Esportazione di "carne bovina, fresca e congelata" da paesi membri verso lo Stato Città del Vaticano e gestione dei banchi carni nello spaccio del Vaticano
16.4.2003
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1479/03
di Maurizio Turco (NI)
alla Commissione
Premesso che
- in una intervista rilasciata nel marzo 2001 alla pubblicazione di settore Eurocarni, il sig. Ruggero Guidoni, titolare della Guidoncarni di Torrevecchia (Roma) ha dichiarato: "(...) nel 2000 (...) Unicarni di Reggio Emilia (...) ha vinto l'appalto delle carni nel supermercato del Governatorato del Vaticano, nel quale acquistano con apposita tessera circa diecimila consumatori di quella comunità, tra i quali i compratori di alcuni conventi. Ildo Cigarini, Presidente di Unicarni, ci ha chiesto di gestire i banchi carni nello spaccio del Vaticano (...) siamo entrati con il 30% nella società Roma Carni 2000 costituita allo scopo. Come noi ha una quota anche CIR surgelati. (...) Il fatturato previsto era di 15-20 miliardi all'anno. Si può fare anche di più. Purtroppo la crisi ha scombinato le previsioni. ..."
- nel periodo 1998/2001 il Vaticano ha importato da paesi membri dell'Unione, 22.529,27 quintali di carne, ricevendo le previste restituzioni all'esportazione; detto prodotto è stato esportato dal Belgio (579,84 q.li), dall'Irlanda (2.226,01 q.li), dall'Italia (8.044,47 q.li) e dall'Olanda (11.678,94 q.li);
Potrebbe la Commissione far sapere:
- quali strumenti ha l'Unione europea - ovvero quali misure ha adottato la Repubblica Italiana - per tutelarsi dal fatto che il Vaticano non reimmetta - direttamente o indirettamente- sul mercato dell'Unione europea prodotti che godono delle restituzioni alle esportazioni?
- la società che ha vinto l'appalto per la gestione delle carni, ovvero le società che la costituiscono, esportano carne in Vaticano direttamente o per intermediazione?
- quali sono le società belghe, irlandesi, italiane e olandesi che hanno esportato la carne in Vaticano nel periodo 1998/2001?
GU C 70 E del 20/03/2004