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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
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Mercoledì 15 marzo 2023 - Strasburgo Edizione rivista

Conclusioni della riunione speciale del Consiglio europeo del 9 febbraio e preparazione della riunione del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo 2023 (discussione)
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  Marco Zanni, a nome del gruppo ID. – Signora Presidente, Presidente von der Leyen, Presidente Michel, onorevoli colleghi, ho ascoltato con interesse le parole della Presidente von der Leyen, che ci ha dato una visione del suo viaggio negli Stati Uniti e ci ha dato un'anticipazione di quanto i provvedimenti che tanto attendiamo dalla Commissione avranno al loro interno.

Mi permetto, però, di essere un po' scettico, perché in quello che lei ci ha delineato ci sono elementi sicuramente di interesse. Ma sono promesse che sentiamo da tanto tempo e aspettiamo fatti concreti. E poi, a mio avviso, sul tema di quello che a livello industriale e produttivo l'Europa vuole essere nei prossimi anni, c'è un errore di base nella strategia che le istituzioni europee stanno portando avanti e l'ho ripetuto più volte.

A mio avviso, è un grande errore ricopiare gli Stati Uniti o pensare che oggi l'Unione europea possa fare o inseguire gli Stati Uniti in un campo di battaglia per il quale non abbiamo armi adeguate. E davvero, la strategia giusta non è replicare ciò che fanno gli Stati Uniti, ma capire, cercare di comprendere le ragioni per cui sulla transizione industriale gli Stati Uniti possono essere dirigisti e protezionisti e l'Unione europea, oggi, non può esserlo perché ci mancano tanti strumenti. Alcuni ne ha delineati.

Io ne indico tre, che secondo me sono fondamentali e su cui si dovrebbe basare l'impostazione della transizione industriale. Uno – lo ha accennato lei, Presidente, ne parliamo da tanto tempo – è la complessità amministrativa e burocratica. Oggi gli investitori privati non investono in Europa, prima di tutto perché ci sono troppe regole, perché sono troppo complicate e perché non c'è un ambiente legislativo che è adatto a questo tipo di investimenti.

Il secondo punto si collega, anche questo, l'ha toccato nella sua presentazione iniziale, ed è il mercato dei capitali. Gli Stati Uniti hanno un mercato dei capitali molto sviluppato; l'Europa è molto indietro su questo punto. Ne parliamo da tanti anni, ma i progressi sono veramente insignificanti e c'è un ammontare di liquidità abbondante in questi mercati che aspetta un segnale per poter investire anche nelle nuove tecnologie.

E l'ultimo punto riguarda le risorse naturali. Gli Stati Uniti sono un Paese che dispone di grandi risorse naturali, non solo nel suo territorio, ma dispone anche di vicini e alleati che hanno altrettante risorse, Lei menzionava il Canada. La nostra transizione sarà basata su tecnologie e su risorse che dipendono da un grande Paese con cui oggi abbiamo uno scontro in atto, che è la Cina, che non è democrazia, che non è un Paese a cui possiamo legarci mani e piedi.

E c'è un altro tema: quello della neutralità tecnologica. Oggi la Commissione sta abbandonando nel suo progetto questo principio che è sacrosanto: abbandonare il concetto della neutralità tecnologica in questa transizione vuol dire ammazzare innovazione e ricerca.

L'ultimo punto, sul tema immigrazione. Condivido quanto detto dal collega Procaccini. Ho apprezzato le parole del presidente Michel, perché significa che oggi c'è un cambio di rotta, oggi non c'è più la narrativa delle frontiere aperte o della redistribuzione, che non è possibile, ma il focus è sulla riduzione di un'attività che è illegale. Perché, diciamolo forte e chiaro, l'immigrazione clandestina è un'attività illegale. E mi fa specie aver sentito in questi giorni attacchi di alcuni colleghi a un governo che in questi mesi ha salvato più di 30.000 persone nei mari, anche in zone che non erano di sua competenza. Quindi ci vuole un po' più di rispetto, soprattutto da chi qui si riempie la bocca di rispetto dello Stato di diritto, ma poi quando si parla di immigrazione, strizza l'occhio ai trafficanti di vite umane.

 
Ultimo aggiornamento: 21 settembre 2023Note legali - Informativa sulla privacy