Interrogazione parlamentare - E-2586/2003Interrogazione parlamentare
E-2586/2003

Nuovi dati relativi alle restituzioni per l'esportazione di prodotti agricoli da paesi membri verso lo Stato Città del Vaticano

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2586/03
di Maurizio Turco (NI)
alla Commissione

A quanto risulta, a seguito delle interrogazioni E-1477/03[1] a E-1480/03[2] relative alle restituzioni per l'esportazione di prodotti agricoli da paesi membri verso lo Stato Città del Vaticano (SCV), il Commissario Fischler ha risposto il 21 maggio 2003 che la Commissione sta raccogliendo le informazioni necessarie per poter rispondere al quesito e che non mancherà di comunicare il risultato delle sue ricerche non appena possibile.

 

Inoltre a seguito di una corrispondenza con l'Agenzia delle dogane della Repubblica Italiana - alla quale si chiedevano gli stessi  dati chiesti alla Commissione - il 27 maggio veniva risposto all'interrogante che purtroppo non erano disponibili tutte le notizie richieste e dalle notizie disponibili emergeva che :

-  i potenziali fruitori segnalati nel 1989 "sono mediamente 32.600 persone";

-  "sulla base di dati pervenuti dalla Dogana di Roma I incrociati con informazioni pervenute dalla Città del Vaticano è risultato" che lo SCV nel 2001 ha importato kg 548.925 di carne e kg 288.351 di prodotti lattiero caseari; mentre i dati "forniti dal Vaticano indicano rispettivamente una importazione di 505.553 e 271.699 kg per il 2001 e di 712.232 e 293.543 kg per il 2000;

-  per quanto riguarda le sole esportazioni dall'Italia verso il Vaticano, dal sistema doganale italiano risulta che la sola Italia ha esportato:

a) carne: 1998, kg 250.473; 1999, kg 1.254.200; 2000, kg 386.832; 2001, kg 377.028;

b) zucchero: 1998, kg 71.040; 1999, kg 695.500

 

Paragonando i dati delle esportazioni dall'Italia verso il Vaticano così come accertati dal sistema doganale italiano (Fonte Dati - Datawarehouse- Sistema MERCE) e dal sistema CATS risulta che, per quanto concerne le importazioni di carne dall'Italia, il Vaticano

-  nel 1998 avrebbe importato 250.473 Kg senza l'aiuto comunitario previsto, rinunciando a circa 169.000 euro;

-  nel 1999 avrebbe importato 1.254.200 Kg di cui solo 377.028 Kg con l'aiuto comunitario, rinunciando a circa 556.000 euro;

-  nel 2001 avrebbe importato 377.028 Kg di cui solo 18.677,300 Kg con l'aiuto comunitario, rinunciando a circa 240.000 euro.

 

Puó il Consiglio far sapere

-  a che punto è la ricerca di cui alla risposta alle interrogazioni citate?

-  quali solo le ragioni tecniche che giustifichino la rinuncia all'aiuto comunitario?

-  se non ritiene che le mancanze e le discrepanze sempre più evidenti tra i dati delle diverse fonti istituzionali costituiscano un serio problema per la credibilità delle stesse e che potrebbero derivare da possibili truffe alle finanze comunitarie, o se è già in grado di negare questa eventualità?

 

 

GU C 78 E del 27/03/2004