Interrogazione parlamentare - E-2068/2003Interrogazione parlamentare
E-2068/2003

Introduzione della sharia in una provincia del Pakistan

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2068/03
di Marco Cappato (NI), Maurizio Turco (NI), Marco Pannella (NI), Olivier Dupuis (NI), Gianfranco Dell'Alba (NI) e Benedetto Della Vedova (NI)
al Consiglio

L’assemblea della provincia pakistana della Frontiera di Nordovest (Nwfp) ha approvato un disegno di legge con il quale viene imposta la sharia. Manca solo la firma del governatore provinciale perché in questa provincia pakistana, al confine con l’Afghanistan, la legge coranica abbia la precedenza sulla legislazione provinciale secolare, imponendo ad ogni musulmana e ad ogni musulmano di rispettarla. Inoltre, in questa provincia pakistana è stata annunciata la creazione di un dipartimento della virtù e del vizio, che ricorda molto analoghe strutture messe in piedi dai talebani afgani.

 

A giudizio degli analisti, la firma del governatore provinciale è da considerarsi una mera formalità e dunque tra pochi giorni le pakistane ed i pakistani che vivono in quella provincia saranno costretti ad obbedire alla legge coranica, come accadeva al di là del confine afgano prima dell’intervento angloamericano.

 

Può il Consiglio indicare:

 

1. quali informazioni abbia in relazione a questa  situazione?

 

2. Quali azioni diplomatiche intende avviare nei confronti del governo pakistano affinché impedisca che in una parte del suo territorio la sharia diventi legge?

 

3. Cosa intende fare per preservare il fondamentale principio della laicità delle istituzioni dal rischio che maggioranze fondamentaliste lo aboliscano, anche attraverso procedure “democratiche”, restringendo o sopprimendo in tal modo il fondamentale diritto alla libertà religiosa, riconosciuto dall’articolo 18 della Dicharazione universale dei diritti dell’uomo?

 

GU C 51 E del 26/02/2004