Interrogazione parlamentare - E-0203/2003Interrogazione parlamentare
E-0203/2003

Disparità di accesso alla professione di avvocato causate dalla Direttiva 98/5/CE

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0203/03
di Maurizio Turco (NI)
alla Commissione

Considerato che la Direttiva 98/5/CE[1] prevede che la professione di avvocato puo' essere esercitata, a determinate condizioni, in tutti gli Stati membri;

 

Considerato che le condizioni per accedere alla professione di avvocato non sono le stesse in tutti gli Stati Membri ovvero, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, mentre in alcuni Stati si accede direttamente alla professione di avvocato, in altri è previsto un esame;

 

Considerato che sono sempre più frequenti i casi in cui laureati in giurisprudenza accedono alla professione di avvocato in Paesi membri la cui normativa non prevede la necessità di superare un esame e successivamente, come previsto dalla Direttiva 98/5/CE, esercitano la professione in Paesi in cui tale esame è obbligatorio;

 

-  è la Commissione europea a conoscenza di questa disparità di accesso?

 

-  ha preso o pensa di prendere una iniziativa, in che termini e in quali tempi, per armonizzare l'accesso alla professione di avvocato?

 

-  Quali paesi non hanno ancora recepito la direttiva 98/5/CE, nei confronti di quali di questi paesi è stata avviata la procedura di infrazione di cui all'articolo 226 del Trattato e, per ciascuno di questi paesi, in che fase è detta procedura?

GU C 161 E del 10/07/2003