Interrogazione parlamentare - E-003084/2024Interrogazione parlamentare
E-003084/2024

Porto di Fiumicino, concessione di notevole importo senza bando europeo

Interrogazione con richiesta di risposta scritta  E-003084/2024
alla Commissione
Articolo 144 del regolamento
Dario Tamburrano (The Left), Carolina Morace (The Left), Ignazio Roberto Marino (Verts/ALE), Pasquale Tridico (The Left)

Sta svolgendosi la valutazione d'impatto ambientale[1] per un porto turistico-crocieristico privato a Fiumicino (Roma) che il governo italiano ha inserito[2] fra gli interventi del Giubileo della Chiesa cattolica. Non sarà ultimato in tempo[3], ma gode ugualmente di procedure autorizzative accelerate.

Il porto si innesta[4] su una concessione demaniale marittima fino al 2100 ottenuta nel 2010 da I.P. Iniziative Portuali per un semplice porto turistico. A causa di difficoltà economiche, la concessione è stata messa in vendita dopo che le autorità, nel 2018, l'avevano modificata inserendovi l'attività crocieristica. L'ha acquistata Fiumicino Waterfront.

Con l'inserimento dell'attività crocieristica, infrastrutture e attività del porto sono tali da suggerire che – semmai esse fossero opportune – la relativa concessione avrebbe dovuto essere aggiudicata tramite apposito bando europeo.

Secondo informazioni giornalistiche[5], il costo del porto supera infatti i 500 milioni di euro – praticamente pari, da solo, al fatturato che una concessione deve maturare nel tempo per ricadere nell'applicazione della direttiva 2014/23/UE. Quest'ultima consente di modificare una convenzione già in vigore solo in casi limitati e senza alterarne la natura generale.

Ciò premesso, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:

Presentazione: 24.12.2024

Ultimo aggiornamento: 13 gennaio 2025
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