Esecuzione dei Fondi strutturali nel periodo di programmazione 1994-1999
19.2.2002
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0555/02
di Giovanni Pittella (PSE), Guido Bodrato (PPE-DE), Luigi De Mita (PPE-DE), Giovanni Fava (PSE), Fiorella Ghilardotti (PSE), Vincenzo Lavarra (PSE), Francesco Musotto (PPE-DE), Giorgio Napolitano (PSE), Mauro Nobilia (UEN), Guido Podestà (PPE-DE), Adriana Poli Bortone (UEN), Guido Sacconi (PSE), Luciana Sbarbati (ELDR), Mariotto Segni (UEN) e Maurizio Turco (NI)
alla Commissione
Premesso che:
- le attività cofinanziate dai Fondi strutturali per il periodo di programmazione 1994-1999 si sono concluse al 31 dicembre 2001;
- i tempi di approvazione dei programmi hanno permesso di procedere ai relativi impegni e pagamenti solo a partire dal 1995;
- pur non essendo le cifre definitive di esecuzione ad oggi ancora disponibili il "Rapporto su modalità e tempi di attuazione delle azioni cofinanziate dai Fondi strutturali" edito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri evidenzia a pagina 213 che, in relazione al FSE, obiettivo 3 italiano, al dicembre 1999 la spesa era ferma al 66% del totale;
- uno studio congiunto della London School of Economics e dell'Università di Castellanza ha lanciato un allarme sulle capacità di spesa italiane in relazione ai Fondi strutturali, e il Sole 24 Ore del 30 giugno scorso ha evidenziato la mancata spesa di 5,2 miliardi di euro;
- il totale non speso dall'Italia dovrebbe attestarsi ad oltre un miliardo di euro;
- la capacità di spesa dei Fondi ha risentito dell'introduzione di nuove procedure particolarmente articolate, che hanno maggiormente coinvolto Regioni e Province nella programmazione e nella spesa;
- al termine del periodo di programmazione conclusosi nel 1993, per i Fondi non utilizzati fu istituito un "Programma ponte";
- l'Italia lamenta gravi arretratezze tanto in relazione alla formazione informatica e telematica quanto a quella linguistica e, pur avendo innalzato l'obbligo formativo in tal senso e avendo introdotto un obbligo formativo per tutti gli apprendisti, si trova in una situazione per cui tale obbligo risulta largamente disatteso a causa della mancanza di fondi.
Ciò premesso, può la Commissione europea fornire informazioni circa l'ammontare dei Fondi strutturali inutilizzati in Italia, nel periodo di programmazione 1994-1999, e contestualmente negli altri paesi europei?
Può la Commissione valutare la realizzabilità di un "Programma ponte" che permetta di utilizzare rapidamente le somme non impiegate su tre assi (alfabetizzazione informatica e telematica, apprendimento delle lingue, formazione degli apprendisti), sulla base di progetti nazionali che possano essere immediatamente avviati?
Può infine valutare la possibilità di ampliare la dimensione finanziaria di quei programmi che abbiano dimostrato elevati livelli di efficienza e di efficacia della spesa?
GU C 229 E del 26/09/2002