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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
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Martedì 8 marzo 2022 - Strasburgo Edizione rivista

Integrazione della dimensione di genere al Parlamento europeo - relazione annuale 2020 (discussione)
MPphoto
 

  Isabella Adinolfi (PPE). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, molte delle iniziative che ogni giorno realizziamo cercano di mettere in moto un processo virtuoso che miri non solo ad aumentare la mera presenza delle donne in posizioni di rilievo, ma miri indirettamente a creare le condizioni formative, di supporto e lavorative, essenziali nella società moderna, per incentivare la presenza di donne in ogni livello della piramide.

Quello che però si deve assolutamente evitare è cadere in testi politicamente corretti, talvolta del tutto sterili e inutili. Concentrare così tanta attenzione ed energia su linguaggio neutro, su questioni minori, come il numero dei deputati uomini nella commissione AGRI piuttosto che Pesca, o sui cestini per le coppette mestruali nei bagni, lo trovo sinceramente distante dalla realtà che ci circonda.

Potreste dirmi che le istituzioni devono dare il buon esempio. È vero. Però dobbiamo anche evitare di dimenticarci come è il mondo là fuori, non dobbiamo cadere nella sindrome di Maria Antonietta a Versailles. Perché lì fuori ci sono problemi concretissimi. Fuori da questa bolla europea ci sono donne che a parità di mansioni lavorative guadagnano il 30 % in meno rispetto agli uomini. È come se una deputata donna guadagnasse il 30 % in meno rispetto a un collega uomo.

La strada verso la parità di genere purtroppo è ancora lunga il nostro compito come legislatori è quello di continuare a lavorare gestendo l'"ordinario" e lo "straordinario", ma senza perdere mai di vista le reali necessità delle cittadine europee.

 
Ultimo aggiornamento: 10 ottobre 2022Note legali - Informativa sulla privacy