fourth revision of the carcinogens and mutagens directive, and since 2016, the Commission has submitted proposals to address 30 chemicals. In addition, as announced in the new EU strategic framework on health and safety at work, we have already planned the fifth revision addressing five additional chemicals and therefore such an action plan is fully in line with the Commission’s desire to constantly improve the protection of workers against occupational cancer.

Mr President, honourable Members, before concluding, I would like to highlight the key and constructive role again played by both the European Parliament and the Council because this proposal was adopted and approved at the Council level by unanimity, which shows that everybody now is aware of the importance of what we are doing here.

The provisional agreement we have before us today is ambitious and it is another significant step forward in improving the health of EU workers. And it shows also that Europe cares about the health of its citizens and workers. And, therefore, I am confident that you, Members of the European Parliament, will largely support this text so that it will turn into practical measures on the ground very quickly.

 
  
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  Gilles Lebreton, rapporteur pour avis de la commission des affaires juridiques. – Monsieur le Président, Monsieur le Commissaire, chers collègues, les cancers, qu’ils soient ou non d’origine professionnelle, sont la deuxième cause de mortalité dans les pays de l’Union européenne, après les maladies cardio-vasculaires. Ils sont responsables d’environ un quart du nombre total de décès. Ils mettent aussi durement à l’épreuve les systèmes nationaux de santé et d’aide sociale, les budgets publics, la productivité et la croissance économique. Pour cet ensemble de raisons, il faut donc renforcer la lutte contre le cancer. Un consensus politique existe pour soutenir cet objectif.

C’est dans ce contexte que nous entreprenons aujourd’hui d’améliorer la protection des travailleurs contre les risques liés à leur exposition à des agents cancérigènes ou mutagènes au travail. Les cancers sont en effet à l’origine de 52 % des décès d’origine professionnelle enregistrés chaque année, et c’est beaucoup trop.

Pour réaliser cette amélioration, il est nécessaire de modifier la directive 2004/37/CE, qui constitue le texte de base pour protéger les travailleurs contre le cancer. La commission des affaires juridiques a voté quinze amendements pour apporter sa pierre à l’édifice. Parmi les principaux, l’un recommande, dans un but de transparence, de n’établir les prescriptions médicales qu’après consultation des acteurs économiques et sociaux concernés. Un autre suggère de profiter des plans de relance nationaux et européens pour financer les programmes de recherche sur les risques pour la santé des travailleurs. Un troisième attire l’attention sur le cas particulier des travailleurs exposés à un cocktail de substances dangereuses, qui nécessiterait de revoir à la baisse les valeurs limites pour tenir compte des effets combinés de ces produits. Dans la même optique, un quatrième souligne le caractère cancérigène du cobalt, qui devrait donner lieu à des valeurs limites spécifiques. D’autres amendements précisent des délais, notamment un délai d’au moins tous les cinq ans pour réexaminer les valeurs limites.

Je termine par deux considérations plus générales. La commission des affaires juridiques attire particulièrement votre attention sur le fait que les PME et les microentreprises disposent de ressources financières, techniques et humaines limitées. Il faut donc veiller à ce que l’application de la directive ne leur fasse pas subir de conséquences disproportionnées. La commission tient enfin à rappeler que la directive n’empêche pas les États qui le souhaitent de prévoir des dispositions encore plus protectrices.

En conclusion, la lutte contre le cancer est une grande cause européenne, à laquelle la commission des affaires juridiques est heureuse d’apporter sa contribution.

 
  
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  Cindy Franssen, namens de PPE-Fractie. – Voorzitter, het is een historische week voor de strijd tegen kanker in Europa: we hebben gisteren het Europees kankerbestrijdingsplan goedgekeurd en stemmen vandaag over de vierde herziening van de richtlijn betreffende de bescherming van de werknemers tegen de risico’s van blootstelling aan carcinogene of mutagene agentia op het werk.

Bijna anderhalf jaar na het voorstel van de Europese Commissie voor een richtlijn kan het Europees Parlement een fantastisch resultaat voorleggen. Deze herziening is een ware mijlpaal in de strijd tegen kanker als gevolg van beroepsmatige blootstelling aan gevaarlijke stoffen. De richtlijn omvatte reeds grenswaarden voor beroepsmatige blootstelling aan dertig kankerverwekkende en mutagene stoffen en wordt nu uitgebreid met stoffen die schadelijk zijn voor de voortplanting en gevaarlijke geneesmiddelen. Hiervoor heeft het Europees Parlement zich sinds de eerste herziening van de richtlijn hardgemaakt.

Ons werk is hiermee echter niet af. Er sterven in de Europese Unie nog altijd tachtigduizend werknemers per jaar aan kanker als gevolg van beroepsmatige blootstelling aan de bovengenoemde stoffen. Daaraan moet in 2022 een eind worden gemaakt. De vierde herziening van de richtlijn moet daarom zo snel mogelijk door de Commissie worden opgevolgd met een actieplan voor het aanpakken van de volgende vijfentwintig stoffen op de lijst van gevaarlijke kankerverwekkende, mutagene en reprotoxische stoffen. Om dit te bewerkstelligen, moeten zowel de aanbevelingen van het verslag van de Bijzondere Commissie kankerbestrijding, waarover we gisteren hebben gestemd, als die van het in oktober 2021 in stemming gebrachte verslag over de bescherming van werknemers tegen asbest in wetgeving worden omgezet. Enkel zo kunnen we ervoor zorgen dat werknemers niet meer aan kanker sterven omdat zij simpelweg hun werk doen. Ik reken dan ook op massale steun voor dit verslag.

 
  
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  Heléne Fritzon, för S&D-gruppen. – Herr talman! Kommissionär Schmit! För mig som socialdemokrat är det självklart: ingen ska behöva dö av sitt arbete. I Europa dör tio personer varje timme av cancer som orsakats av farliga ämnen och mediciner på jobbet. Det är hundratusen personer per år.

Det handlar om sjuksköterskor, som vårdar cancerpatienter och som riskerar att insjukna i cancer på grund av sitt jobb. Det handlar om brandmän, som riskerar att utsättas för bensen, som kan orsaka leukemi. Det handlar om någons förälder, syskon eller barn, som går till jobbet varje dag och som arbetar för att få mat på bordet och betala hyran. Det här är helt oacceptabelt.

Cancer är i dag den vanligaste dödsorsaken kopplad till arbete. Därför måste vi göra mycket mer för att skydda utsatta löntagare. Allt annat är oansvarigt. Därför är jag både glad och stolt över den överenskommelse vi ska anta här senare i dag. Den nya lagstiftningen säkerställer att reproduktionsstörande ämnen kommer att falla under samma arbetsplatsförebyggande regler som cancerframkallande och mutagena ämnen. Vi stärker skyddet för vårdpersonal och sjuksköterskor när det gäller exponering för farliga läkemedel. Det är en stor framgång.

Jag ser också fram emot kommissionens kommande handlingsplan om att inkludera ytterligare 25 ämnen i lagstiftningen. Med skärpta regler kan vi rädda tusentals liv varje år. Det här är viktigt för löntagares hälsa och säkerhet.

För mig är det självklart, EU ska inte konkurrera med dåliga villkor. Vi ska ligga i framkant med en trygg och säker arbetsmiljö. Jag vill säga att vårt mål är noll och jag vill tacka för ett gott samarbete med föredragande och övriga skuggor.

 
  
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  Véronique Trillet-Lenoir, au nom du groupe Renew. – Monsieur le Président, Monsieur le Commissaire – cher Nicolas Schmit –, hier, ce Parlement a largement adopté un rapport sur le plan cancer européen. De la prévention à la réinsertion, l’Union européenne va se doter d’un large plan de santé publique. Aujourd’hui, nous apportons la première pierre législative en nous attaquant aux inégalités de santé, car les risques ne sont pas les mêmes selon l’emploi et selon l’État et ne seront pas les mêmes si l’Union européenne n’harmonise pas vers le haut ses règles de prévention.

En démontrant qu’une action contre le cancer est un modèle pour d’autres pathologies et après trois révisions infructueuses, nous sommes parvenus à étendre le champ de cette directive aux substances toxiques pour la reproduction. C’est une grande avancée pour la santé reproductive, en particulier des femmes. C’est une étape importante dans la mise en place du pacte Simone Veil.

Enfin, nous affirmons que le plan cancer européen ne se fera pas seulement avec les soignants, mais pour eux. J’ai une pensée particulière pour les millions d’infirmiers et d’infirmières qui prennent soin de nos parents et de nos enfants contre le cancer. Je les connais bien. Cet engagement sans faille ne doit pas et ne peut pas se faire au détriment de leur santé. Or, certains médicaments sont eux-mêmes cancérigènes ou reprotoxiques.

Le texte que nous voterons aujourd’hui apportera des réponses très concrètes sur le terrain. Je voudrais chaleureusement remercier tous les collègues, tout particulièrement la belle négociatrice Lucia Nicholsonová. Si ce texte est un progrès, il fixe surtout le cap pour demain en portant l’ambition d’un plan d’action très vaste contre le cancer au travail. Monsieur le Commissaire, nous comptons sur vous.

 
  
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  Katrin Langensiepen, on behalf of the Verts/ALE Group. – Mr President, dear colleagues, in front of you stands a proud Member of the Parliament. Thanks to the persistency of this Parliament, we achieved a big step forward in the protection of workers from occupational exposure to carcinogens, mutagens and reprotoxins. The biggest step forward entails the intention of the aforementioned directive with reprotoxic substances that adversely affect the ability of men and women to reproduce, and pose a threat to fertility.

Protection against exposure to these substances is now legally covered. This is important for almost two million workers across the EU prevailing in sectors varying from agriculture and care, to petrochemicals and maintenance services. This update also provides more and better training for care workers on the potential hazardous impact of exposure to hazardous medicinal products. This is highly important for the millions of carers handling these products, such as oncology nurses. They put their own health in danger for saving the lives of others, whereas there are ways to protect them.

But the work is not done yet. As Greens, we are looking forward to keep on seeking better protection. We look forward to future updates – 25 additional substances are still to be included and we need to establish a risk-based methodology to set exposure limits. We cannot allow that even one single worker gets sick or even dies due to a lack of protection. We need to care for those who care for us.

 
  
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  Joanna Kopcińska, w imieniu grupy ECR. – Panie Przewodniczący! Panie Komisarzu! Drodzy Koledzy! Statystyki dotyczące nowotworów pochodzenia zawodowego wciąż są zatrważające, a za każdą z tych statystyk stoją ludzie, którzy tracą życie i zdrowie. Ponad połowa zgonów związanych z pracą jest właśnie pokłosiem nowotworów, a wielu zachorowań na raka również związanych z pracą można uniknąć. Naszym obowiązkiem jest więc dokładanie wszelkich starań, aby istniały odpowiednie narzędzia do walki z rakiem pochodzenia zawodowego, aby ta walka była coraz skuteczniejsza.

Tekst końcowy, który przedstawia należycie wypracowane porozumienie, jest właśnie takim narzędziem i kolejnym istotnym krokiem naprzód w walce z rakiem. Zaktualizowanie dopuszczalnych wartości narażenia zawodowego czy uwzględnienie niebezpiecznych produktów leczniczych to kluczowe elementy tekstu, które nadadzą ton walce z rakiem na kolejne lata. Wspomniane niebezpieczne produkty lecznicze są szczególnym zagrożeniem dla pracowników służby zdrowia, którzy w okresie pandemii znaleźli się pod bezprecedensowym obciążeniem. Ich ochrona musi być jednym z priorytetów odbudowy i wyciągania wniosków z pandemii.

Trzeba jednocześnie pamiętać, że europejskie przedsiębiorstwa i przemysł będą potrzebować środków oraz czasu, aby nowe ambitne postulaty wdrożyć w sposób efektywny, właściwy i zrównoważony. Dlatego pragnę jeszcze raz podkreślić kluczową rolę okresów przejściowych w dostosowaniu się do nowych reguł. Bardzo dziękuję pani sprawozdawczyni i wszystkim kontrsprawozdawcom za bardzo dobrą pracę.

 
  
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  Nikolaj Villumsen, for The Left-Gruppen. – Hr. Formand! Kommissærer! Kollegaer! Ingen bør få kræft af at gå på arbejde, men desværre sker det alt for ofte. Hvert år mister omkring 100 000 mennesker livet på grund af arbejdsrelateret kræft i EU. Andre mister muligheden for at få børn, fordi de udsættes for farlige kemikalier på deres arbejdsplads. Sådan bør det ikke være. Derfor har vi fra venstrefløjen og den europæiske fagbevægelse længe presset på for handling, og nu sker der noget. Jeg er både glad og stolt over det resultat, vi har fået forhandlet hjem. Det vil føre til bedre beskyttelse for rengøringsassistenter, industriarbejdere og sygeplejesker. Samlet vurderes det, at mere end én million lønmodtagere i EU vil blive bedre beskyttet, hvis forslaget bliver vedtaget i dag. For arbejdere i industrien betyder det bedre beskyttelse mod kræftfremkaldende stoffer. For sundhedspersonale vil det betyde bedre beskyttelse mod skadelige medicinske produkter. For mange kvindelige lønmodtagere vil det betyde bedre beskyttelse mod kemikalier, der skader forplantningsevnen og muligheden for at få børn. Jeg vil gerne takke for samarbejdet med de andre forhandlere. Det har været hårde forhandlinger, men det er lykkedes at få en stor og vigtig sejr. En sejr for hundredtusinder af lønmodtagere i EU. Så kære kollegaer, tak for samarbejdet. Lad os stemme for forslaget.

 
  
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  Daniela Rondinelli (NI). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, in Italia registriamo 1 200 morti sul lavoro all'anno, in media tre persone al giorno, una vera mattanza quotidiana. Queste perdite si sommano a 8 000 morti all'anno per esposizioni a sostanze cancerogene sul posto di lavoro, che avvengono nel silenzio e nell'indifferenza più assoluta da parte di istituzioni, media e società.

Almeno il 5 % di questi tumori maligni è dovuto all'esposizione sul posto di lavoro a sostanze cancerogene; solo il 20 % di questi tumori viene individuato e riconosciuto come tale, con l'effetto di distruggere non soltanto la vita di chi ne è affetto, ma anche delle loro famiglie, spesso completamente abbandonate a loro stesse.

L'accordo che ci apprestiamo a votare rafforza i livelli di protezione dalle sostanze cancerogene, al fine di proteggere i lavoratori e prevenire la formazione dei tumori. E, finalmente, dico che lo facciamo con un approccio diverso, perché dalla pandemia abbiamo imparato che la salute non può essere considerata un costo, ma un investimento fondamentale per il benessere individuale e il bene comune.

Allora mai come in questa circostanza la giustizia sociale si fonde con il diritto inalienabile alla salute e alla dignità, premessa indispensabile per una ripresa davvero equa e sostenibile, che non lasci indietro nessuno.

 
  
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  Eugen Tomac (PPE). – Domnule președinte, domnule comisar, anual doar în Uniunea Europeană, 2,5 milioane de oameni sunt diagnosticați cu cancer. Alți 1,3 milioane de cetățeni pierd bătălia cu această boală cruntă și sunt luați dintre noi. Aceștia sunt fie copii, oameni în vârstă sau ființe foarte dragi care lasă în urmă adevărate drame.

Datele colectate de către Comisia Europeană arată că mai bine de jumătate din decesele legate de locul de muncă au drept cauză cancerul profesional. Or așa ceva nu trebuie să mai permitem în Uniunea Europeană!

Mă bucur enorm că în cinci ani de zile discutăm deja de a patra propunere de modificare a Directivei privind protecția lucrătorilor împotriva riscurilor legate de expunerea la agenți cancerigeni sau mutageni la locul de muncă. Cetățenii noștri trebuie să știe că Uniunea Europeană lucrează continuu pentru bunăstarea și sănătatea lor. Sănătatea trebuie să rămână o prioritate pentru noi.

Propunerea pe care o dezbatem astăzi vizează reducerea expunerii profesionale la trei substanțe cancerigene și reprezintă un nou pas către o Europă mai sănătoasă și insist pe acest aspect pentru că este important să le explicăm cetățenilor că există lucruri care nu au preț și pentru care trebuie să luptăm continuu. Suntem deja în al treilea an al pandemiei de COVID-19, pandemie care ne-a demonstrat că întotdeauna sănătatea trebuie să fie pe primul loc.

De asemenea, trebuie să ne asigurăm că ne respectăm angajamentul de a crea o Uniune Europeană a sănătății și că lucrătorii, care poate nu au privilegiul de a lucra în confortul unui birou, sunt protejați împotriva oricăror factori dăunători sănătății. Este vorba aici de lucrători esențiali care au fost greu încercați în această criză sanitară, cum ar fi lucrătorii din serviciile de sănătate, cei din construcții, cei din rafinării sau din producția de materiale chimice. În acest sens, vreau să insist că este absolut vital să găsim cele mai bune soluții pentru a-i proteja pe toți lucrătorii expuși.

 
  
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  Marianne Vind (S&D). – Hr. Formand! Kære kommissærer! Kære ordførere! Kære kollegaer! Hvert år får 120 000 europæere kræft af at passe deres arbejde. Det er blikkenslageren, der indånder asbest og får kræft i lungerne. Det er tømrerne, der udsættes for UV-stråling og får hudkræft og veterinærsygeplejersker, der tager røntgenbilleder af vores kæledyr og får kræft i skjoldbruskkirtlen, og mange andre faggrupper, som arbejder med stoffer eller i omgivelser, som øger deres risiko for kræft, og 80 000 af dem mister livet. Det er mødre, fædre, søskende, der dør, fordi de passer deres arbejde. Hvert eneste tilfælde er tragisk, men det samlede billede er decideret en skandale. Det er tid til, at vi skruer op for ambitionerne. Det er tid til, at vi bruger nogle af de redskaber, som vi ved virker. Det er tid til, at vi knækker cancer også på arbejdspladserne. Vores beslutninger i dag er et vigtigt skridt i den rigtige retning. Ingen skal få kræft af at gå på arbejde, og i mine øjne er én kræftpatient én for mange.

 
  
 

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