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Interrogazione parlamentare - E-001449/2024Interrogazione parlamentare
E-001449/2024

Barriere all'accesso degli aggregatori nel mercato elettrico in Italia

Interrogazione con richiesta di risposta scritta  E-001449/2024
alla Commissione
Articolo 144 del regolamento
Dario Tamburrano (The Left), Mario Furore (The Left), Carolina Morace (The Left), Gaetano Pedulla' (The Left), Valentina Palmisano (The Left)

La direttiva (UE) 2019/944[1] obbliga gli Stati membri a consentire ai clienti finali, compresi quelli che offrono la gestione della domanda mediante aggregatori, di partecipare insieme con i produttori, in modo non discriminatorio, a tutti i mercati dell'energia elettrica. Li obbliga inoltre ad assicurare che i gestori dei sistemi di trasmissione e distribuzione, allorché acquistano servizi ancillari, trattino gli aggregatori in modo non discriminatorio insieme con i produttori, sulla base delle loro capacità tecniche.

In Italia la direttiva è stata recepita con il decreto legislativo n. 210 dell'8 novembre 2021[2].

Tuttavia, il rapporto ACER del 2023 sulle barriere al "demand response"[3] rileva che il quadro normativo e regolatorio italiano permette ai consumatori residenziali di accedere al mercato del servizio di dispacciamento soltanto attraverso progetti pilota. Inoltre, operatori del settore segnalano che la portata del progetto pilota "unità virtuali abilitate miste" (UVAM) è stata ridotta[4].

Ciò premesso, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:

Presentazione: 29.7.2024

Ultimo aggiornamento: 6 agosto 2024
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