Reimpatrio forzato in Vietnam di profughi Montagnard da parte del Governo Cambogiano e sulla violazione costante della Convenzione ONU sui profughi
9.12.2003
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3915/03
di Marco Pannella (NI), Maurizio Turco (NI), Marco Cappato (NI), Gianfranco Dell'Alba (NI), Benedetto Della Vedova (NI) e Olivier Dupuis (NI)
alla Commissione
Premesso che
- A metà novembre 2003, secondo un rapporto di Radio Free Asia, le autorità cambogiane hanno forzatamente reimpatriato gli ultimi 11 dei 60 profughi Montagnard che si trovavano in Cambogia, consegnandoli alle autorità vietnamite dopo che erano usciti dalla foresta malarica lo scorso luglio, a seguito del fatto che dei pescatori cambogiani erano stati forzati dalle autorità a rivelare il luogo dove si nascondevano;
- tutti i 60 Montagnard appartengono alla tribù dei Jarai e che la Polizia provinciale di Rattanakiri conferma la loro deportazione anche se non specifica quando sia avvenuta, e che inoltre gli abitanti del villaggio O Lvea, hanno confermato che gli ultimi profughi sono stati circondati e arrestati dalla polizia nella foresta del distretto di Koh Nhek, tra le province di Rattanakiri e Mondolkiri;
- nessuna informazione sulla sorte dei 60 profughi è stata fornita né dalle autorità cambogiane né da quelle vietnamite, e che rapporti della popolazione locale confermano che tutti i 60 avevano contratto la malaria, dopo aver vissuto per mesi sfamandosi con tuberi e bamboo, in quanto da ottobre la polizia aveva reso impossibile ai pescatori locali di fornire assistenza ai 60;
- le autorità di polizia cambogiane forniscono dichiarazioni contraddittorie sulla presenza di profughi Montagnard sul proprio territorio, non fornendo loro nessuna assistenza, ma anzi consegnandoli alle autorità vietnamite in cambio di cibo e di denaro, com'è stato recentemente documentato da varie fonti indipendenti;
- il Parlamentare Cambogiano del Partito Sam Rainsy, Son Chay, e lo stesso Re di Cambogia hanno negli ultimi mesi sottolineato come il Governo Cambogiano stesse violando la convenzione sui profughi che obbliga a dare assistenza ai profughi che si trovano sul territorio cambogiano;
- delle ONG cambogiane hanno ripetutamente denunciato l’impossibilità di avere informazioni da parte del Governo sulla situazione dei profughi Montagnard e sull’impossibilità di fornire assistenza umanitaria;
- l’ufficio dell’UNHCR in Cambogia ha assecondato in modo inaccettabile il Governo sospendendo qualsiasi tipo di attività di supporto e di sostegno ai profughi Montagnard nelle province al confine con il Vietnam, pur essendo a conoscenza degli arresti, dei rimpatri forzati e delle violenze, oltre che delle malattie contratte, da centinaia di profughi Montagnard nel corso dell’ultimo anno e mezzo;
potrebbe la Commissione far sapere :
- se e quali azioni saranno prese per verificare e garantire che il Governo Cambogiano rispetti la convenzione ONU sui profughi del 1951, ponendo fine agli arresti e ai reimpatri forzati dei profughi Montagnard che sfuggono la repressione politica e religiosa delle autorità vietnamite come denunciato dal Parlamento europeo con la risoluzione adottata nel novembre 2003?
- quali pressioni intende esercitare sull’UNHRC - sia a Ginevra che in Cambogia- per garantire che i profughi Montagnard che si nascondono nella giungla al confine non siano arrestati e “venduti” dalla polizia cambogiana alla polizia vietnamita che pattuglia la zona sconfinando spesso in Cambogia?
- se ritiene che il comportamento del Governo cambogiano e di quello Vietnamita non debba immediatamente cessare, pena la richiesta di sospensione degli accordi di cooperazione con i quali la Commissione di fatto continua a finanziare queste politiche che reprimono i diritti umani invece di garantirne il rispetto?
GU C 782 E del 27/03/2004