Iran, in particolare l'avvelenamento di centinaia di studentesse
Alessandra Moretti, a nome del gruppo S&D. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, un ciuffo di capelli sfugge al velo e una donna in Iran viene uccisa; un balletto e cinque ragazze vengono arrestate; una giornata dietro il banco di scuola e le studentesse vengono avvelenate. Non possiamo più tollerare violenze che mirano a privare le ragazze del diritto al loro futuro.
Sono state migliaia le studentesse vittime di armi chimiche in questi mesi, un crimine terribile e vigliacco. Armi chimiche usate nelle scuole che rappresentano il luogo per eccellenza dell'emancipazione. La premio Nobel, Shirin Ebadi, rivolgendosi a quest'Aula, oggi, è stata chiara: non giratevi dall'altra parte.
Voglio dire alla signora Ebadi, alla famiglia di Mahsa Amini, alle cinque ragazze arrestate, alle studentesse che hanno paura di tornare a scuola e a tutti coloro che protestano per le loro libertà, che noi continueremo a lavorare perché la Guardia rivoluzionaria sia considerata gruppo terrorista, perché siano implementate le sanzioni, perché nessun accordo commerciale o finanziario venga portato avanti con il governo iraniano.
Lavoreremo per i canali umanitari sicuri per le attiviste e continueremo a patrocinare chi ingiustamente è stato incarcerato e rischia la vita. Sosteniamo le donne e un Iran libero. Woman. Life. Freedom.