La morte di Mahsa Amini e la repressione dei manifestanti per i diritti delle donne in Iran (discussione)
Anna Bonfrisco (ID). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Alto rappresentante, in molti avremmo voluto il coraggio delle sue parole di oggi anche da parte dell'Unione europea nel boicottare la cerimonia di insediamento di Raisi nell'agosto del 2021, perché è sulle azioni che veniamo e verremo giudicati.
Vorrei che lei fosse quindi più chiaro sul perimetro di queste sanzioni, perché siano le più vere e dure possibili, e che sia chiaro anche nel riconoscere tutti i massacri perpetrati dal regime iraniano dal 1988 ad oggi. Più chiaro nel definire un crimine contro l'umanità ogni incarcerazione illegittima e arbitraria, ogni tortura, violenza o pena di morte e discriminazione a cui sono sottoposte donne e ragazze in Iran e tutte le minoranze. Più chiaro nel promuovere indagini internazionali nei confronti del regime di Raisi, il macellaio di Teheran, per ridare giustizia al popolo iraniano. Più chiaro contro un regime che non fornisce alcun contributo all'umanità, solo morte e terrore. Più chiaro nei confronti di quel velo che porta sangue e morte. E quelle ciocche di capelli, i capelli delle donne iraniane, i nostri capelli, nei quali soffia la libertà delle donne, la libertà del mondo e del suo futuro.