Adozioni transfrontaliere da paesi terzi (discussione)
Caterina Chinnici (S&D). – Signora Presidente, signora Commissaria, onorevoli colleghi, in tutti i Paesi che versano in situazioni di crisi, siano esse causate da catastrofi naturali, come di recente il disastroso terremoto in Turchia e Siria, o da guerre, a pagare il prezzo più alto sono sempre i bambini, bambini spesso rimasti soli, che rischiano di finire nelle maglie di organizzazioni criminali senza scrupoli che approfittano di tali situazioni per alimentare il loro ignobile traffico e favorire le adozioni illegali.
In materia di adozioni transfrontalieri da Paesi terzi, l'Unione europea, nel quadro della sua azione esterna, deve pertanto farsi garante affinché ogni decisione che riguardi un minore sia sempre adottata nel rispetto del principio del suo superiore interesse e secondo i criteri stabiliti dalla Convenzione dell'Aja del 1993.
È necessario quindi fornire mezzi per rafforzare i controlli, garantire il processo di identificazione dei minori separati dalle famiglie, facilitare il rintracciamento dei parenti più prossimi ed assicurare, sempre nelle adozioni transfrontaliere, che questi bambini particolarmente vulnerabili siano pienamente tutelati.