Clare Daly (The Left). – Madam President, I sincerely hope that the nappies were for MEP Flanagan’s daughter rather than himself – but maybe that’s a different discussion!
I voted in favour of this resolution, which has some really good ideas about how to make a social Europe a reality. Despite the fact that European competencies in this field are limited, we could be doing an awful lot more than we are at the moment. We live in a European Union where 21% of our population are at risk of poverty, where the current generation of young people will be the first to be worse off than their parents. The idea of a permanent pensionable job, a roof over your head are gone.
While the Commission insists on maintaining its 3% budget deficit rule, strengthening European budgetary rules, legitimising the war economy and accepting growing inflation which strikes European households, none of these aspirations are going to be achieved – not to mention the naked greed of European capitalists who also stand in the way of achieving it.
The only way in which our rights will be protected and advanced is by workers organising. I’m seriously glad to see that happening.
Piernicola Pedicini (Verts/ALE). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, io credo che bisogna prendere atto del fatto che nell'Unione europea i diritti sociali e civili non sono salvaguardati in caso di conflitto con le libertà economiche.
In questo momento, in Italia, ci sono ragazzi che protestano a Milano, a Torino, a Roma, a Cagliari, a Firenze, a Pavia. Spesso sono ragazzi del sud, la parte povera del paese, che vivono fuorisede e che protestano contro il caro affitti e contro la discriminazione geografica dei trasporti, fattori che li privano anche del diritto allo studio.
Gli affitti sono inaccessibili e il costo dei voli per tornare a casa è più che raddoppiato; le compagnie aeree hanno distorto la concorrenza e il prezzo di un biglietto da Roma a Palermo può arrivare anche a mille euro, ma nessuno sta facendo proprio niente.
L'Unione europea, da parte sua, ha urgenza di essere più sociale e di intervenire, quindi il forum di Porto deve essere davvero il luogo per vietare i tirocini non retribuiti, per assicurare l'accesso all'alloggio, per lottare contro la discriminazione geografica dei trasporti e per garantire davvero a tutti i nostri ragazzi il diritto allo studio.