Arruolamento ed utilizzo di bambini in conflitti armati
5.4.2004
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1163/04
di Maurizio Turco (NI)
alla Commissione
Viste la Dichiarazione dei diritti del Fanciullo del 1959 e la Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia del 1989 adottate dall'Assemblea Generale dell'ONU;
Visto il Protocollo facoltativo alla Convenzione sui diritti del fanciullo, sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati, (adottato dall'Assemblea Generale nel maggio del 2000 ed entrato in vigore il 12 febbraio 2002) che proibisce agli Stati contraenti di utilizzare i bambini al di sotto dei 18 anni in combattimento e di arruolare nelle forze armate bambini al di sotto dei 16 anni;
Visto lo Statuto della Corte Penale Internazionale (1998) che definisce il reclutamento dei bambini sotto i 15 anni come un crimine di guerra;
Vista la Convenzione n.182 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro che include il reclutamento e l'impiego di minori di 18 anni in operazioni militari tra le peggiori forme di lavoro minorile;
Considerato che secondo stime delle Nazioni Unite più di 300.000 tra ragazzi e ragazze combattono per forze governative o gruppi ribelli in più di 30 conflitti armati nel mondo. Molto spesso, portati via dalle loro case, scuole o dai campi profughi e forzati a combattere, questi ragazzi vengono picchiati o uccisi se tentano di scappare. Le ragazze sono le più vulnerabili, perché spesso soggette a sfruttamento sessuale;
Considerato che secondo il Rapporto del Segretario Generale delle Nazione Unite A/58/546–S/2003/1053 del 10 novembre 2003, in particolare gli Allegati I e II, i governi che reclutano o utilizzano bambini soldato nelle situazioni di conflitto armato sono: le Forze Armate del Burundi (FAB), Costa d’Avorio (FANCI), Repubblica Democratica del Congo (FAC), Liberia (FAL) e Myanmar (Tatmadaw Kyi), il Governo Nazionale di Transizione della Somalia, il Partito Comunista del Nepal (PCN-Maoista) e Sudan (SSUM, milizie alleate con il Governo);
È la Commissione a conoscenza dei fatti esposti?
Conviene essa che mantenendo accordi con paesi che violano deliberatamente i diritti fondamentali dei fanciulli si viola il principio della clausola democratica prevista negli accordi stessi?
Non ritiene essa che aiutando finanziariamente questi governi si aiuta indirettamente il mantenimento di queste pratiche?
Quali sono le iniziative promosse e i risultati conseguiti rispetto alla proposta di destinare risorse alla smobilitazione e alla reintegrazione nella società di minori che hanno partecipato a conflitti armati avanzata dal Parlamento europeo con la Risoluzione sui soldati minorenni (B4-1078,1109,1137,1141 e 1155/98[1])?
- [1] GU C 98 del 9.4.1999, pag. 297.