Caso José Couso: gli Stati Uniti non rispettano il procedimento giudiziario di fronte a un caso concreto di violazione dei diritti umani
8.2.2007
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0733/07
di Emilio Menéndez del Valle (PSE)
al Consiglio
Nell'aprile 2003 tre militari a bordo di un carro armato hanno ucciso, a colpi di granate lanciate contro un albergo di Bagdad, l'operatore del canale spagnolo Tele5 José Couso, senza che ci fosse la benché minima provocazione da parte sua.
Gli sforzi compiuti finora dalla giustizia spagnola affinché i suddetti soldati rispondessero dei propri atti non hanno dato alcun frutto.
Interrogata di recente su tale questione, l'ambasciata americana a Madrid ha risposto testualmente che è stata realizzata un'indagine nel 2003 e che i risultati sono stati trasmessi alle autorità spagnole. Inoltre i soldati hanno agito conformemente alle regole di combattimento.
Tale atteggiamento ha provocato un chiaro malessere nell'ambiente giudiziario spagnolo. E un giudice si chiede pubblicamente: «Che cosa direbbe un giudice americano se, qualora ci chiedesse delle informazioni, noi rispondessimo che il nostro governo ha già svolto le indagini in materia?».
Il giudice dell'Audiencia Nacional spagnola incaricato del caso, Santiago Pedraz, ha chiesto a Interpol di spiccare contro i tre militari un mandato di ricerca e di arresto internazionale. Interpol ha risposto che ciò sarà impossibile finché non disporrà delle generalità complete. Il magistrato si è allora rivolto all'ambasciata americana in data 26 gennaio 2007 al fine di ottenere le generalità richieste, ricevendo la risposta suindicata.
Il giudice spagnolo accusa i tre militari di reato contro la comunità internazionale e di omicidio. La vittima godeva dello statuto di civile protetto dalla Convenzione di Ginevra del 1949.
Il Consiglio intrattiene rapporti cordiali e fruttuosi con gli Stati Uniti, il che suppone una collaborazione giudiziaria reciprocamente armoniosa ed efficiente. A fronte delle circostanze che caratterizzano il caso Couso, non ritiene il Consiglio che, nell'ambito dei contatti transatlantici regolari, sia opportuno chiedere a Washington di mostrare un maggiore spirito di collaborazione su questioni come quella riguardante le relazioni bilaterali con uno Stato membro dell'Unione europea?
GU C 293 del 05/12/2007