Settore sicurezza
9.11.2007
INTERROGAZIONE SCRITTA E-5742/07
di Marco Rizzo (GUE/NGL)
alla Commissione
Con il decreto interministeriale del 27 aprile 2006 il governo italiano ha deciso una deroga, per gli operatori nel settore della vigilanza, sorveglianza o portierato, dal rispetto del decreto legislativo datato 8 aprile 2003 recante attuazione delle direttive comunitarie 93/104/CE e 2000/34/CE che pongono a 48 il limite massimo di ore lavorative settimanali. Le due direttive citate, ponendo a 48 ore il limite massimo di ore lavorative settimanali, sono state trasposte nella legislazione italiana in modo del tutto arbitrario e contrario allo spirito dei provvedimenti stessi; infatti, con il nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro per gli operatori del settore della sicurezza si possono raggiungere anche le 70 ore lavorative settimanali.
1. È al corrente la Commissione delle modalità di attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE da parte del governo italiano?
2. Come intende intervenire la Commissione presso il governo italiano nel caso fossero rilevate violazioni nell'applicazione del diritto comunitario negli specifici casi menzionati dalla presente interrogazione scritta?
3. Non ritiene la Commissione che in questo caso lo strumento del regolamento sarebbe stato preferibile a quello della direttiva?
GU C 191 del 29/07/2008