Miglioramento delle condizioni di lavoro dei vigili del fuoco (discussione)
Rosa D'Amato, a nome del gruppo Verts/ALE. – Signora Presidente, signora Commissaria, onorevoli colleghi, i nostri vigili del fuoco sono allo stremo e non esagero. Abbiamo ascoltato il loro grido di allarme, io direi di dolore, pochi mesi fa in commissione Lavoro. Oggi, in questa assise in plenaria, il Parlamento interroga la Commissione europea perché a questi lavoratori va riconosciuto l'alto rischio quotidiano che vivono a fronte di interventi indispensabili per la sicurezza di tutti noi.
I vigili del fuoco hanno un ruolo indispensabile nella protezione delle vite umane, delle infrastrutture, dell'ambiente e lo avranno sempre più in futuro a causa della crescente gravità e frequenza dei disastri naturali. I vigili del fuoco operano in condizioni di lavoro estreme, sono esposti quotidianamente a sostanze chimiche e combustibili altamente cancerogeni e a situazioni di intenso stress, con ripercussioni sulla loro salute e sulla loro sicurezza psicofisica. Ma non solo la loro, anche quella delle loro famiglie. I vigili del fuoco hanno il 300 % in più di probabilità di contrarre il cancro rispetto alla popolazione generale.
Ma la legislazione europea e anche quelle nazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro non sono adatte per proteggerli. E, beffa delle beffe, in alcuni degli Stati europei, come il mio, come l'Italia, i vigili del fuoco non hanno nemmeno la copertura assicurativa adeguata. Si devono rivolgere a un'assicurazione privata.
È ora che la Commissione europea agisca: è urgente una strategia europea sui vigili del fuoco e sui servizi di emergenza. Serve un pacchetto con un approccio globale che fornisca risposte concrete alla carenza di personale, alla carenza di attrezzature, alle condizioni di lavoro, alla salute e la sicurezza del loro lavoro. E serve uno screening sanitario. Servono procedure armonizzate per operazioni congiunte nell'Unione europea.