Die Präsidentin. – Als nächster Punkt der Tagesordnung folgt die Aussprache über den Bericht von Paolo De Castro im Namen des Ausschusses für Landwirtschaft und ländliche Entwicklung über geografische Angaben für Wein, Spirituosen und landwirtschaftliche Erzeugnisse (COM(2022)0134 - C9-0130/2022 - 2022/0089(COD)) (A9-0173/2023).
Paolo De Castro, Relatore. – Signora Presidente, Commissario, onorevoli colleghi, dopo oltre un anno di lavoro, ci accingiamo a esprimere la posizione del Parlamento sulla proposta di regolamento sulle indicazioni geografiche.
Una proposta, caro Commissario, che rappresenta uno dei pochi, se non l'unico atto legislativo discusso in questa legislatura a supporto di un settore agricolo e agroalimentare più competitivo, integrato e in grado di creare valore aggiunto a beneficio delle nostre aree rurali.
Voglio quindi ringraziare, innanzitutto, tutti i relatori ombra, i relatori dei pareri della commissione JURI e della commissione INTA e tutto il team negoziale del Parlamento per il lavoro svolto in questi mesi, che ha portato all'approvazione unanime del testo in commissione agricoltura.
Un risultato inatteso che dimostra come, quando si condividano obiettivi sostanziali, lasciando da parte istanze più superficiali e di parte, è possibile raggiungere compromessi ambiziosi, nel solo interesse dei nostri agricoltori e dei nostri produttori.
Venendo al testo, il nostro intento non è quello di rivoluzionare, ma di far evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza bisogno di investire alcun fondo pubblico. Alcune modifiche sono quindi necessarie, già a partire dagli obiettivi di questa riforma, che dovranno garantire un reddito adeguato ai produttori di qualità, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo rurale.
Il lavoro del Parlamento si è poi incardinato su quattro pilastri: il rafforzamento del ruolo dei consorzi, la maggiore protezione, la semplificazione e il chiarimento del ruolo dell'EUIPO, la sostenibilità e la trasparenza.
In merito al primo punto, i consorzi, Commissario, rappresentano il motore dello sviluppo delle indicazioni geografiche e devono rimanere in mano solo ai produttori, con maggiori e migliori responsabilità, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti e la promozione del "turismo a indicazione geografica", che riteniamo possa rivelarsi un vero volano per lo sviluppo dei nostri territori.
Passando all'obiettivo della protezione più efficace, chiediamo più coraggio riguardo alla protezione online, che potrà e dovrà, a nostro avviso, diventare ex-officio, e la protezione quando le indicazioni geografiche vengono utilizzate come ingredienti, rendendo obbligatoria l'autorizzazione da parte del consorzio.
Vogliamo poi eliminare tutte quelle falle del sistema che consentono a Stati membri o produttori di sfruttare indebitamente la reputazione delle indicazioni geografiche tramite norme tecniche nazionali o addirittura strumenti unionali, quali le menzioni tradizionali.
Per semplificare davvero il sistema di registrazione, abbiamo definito tempi certi per l'esame delle richieste e delle modifiche dei disciplinari di produzione da parte della Commissione. Allo stesso tempo chiediamo di ridurre ai soli casi strettamente necessari il doppio scrutinio – nazionale prima e della Commissione poi – che ad oggi rallenta significativamente ogni procedura di modifica.
Verranno quindi ridotti i dossier da analizzare a livello europeo, ed è per questo che si rende necessario un maggiore coinvolgimento, in particolare nella fase di scrutinio dei disciplinari, dell'Ufficio europeo della proprietà intellettuale.
EUIPO, invece, potrà dare un importante supporto consultivo su questioni tecniche, amministrative e contribuire alla tutela e alla promozione delle indicazioni geografiche, tramite lo sviluppo di un registro europeo.
Venendo al necessario obiettivo della sostenibilità, la natura stessa delle IG, la loro tradizione secolare, confermano come questi prodotti siano sostenibili di per sé. Ma per poter meglio comunicare ai consumatori l'impegno dei nostri produttori, chiediamo ai consorzi di elaborare un rapporto di sostenibilità che spieghi ciò che svolgono in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale e di rispetto del benessere animale.
Strettamente collegato al tema della sostenibilità è quello della trasparenza. Trasparenza verso il consumatore: per questo, chiediamo di indicare sull'etichetta di qualsiasi prodotto IG, il nome del produttore, e per prodotti IGP chiediamo che venga indicata l'origine della materia prima quando questa non è del paese membro dove è registrata.
Presidente, Commissario, onorevoli colleghi, non abbiamo più tempo da perdere perché i nostri agricoltori possano beneficiare al più presto delle opportunità derivanti da questo regolamento. Per questo, chiedo a tutti un mandato forte in vista dell'avvio dei triloghi che inizieremo già la prossima settimana con la Presidenza svedese.
Janusz Wojciechowski,Member of the Commission. – Madam President, honourable Members, I would like to thank Mr De Castro for his firm commitment in drafting this report, as well as Mr Vázquez Lázara, rapporteur for the Associated Committee on Legal Affairs. Thanks also to all shadow rapporteurs and honourable Members for their contributions and suggestions. It has been a year of intense and fruitful discussion.
I am glad to see you that you have supported the main objective of this review, which is to further strengthen the system of geographical indications, including the introduction of certain novelties that the Commission put forward in its proposal. I can assure you that we will carefully analyse all the amendments against this shared policy objective and will support the forthcoming institutional negotiations accordingly.
However, I would like to highlight three major elements of concern for the Commission. They concern the involvement of EU IPO, as well as changes introduced in relation to the wine sector and GI audits. Firstly, the amendments proposed by Parliament are considerably scaling down the proposed role of EU IPO by limiting it to certain supporting tasks that are of an administrative nature. In comparison to the current situation, this would negatively affect the efficiency of the registration process. I regret this choice. Our objective is to ensure that we can continue to effectively cooperate and join forces with EU IPO, including in areas such as further development of IT, tools and enforcement of our GIs. I would like to assure you that there is no aim to outsource the GI registration to EU IPO. This will stay with the Commission. What we seek is technical assistance of EU IPO during the scrutiny process, not more, not less.
A second major concern for the Commission are the amendments made in relation to the wine sector duplicating provisions in two pieces of legislation – The GI Regulation and the CMO regulation – which would lead to fragmentation and complexity. This would undermine the objective of the proposal to have one set of common rules on procedures and protection for all three sectors: wine, spirit drinks and agricultural products. Such an approach would also have an adverse effect on the international perception of our GI system.
Thirdly, and finally, let me also add a critical note on the reintroduction of the requirement for the Commission to perform audits on the GI system in place in the Member States, in failing to see how one audit in a time span of 20 years will bring any added value to the functioning of the GI control systems in place in the Member States, which is ultimately their responsibility.
Dear honourable Members, I look forward to a positive outcome today that will allow the start of discussions between the three institutions and to have the reviewed GI system as soon as possible.
Danilo Oscar Lancini, relatore per parere della commissione per il commercio internazionale. – Signora Presidente, onorevoli colleghi, finalmente una notizia positiva per l'agricoltura, dopo che l'avete massacrata con norme assurde, come la revisione della direttiva emissioni industriali o la folle etichettatura del vino come nocivo, per non parlare dei tagli della PAC.
Con le regole IG diamo più tutela alle eccellenze dei territori, li mettiamo al riparo dalle ingiuste incursioni di operatori senza scrupolo e dalle contraffazioni. Le indicazioni geografiche in Europa sono sinonimo di qualità. Territori, piccole imprese, filiere che da decenni dedicano attenzione alla sostenibilità e nel contempo alla produzione di eccellenza.
Per questo il sistema IG deve essere adottato nel suo complesso all'interno degli accordi commerciali con i paesi extra-UE. È bene che, grazie ai nostri emendamenti, sia stato disciplinato il ruolo di EUIPO. Se alla Commissione rimangono in capo le competenze amministrative, EUIPO entra in gioco quando si tratta di assistere facoltativamente i produttori negli accordi di libero scambio.
Questo suggerimento, partito da INTA, è stato recepito in AGRI ed oggi contribuirà ad aumentare gli strumenti a disposizione delle nostre filiere produttive.
Álvaro Amaro, em nome do Grupo PPE. – Senhora Presidente, Caras e Caros Colegas, a proposta de regulamento que estamos hoje a discutir decorreu de negociações que apresentavam dificuldades face às especificidades e face aos legítimos interesses em causa, quer dos produtores dos agrupamentos, quer dos comercializadores, quer, naturalmente, dos pontos de vista aqui e ali diferentes dos vários Estados-Membros.
Mas é este relatório que, certamente, amanhã veremos aprovado e que o foi, por unanimidade, na Comissão da Agricultura. Isto diz bem como foi possível, e permitam—me dizer que, naturalmente, com o trabalho de todos, senão não teria havido essa unanimidade, sem falsa modéstia, com o meu contributo, do meu grupo político, do PPE, conseguimos conciliar estes pontos de vista diferentes, por exemplo no caso particular do vinho, que teve tanta discussão.
E, aqui, referindo-me ao trabalho que o meu grupo político fez, que eu próprio fiz enquanto relator-sombra, obviamente que não posso esquecer o trabalho que todos os meus colegas também fizeram e, naturalmente, na pessoa do relator, o nosso colega Paolo de Castro, que também soube perceber e acolher muitos dos pontos de vista que tínhamos.
É um bom exemplo – e espero que a Comissão Europeia esteja particularmente atenta – de como é possível produzir legislação que concilie os vários interesses em presença. A votação unânime que tivemos na Comissão da Agricultura é uma boa lição de como na política é sempre mais importante defender os interesses dos destinatários das políticas públicas do que única e exclusivamente a ideologia.
Em relação ao vinho: obviamente que, havendo pontos de vista diferentes, conseguimos que, de facto, a especificidade de um produto tão importante para a economia agrícola, e tão importante para vários Estados-Membros, permanecesse na Política Agrícola Comum na sua parte substancial. E é, por isso, com muita satisfação que vejo esta posição da Comissão da Agricultura e que espero que nas votações de amanhã a consigamos manter.
Clara Aguilera, en nombre del Grupo S&D. – Señora presidenta, señor comisario, querido Paolo, quiero felicitar a nuestro colega, Paolo De Castro, por el trabajo que ha realizado, así como a los ponentes alternativos. Creo que se ha hecho un gran trabajo.
Es verdad que es un Reglamento muy importante. Aquí se unifica la mayor parte de la normativa relativa a las indicaciones geográficas —no todas, hay una parte del vino que permanece en la OCM única—. Pero yo creo que el acuerdo es bueno, sobre todo, porque estamos reforzando un sistema que no solo pretende reforzar una marca, no es una marca comercial, todos lo sabemos: es cultura, tradición, patrimonio, zonas rurales, nuestros pueblos. Esto es lo que significa este Reglamento; es muy, muy importante. Por tanto, yo me siento orgullosa del trabajo que se ha realizado por parte de todos.
Yo sé que el Comisario ha dicho que no le ha gustado el lugar de la EUIPO. Nosotros consideramos que la EUIPO puede ayudar, pero no tener un papel principal. Ese papel tiene que corresponder a la DG AGRI. Esa es la opinión de este Parlamento y yo creo que debemos felicitarnos todos.
Y, por último, quiero añadir que no solo hemos reforzado el sistema: esta es la base del sistema y la base de las zonas rurales. Por lo tanto, sigamos apoyando estas indicaciones geográficas que claramente son una marca de la calidad europea.
Irène Tolleret, au nom du groupe Renew. – Madame la Présidente, Monsieur le Commissaire, je voudrais tout d’abord féliciter le rapporteur, cher Paolo, te remercier et remercier tous les groupes politiques pour leur travail constructif sur ce dossier qui a reçu un vote à l’unanimité complète en Commission agriculture. Je vous invite donc, chers collègues, à soutenir ce texte dans sa version lors du vote de demain.
Je crois que ce rapport nous permettra d’aborder les trilogues en position de force. Je salue particulièrement le compromis que nous avons trouvé pour préserver la spécificité du vin, qui est un secteur-clé en terme d’indication géographique. Si je comprends ce qu’a dit Monsieur le Commissaire concernant la simplification administrative, nous devons nous demander à qui elle est destinée.
S’agit-il simplification administrative pour la Commission ou pour les organisations de producteurs? Pour moi, c’est clairement pour les producteurs.
Je me suis donc battue pour trouver une solution équilibrée qui tienne également compte de la nécessité de simplifier ces procédures. Et j’espère maintenant que le paquet «vin» contenu dans ce rapport sera bien accueilli par le Conseil. Le vin a toujours joué un rôle d’avant-garde dans l’amélioration du régime des IG et il serait dommage de le condamner à la stagnation.
Je me réjouis également que le Parlement se soit prononcé contre l’externalisation des tâches de gestion des IG, qui doivent rester entre les mains de la DG AGRI de la Commission. Le système de produits de qualité est un élément-clé de la PAC, le transfert des fonctions à l’EUIPO constituait un précédent dangereux. Merci à tous. Bon vote demain.
Claude Gruffat, au nom du groupe Verts/ALE. – Madame la Présidente, Monsieur le Commissaire, chers collègues, moi aussi, je vais commencer par remercier le rapporteur Paolo. Quel succès ce soir! Et si tous les rapporteurs avaient un tel succès dans leurs dossiers pour tout le travail fait et toute la collaboration avec les rapporteurs fictifs autour du dossier, ce fut vraiment un plaisir de travailler sur ce dossier.
Les indications géographiques font partie de notre patrimoine commun européen et ce rapport vise à le protéger au maximum. Plusieurs points que je vais évoquer ici vont dans ce sens. Tout d’abord, la DG AGRI de la Commission préserve son rôle dans l’approbation ou l’opposition de l’octroi d’une IG. Nous avons en effet, et en bloc, refusé que l’EUIPO obtienne cette prérogative. Il était important que l’Europe reste maître du jeu sur la gestion d’un patrimoine aussi précieux que celui des IG.
Nous avons permis à des groupes de producteurs reconnus d’avoir un pouvoir de décision dans leur cahier des charges. Et cela nous paraissait aussi quelque chose d’important pour le vin. Par souci de cohérence, les IG du vin resteront dans l’OCM, on était assez d’accord là-dessus.
Et enfin, dernier point qui me tenait particulièrement à cœur, sur lequel nous n’avons malheureusement pas été assez loin: ce sont les engagements de durabilité qui se font sur la base du volontariat. Ce n’est pas une mauvaise chose, mais on n’est pas allés assez loin sur les sujets qui peuvent être objets de cette durabilité, climat, biodiversité, etc. Mais je fais confiance aux acteurs de la qualité pour faire entrer ces préoccupations rapidement dans leurs préoccupations. Et j’invite aussi à voter ce texte.
Mazaly Aguilar, en nombre del Grupo ECR. – Señora presidenta, señor comisario, yo sigo sin entender por qué la Comisión se empeña en proponer una reforma que añade más burocracia a un sistema de indicaciones geográficas que funciona perfectamente y que es muy importante para el sector agrícola. Y como algunos de mis colegas ya me han escuchado decir, yo siempre digo que, si algo funciona, no se toca.
El posible traspaso de la gestión de estos regímenes de la Unión Europea a la Oficina de Propiedad Intelectual de la Unión Europea, la famosa EUIPO, no es una buena idea. Tiene que ser y debe ser la DG AGRI, que conoce bien los productos y la realidad agrícola, quien debe seguir siendo el interlocutor válido para estas indicaciones geográficas.
A la Comisión se le llena la boca hablando de sostenibilidad, pero me gustaría recordarle que, sin rentabilidad, no puede existir esa sostenibilidad. Y eso no hace falta recordárselo a los productores, la mayoría de los cuales son pequeñas y medianas empresas, que saben muy bien lo que significa esto, porque, de no ser así, deberían cerrar.
El informe de mi colega Paolo De Castro ha recogido fielmente las preocupaciones de todos los miembros de este grupo de trabajo de la Comisión de Agricultura y Desarrollo Rural y corrige el documento de la Comisión que, como de costumbre, se aleja de la realidad del campo y de los agricultores. También quiero agradecer al resto de mis colegas su buena disposición y que hayan llegado a un punto en el que todos estamos de acuerdo.
Elena Lizzi, a nome del gruppo ID. – Signora Presidente, onorevoli colleghi, saluto il relatore ombra De Castro, il Commissario e i colleghi di questo dossier.
Da relatrice ombra e per conto della Lega-Salvini Premier, sottolineo che votiamo a favore, come del resto abbiamo già fatto in commissione, di questa proposta di revisione perché è fondamentale per il comparto, fondamentale per l'Italia, che detiene anche il maggior numero di prodotti agroalimentari riconosciuti dall'Unione.
I casi Prosecco e aceto balsamico non dovranno più ripetersi. Signor Commissario, io non voglio più sentire da alcune persone che lavorano nella DG AGRI che non si possono confondere questi vini perché uno si beve con gli alimenti e l'altro si beve con il dolce. Per questo motivo abbiamo inserito due emendamenti per difendere le nostre indicazioni geografiche. Come Lega lotteremo su tutti i tavoli europei.
Visto che poi Lei ha citato il ruolo dell'EUIPO, deve ricordare che il voto è stato unanime, che è un chiaro messaggio anche a Lei e alla Commissione in generale. Il nostro gruppo manterrà una posizione ferma riguardo al ruolo dell'EUIPO, volendo limitare il trasferimento di deleghe dalla DG AGRI. Non vogliamo che venga trasformata, diciamo, la competenza ed essendo politicamente sensibili sull'argomento, continueremo a lottare affinché le disposizioni del settore del vino più importanti restino all'interno della PAC per consentire revisioni più snelle e avere più protezione.
Eugenia Rodríguez Palop, en nombre del Grupo The Left. – Señora presidenta, señor comisario, las indicaciones geográficas son un instrumento de desarrollo rural enormemente útil. Generan valor añadido en los productos agrícolas, benefician a los productores primarios y contribuyen al sostenimiento del empleo. Permiten que nuestra sociedad comprenda que las cosas no solo valen por sí mismas, sino también por la forma en que se producen, por sus vínculos con el territorio, las mejores tradiciones y el saber común. Por eso, las indicaciones geográficas no se limitan a proteger un nombre, sino que son, sobre todo, un instrumento de política agraria.
El sistema que hemos tenido hasta ahora ha dado muy buenos resultados, pero este informe los mejora. Refuerza el papel de las agrupaciones de productores, mantiene al sector vitivinícola en el marco de la política agrícola común, adjudica a la EUIPO el papel adecuado y deja claro que, cuando hablamos de indicaciones geográficas, no hablamos solo de marcas en competencia, sino de las personas que hay detrás, las actividades que comparten y los recursos que sostienen, que no se trata solo de regular mercados o adjudicar precios, sino de proteger bienes inmateriales de valor incalculable.
Quizás hubiera faltado una apuesta más contundente en favor de la sostenibilidad, pero felicidades, señor De Castro, y felicidades a todos los ponentes. Ha sido un gran trabajo y votaremos a favor.
Marc Tarabella (NI). – Madame la Présidente, les pratiques illégales relatives aux indications géographiques agricoles représentent 9 % de l’ensemble du secteur. Il était donc grand temps de réviser le système afin qu’il puisse profiter pleinement à l’économie rurale, et atteigne un niveau de protection plus élevé, en particulier pour le commerce en ligne. Je salue le rapporteur Paolo De Castro.
J’insisterais sur trois points: les avancées notoires dans le domaine, tels que l’interdiction d’utiliser une IG dans le nom d’un produit dont seulement un des ingrédients est une IG. Ensuite, la fermeture automatique des noms de domaine en ligne frauduleux utilisant des IG. Ou encore l’introduction de la durabilité dans les critères de qualité du produit.
C’est une réelle avancée pour les producteurs, les artisans et tous les consommateurs européens. Enfin, comme le suggère Eric Andrieu, mon ami et référent en matière de vitiviniculture, dont c’est la dernière plénière aujourd’hui, je voterai contre les amendements 264, 266 et 267 qui affaibliraient la réglementation IGP pour le secteur du vin.
Herbert Dorfmann (PPE). – Frau Präsidentin, Kolleginnen und Kollegen! Lebensmittel mit geografischen Ursprungsbezeichnungen sind ein Kulturgut unserer Union, der Regionen und vor allem der Menschen, die sie erzeugen. Natürlich sind diese Lebensmittel auch aus wirtschaftlicher Sicht wichtig. Wir produzieren in der Europäischen Union jährlich Lebensmittel mit geografischen Herkunftsangaben im Wert von rund 75 Millionen Euro, Tendenz steigend. 15 % der Lebensmittel, die wir exportieren, tragen eine solche Bezeichnung.
Aber es geht um mehr: Welche Produkte aus Europa schätzen Menschen weltweit? Weine, Käse, Spirituosen, Wurstwaren mit Ursprungsbezeichnung oder irgendein Magermilchpulver oder ein No-Name-Schweinefleisch? Diese Produkte sind Speerspitzen unseres Exports, und deshalb haben wir dafür zu sorgen, dass unsere Bezeichnungen in Europa und weltweit vor Missbrauch und Nachahmungen geschützt werden. Diese Produkte prägen aber auch Regionen in ganz Europa: Stellen Sie sich mal die Champagne, Barolo, die Mosel ohne Weinberg vor, den Comté ohne Käse.
Wir stimmen morgen über eine ambitionierte Reform unserer Gesetzgebung ab. Mit dieser Reform werden wir einen noch besseren Schutz der Bezeichnungen in Europa und in der Welt haben. Und wir sollten dem so zustimmen, wie wir es bereits im Agrarausschuss getan haben.
Isabel Carvalhais (S&D). – Senhora Presidente, eu gostaria de começar por saudar o Deputado Paolo De Castro, o nosso relator, pelo seu empenho num dossiê particularmente importante e relevante para o nosso mundo rural, ou não tivessem as indicações geográficas uma profunda conexão com as nossas comunidades e com todo o património cultural das nossas zonas rurais. E, por isso, é tão importante garantir a sua coerência com as políticas agrícola e de desenvolvimento rural, e penso que tal será melhor assegurado se forem alvo de uma gestão conjunta como aquela que aqui é proposta.
A revisão do regulamento das indicações geográficas é uma oportunidade para reforçar a defesa deste instrumento tão valioso na promoção de uma produção agrícola diversificada, mais harmoniosa com o meio ambiente e de maior valorização económica para os nossos agricultores.
Em paralelo, é também uma oportunidade para responder a muitos dos novos desafios que se colocam, seja por via do comércio eletrónico ou pela utilização de produtos processados. Portanto, eu acredito que o relatório do Parlamento inclui elementos muito relevantes para nos ajudar a responder a estes desafios e que permitirá reforçar a proteção das nossas indicações geográficas.
Nicola Procaccini (ECR). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, ciò che stiamo per approvare era atteso da tanti e da molto tempo.
La tutela delle indicazioni geografiche è una questione economica, ma è soprattutto una questione di rispetto per la storia, le tradizioni e la cultura agroalimentare delle nostre nazioni.
Per anni abbiamo assistito impotenti alla concorrenza sleale di prodotti come il Parmesan o il Prosec, che richiamavano meschinamente alle nostre eccellenze. Oggi possiamo finalmente mettere la parola fine a questo mercato alternativo che vive sulle spalle dei produttori. La maggiore trasparenza sulle vendite online e il divieto di evocazione delle denominazioni protette porteranno ad una giusta tutela del settore.
Approviamo questo testo all'unanimità, come abbiamo già fatto in Commissione. Proteggiamo ciò che ci identifica nel tempo e nello spazio. Lo dobbiamo a chi ci ha preceduto e a chi verrà dopo di noi.
Jean-Lin Lacapelle (ID). – Madame la Présidente, chers collègues, en tant que Français, nous sommes, peut-être plus que tous, particulièrement attachés au principe des appellations contrôlées et protégées. La France est pionnière, vous le savez, sur cette question, en créant dès 1935 les appellations d’origine contrôlée. Les indications géographiques doivent être un rempart contre la domination des marques venues de l’étranger, et dont les accords de libre-échange de l’Union européenne favorisent la concurrence déloyale.
Permettez-moi d’être chauvin. Qui ne se sent pas français lorsqu’on évoque les vins de Bordeaux, le champagne, le cognac, l’armagnac, qui font de nos terroirs des lieux irremplaçables de civilisation. Les appellations vinicoles seront donc conservées dans le cadre actuel, et c’est une bonne chose car nos viticulteurs ont failli connaître de nouveaux déboires après l’extension des affichages obligatoires sur les bouteilles. Méfiance cependant sur le règlement à venir, sur le recyclage des bouteilles qui sera impraticable pour les liqueurs et plusieurs formats de vins spécifiques.
Une fois n’est pas coutume, je félicite l’ensemble de nos collègues pour avoir pris en compte un certain nombre de nos recommandations qui vont dans le sens des intérêts de nos viticulteurs. Nous défendrons toujours nos terroirs parce que, comme le disait Frédéric le Grand: «Il en est des hommes comme des vignes qui se ressentent toujours du terroir où elles ont été plantées».
Dino Giarrusso (NI). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, il sistema delle indicazioni geografiche ha fatto tanto per le eccellenze europee, risultando utile ai produttori, specie a quelli virtuosi e ai consumatori, europei e non solo. Per migliorarlo si potevano forse semplificare alcune procedure di riconoscimento degli enti, non altro.
La Commissione dovrebbe ricordare che gli operatori del sistema DOP e IGP in pochi anni hanno contribuito a creare un sistema alimentare di qualità riconosciuto in tutto il mondo, che vale oltre 75 miliardi di euro, e dobbiamo tutelarli, aiutarli, ancora e meglio.
La battaglia all'interno dell'Unione per primeggiare in un settore non deve essere accompagnata da regole che svantaggiano alcuni Stati membri favorendone altri. È per questo che i compromessi che abbiamo raggiunto in AGRI, anche grazie al lavoro fatto con il collega De Castro che ringrazio, ci rassicurano.
Abbiamo il dovere di preservare quelle buone pratiche, come il sistema DOP e IGP, che hanno portato alla ricchezza e allo sviluppo di interi settori e regioni e non permetteremo che, con la scusa di migliorarle, si affossi un sistema che in Europa ha funzionato e funziona.
Tomislav Sokol (PPE). – Poštovana potpredsjednice, povjereniče, kolegice i kolege, ovo je izvješće izuzetno problematično i ne mogu ga podržati u obliku u kojem je usvojeno na nadležnom odboru. Njime se očito želi onemogućiti zaštita hrvatskog prošeka. Prošek je tradicionalno slatko desertno vino koje se bojom, mirisom, cijenom i načinom konzumacije u potpunosti razlikuje od talijanskog pjenušavog vina prosecco. Zbog toga je neprihvatljivo da se kroz pravila o homonimiji ovim izvješćem želi Hrvatskoj oduzeti legitimno pravo na zaštitu tradicionalnog naziva prošek.
Podsjećam, Europska komisija prethodno je zauzela stajalište da homonimija, odnosno sličnost u nazivu, sama po sebi nije dovoljan čimbenik za odbijanje zahtjeva za zaštitu tradicionalnog izraza te da dva slična naziva mogu koegzistirati. To je dijametralno suprotno od onoga što je sadržano u ovom izvješću. Pored navedenog, ovim izvješćem pokušava se stvoriti osnova za retroaktivno poništavanje odluke Europske komisije kojom bi se, u postupku koji je već u tijeku, Hrvatskoj priznala zaštita tradicionalnog naziva prošek. Ovdje bih naglasio da bi bilo posve nelogično kada bi prosecco uživao zaštitu po europskom pravu, samo zato što je Italija ranije od Hrvatske postala članicom Europske unije pa je utoliko ranije i ostvarila zaštitu naziva tog pjenušavog vina, a da se hrvatskom prošeku takva zaštita uskrati.
Zato pozivam sve da sutra glasuju protiv štetnih amandmana o homonimiji i izvješća ovakvog sadržaja. Kolegice i kolege, prošek ima neprocjenjivo značenje u višestoljetnoj, povijesnoj i enološkoj tradiciji Hrvatske i ona ga ima svako pravo zaštititi kao svoj tradicionalni proizvod.
Daniel Buda (PPE). – Doamna președintă, în primul rând, dați-mi voie să-i felicit pe Paolo De Castro și pe raportorii din umbră pentru munca depusă. Indicațiile geografice reprezintă o garanție a calității produselor alimentare, indiferent de sectoarele despre care vorbim. Fermierii sau grupurile de producători își vor putea consolida poziția în lanțurile de aprovizionare, având la îndemână instrumentele necesare prin care să ofere consumatorilor produse cu o înaltă valoare adăugată și mai ales din regiuni bine definite. Mecanismele concepute în prezentul raport vor permite combaterea eficientă a concurenței neloiale, aspect care va contribui la păstrarea patrimoniului cultural și gastronomic al regiunilor din Uniunea Europeană.
Atragem mai departe atenția, domnule comisar, asupra nevoii de simplificare a procedurilor pentru obținerea indicațiilor geografice. Comisia Europeană trebuie să intensifice acțiunile de promovare pentru a crește gradul de conștientizare a calității acestor produse în rândul consumatorilor, iar etichetarea trebuie să fie făcută de o manieră care să nu creeze confuzii. Indiferent că vorbim de Telemeaua de Ibănești ori de telemeaua de Sibiu sau Prosciutto di Parma, consumatorul trebuie să aibă garanția calității produselor pentru care oferă un ban în plus.
Anne Sander (PPE). – Madame la Présidente, Monsieur le Commissaire, chers collègues, les appellations d’origine sont l’âme de nos territoires, et elles en sont le reflet. Nous voulons donc les protéger. Cette idée même qu’une région, qu’un climat ou des savoir-faire donnent leurs caractéristiques à des produits est tout-à-fait unique. Nos appellations ne sont pas reproductibles à l’envi. Elles ne sont pas déplaçables d’un endroit à un autre, elles sont bien liées à un terroir.
Je voudrais vraiment saluer le travail de l’équipe de négociation du Parlement qui a su redresser la barre, et changer le cap initial de la Commission qui voulait finalement les assimiler à des marques en confiant leur examen à l’Office européen des marques.
Je voudrais aussi rappeler qu’elles sont des outils puissants au profit de la vitalité économique des zones rurales, puisqu’elles pèsent 75 milliards d’euros chaque année.
Enfin, je voudrais rappeler leur fragilité et dire qu’à travers ce texte, nous pourrons améliorer leur protection, en particulier sur internet, et lutter ainsi plus efficacement contre la contrefaçon. C’est un bon texte, bravo Monsieur le rapporteur.
Spontane Wortmeldungen
Juozas Olekas (S&D). – Gerbiama Pirmininke, gerbiami pranešėjai, Komisijos nary. Iš tikrųjų sveikinu pasiektą rezultatą, kad mes galėsime labiau pažymėti mūsų gaminamus produktus geografinės kilmės ženklu. Tai suteikia ir ten gyvenantiems žmonėms galimybę turėti daugiau darbo vietų. Taip pat pagaminti ir pateikti sveikesnį produktą, nes kaip medikas galiu pasakyti, kad yra tas geografinis ryšys tarp ten augančios produkcijos, gaminamos produkcijos ir ten gyvenančių žmonių. Taip pat galėsime labiau išryškinti savo savitumą, nes mes turėtume didžiuotis tuo, kad Europos Sąjungoje turime daug unikalių geografinių vietų, kur dirba žmonės, kur auginami produktai, kur pateikiami maisto produktai. Ir tai tarsi puokštė žiedų, kur kiekvienas jos elementas tą puokštę praturtina: ar tai būtų itališki vynai, ar tai būtų prancūziški sūriai, ar tai būtų lietuviškas medus. Ačiū Jums už pasiektą rezultatą.
Valter Flego (Renew). – Poštovana predsjedavajuća, prijedlog Komisije o oznakama zemljopisnog podrijetla možemo slobodno nazvati Prijedlog o tome kako da velike ribe pojedu male ili velike države male države. I nikako, nikako ga neću podržati. Zašto? Prije svega zbog toga što izvjestitelj, ali vidim, nažalost, i mnogi kolege iz Italije žele zabraniti registraciju novih proizvoda koji svojim imenom podsjećaju na poljoprivredne proizvode koji već imaju europsku zaštitu, npr. hrvatski prošek, talijanski prosecco – dva potpuno različita vino, ali sličnog imena. To možda, gospodo, ima veze s političkim bodovima u Italiji, ali nema s europskom tradicijom i pomoći malim, kvalitetnim poljoprivrednim proizvođačima.
Povjereniče, ja sam vama pisao, a sada ovdje i upozoravam da bi prihvaćanje ovakvog prijedloga na dijalogu moglo imati katastrofalne posljedice na zemlje koje imaju sličan jezik. Na zemlje zapadnog Balkana, na primjer, koje čekaju na proširenje, a imaju sličan jezik. Šta ćemo s ajvarom, pitam vas? Zato nemojte pod krinkom nacionalnih interesa, pod navodnicima, dozvoliti uništavanje sjajnih poljoprivrednih proizvoda i donositi takve sulude zakone.
Ladislav Ilčić (ECR). – Poštovana predsjedavajuća, poštovani kolege, apsolutno osuđujem postupke onih koji, kad kreiraju neki novi proizvod, daju mu neko ime koje je slično nekom kvalitetnom ili etabliranom drugom proizvodu, e ne bi li se okoristili sličnošću tih imena.
Međutim, pitanje sličnosti imena ne smije biti jedini kriterij. Primjerice, kao što smo čuli, u Hrvatskoj se proizvodi prošek, u Italiji prosecco. Hoćemo li gledati samo na sličnost imena ili ćemo uzimati u obzir i druge činjenice?
Prvo, proizvodnja prošeka se prvi put spominje već 1556. godine. Dakle, očito se ne radi o novom proizvodu. Drugo, prošek je, kao što smo čuli, slatko desertno vino, tamnije boje, dok je prosecco pjenušac. Dakle, radi se o dva potpuno različita proizvoda. I treće, prošek se proizvodi isključivo lokalno i to u izrazito malim količinama od 20 hektolitara godišnje i takva mikro proizvodnja nikako ne može ugroziti prosecco. Dakle, ovaj prijedlog nije dobro izbalansiran, mogao bi ići na štetu malih država i zato vas pozivam da glasujete protiv amandmana 272.
Sandra Pereira (The Left). – Senhora Presidente, em Portugal são vários os produtos que gozam de registo de denominação protegida ou indicação geográfica. Para além do vinho das diferentes regiões e outras bebidas espirituosas, na lista podemos encontrar outros produtos agrícolas, como batatas, arroz, azeitonas, bananas ou cerejas, vários tipos de enchidos e queijos, como o da Serra ou da Ilha, doçaria tradicional como o bolo negro de Loriga, entre tantos outros produtos de qualidade superior, de sabor extraordinário e que veiculam tradições locais.
É imperativo que sejam protegidas, de forma inequívoca, as produções com indicação geográfica e denominação de origem. Se, por um lado, a promoção destes produtos é fundamental, é igualmente essencial a simplificação do processo para o registo e para a obtenção do estatuto para novos produtos, ajudando técnica e financeiramente os produtores que o pretendam fazer.
Da mesma forma, não podemos esquecer o rendimento dos pequenos agricultores e produtores em toda a cadeia de produção e que contribuem para o produto final, evitando também sobrecarregá-los com despesas desnecessárias e injustificadas.
(Ende der spontanen Wortmeldungen)
Janusz Wojciechowski,Member of the Commission. – Madam President, honourable Members, I would like to thank you for this very interesting debate and reiterate that the Commission remains committed to work with both the European Parliament and the Council in the forthcoming interinstitutional negotiations to reach an agreement on a legislative proposal that strengthens the system of European agricultural quality schemes.
We aim at ensuring a uniform, high—level protection of all GIs, continuing to support and protect the diversity of the European agricultural sector and heritage.
Paolo De Castro, Relatore. – Signora Presidente grazie, grazie Commissario e un grazie sentito a tutti i colleghi e alle parole che hanno voluto usare per ringraziare il team negoziale. Un lavoro di squadra davvero importante di cui sono orgoglioso, e chissà che domani non avremo qualche minuto di soddisfazione vedendo tutto l'emiciclo sostenere questa importante relazione che ha visto la partecipazione di tutti.
Non si tratta solo di curiosità gastronomiche. Vorrei concludere questo dibattito ricordando che stiamo parlando di un pezzo molto rilevante dell'agroalimentare europeo. Ormai abbiamo superato gli 80 miliardi di euro. Un pezzo di storia, di origine, di tradizione, di cultura europea. Dobbiamo essere orgogliosi perché è stata l'Europa che ha costruito questo strumento delle indicazioni geografiche. Lo ha fatto nel 1992, creando questo legame tra prodotto e territorio.
Un'idea straordinaria che continua a crescere. Grazie di nuovo a tutti. Votiamo tutti a favore. È importante avere una forza dal Parlamento europeo per poter negoziare con la Commissione e con il Consiglio.
Die Präsidentin. – Die Aussprache ist damit geschlossen.
Die Abstimmung findet am Donnerstag, 1. Juni 2023, statt.
Schriftliche Erklärungen (Artikel 171)
Tonino Picula (S&D), napisan. – Podržavam potrebu za jasnim informacijama za potrošače i jačanjem njihove zaštite te pozdravljam ažuriranje postojeće regulative kao odgovora na izazove današnjice. Objedinjavanje regulativa i procedura, pojednostavljivanje administrativnih procedura te jasnija i koherentnija pravila mogu samo doprinijeti unaprjeđenju sustava zaštite i potrošača i proizvođača. Upravo stoga, oštro osuđujem pristup izvjestitelja koji je pokušao iskoristiti ovo važno izvješće za promoviranje partikularnih nacionalnih interesa na štetu odmjerenih i univerzalno primjenjivih pravila kao i neosnovano prejudiciranje rezultata zaštite tradicionalnog hrvatskog desertnog vina prošek.
Postojeća pravila usklađivanja sa zahtjevima geografskog podrijetla već su dovoljno čvrsta, univerzalno primjenjiva te dokazano štite proizvođače vrhunskih europskih proizvoda. U slučaju hrvatskog prošeka i talijanskog prosecca, postoje bitne razlike između dva proizvoda te se prosječni europski potrošač ne može zabuniti birajući između desertnog, tamno sirupastog i gustog prošeka u bočici od pola litre te aperitivnog pjenušavo-svijetlog prosecca u standardnoj vinskoj butelji. Zakonodavni proces EU, čega je izrada Izvješća ključan dio, ne bi smio biti temeljen na nacionalnoj isključivosti već pravičnosti i univerzalnoj primjenjivosti.