Distruzione del paesaggio naturale e culturale e dell'ecoturismo a causa dell'aumento di crescita dell'industria mineraria a giorno nella provincia polacca di Dolnoslaśkie (Bassa Slesia)
8.7.2003
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2346/03
di Erik Meijer (GUE/NGL) e Alexander de Roo (Verts/ALE)
alla Commissione
1. La Commissione sa che poco prima dell'adesione polacca all'UE le compagnie minerarie hanno accelerato gli acquisti di terre e l'ottenimento di concessioni di lunga durata per scavi a giorno (cioè estrazione mineraria allo scoperto) su ampia scala nelle aree montane parzialmente protette di Góri Izerskie e Karkonosze (Monti dei Giganti) al margine meridionale della provincia polacca della Bassa Slesia (województwo Dolnoslaśkie)?
2. La Commissione sa che dal 1999 l'azienda svedese NCC di Klopotnica (comune di Mirsk) sta distruggendo sia il paesaggio sia la sua attrattività realizzando scavi e ampie vie di accesso, provocando inquinamento acustico dovuto ad esplosioni e sollevando nuvole di polvere, e che ciò fa sì che i turisti non visitino più la zona, causandone l'impoverimento?
3. La Commissione ha appreso nel frattempo che vengono elaborati progetti di ampliamento per ingrandire 20-30 volte una vecchia miniera, non più attiva, situata presso Karpniki (comune di Myslakowice), area ricca di castelli, palazzi e giardini storici, ubicata nel parco protetto denominato "Rudawski Janowice Park" e che l'impresa Pol-Skal sta mettendo a punto piani per una grande miniera a cielo aperto di 80 ha per l'estrazione di granito bianco tra Mala Kamienica e Chromiec (comune di Stara Kamienica) che, se realizzata, comprometterebbe seriamente e distruggerebbe il paesaggio, e che la popolazione locale sta protestando con sempre più vigore contro i suddetti progetti?
4. L'UE o la BEI sono coinvolti in qualche modo nella preparazione, nel finanziamento o nella realizzazione di questi progetti minerari? Viene eseguito uno studio sull'impatto ambientale?
5. Che cosa può e intende fare la Commissione per contribuire a far sì che proseguano – eventualmente con il supporto di fondi UE – l'ulteriore sviluppo sia della tutela ambientale e del paesaggio sia di forme sostenibili di turismo e di attività agricole nell'area montana della Bassa Slesia, evitando che in futuro, dopo la distruzione causata dagli scavi a giorno, rimanga solo un paesaggio lunare inutile e inospitale?