Interrogazione parlamentare - E-5108/2008(ASW)Interrogazione parlamentare
E-5108/2008(ASW)

Risposta data da Androulla Vassiliou a nome della Commissione

La Commissione è al corrente della pubblicazione, sulla rivista scientifica americana «Environmental Health Perspectives» dell’Istituto Nazionale delle Scienze per la Salute Ambientale (NIEHS), di uno studio dell’Istituto Mario Negri di Milano riguardante i residui di droghe espulse nelle acque di scarico delle città europee e avente come obiettivo il monitoraggio quasi in tempo reale del consumo collettivo delle principali droghe da abuso[1].

Nel corso degli ultimi tre anni si è riscontrato un crescente interesse per la misurazione dei residui biochimici di droghe nei sistemi fognari. Grazie ai notevoli progressi nel campo della spettrometria di massa e della cromatografia ad alte prestazioni in fase liquida[2] degli ultimi 30 anni, è stato possibile rilevare e quantificare in modo più accurato la presenza di determinate droghe e dei loro metaboliti sotto forma di residui nelle acque di scarico. I primi studi sono stati condotti su cocaina, metadone e tetraidrocannabinolo (THC) della cannabis e possono essere applicati ad altre sostanze. È stato effettuato un certo numero di studi e/o studi pilota in Stati membri quali l’Italia, il Regno Unito, la Spagna e il Belgio.

Nell’aprile 2007[3] l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) ha organizzato la prima riunione interdisciplinare europea sul rilevamento e sull’analisi delle droghe e dei loro metaboliti nelle acque superficiali e in quelle di scarico mediante la chimica analitica. A questa riunione di due giorni hanno partecipato chimici analitici, epidemiologi, ingegneri e fisici con l’obiettivo di passare in rassegna i progressi tecnologici in questo settore e studiarne il potenziale ai fini di monitoraggio del consumo di droghe in Europa. Ulteriori informazioni sono reperibili sul relativo sito Internet[4].

Il potenziale e i limiti di un nuovo approccio al monitoraggio saranno oggetto di una prossima pubblicazione intitolata «Assessing illicit drugs in waste water» (rilevamento di droghe illecite nelle acque di scarico) nella serie «EMCDDA Insights», prevista per il 2008-2009.

Benché le analisi effettuate nelle acque di scarico possano completare le indagini di monitoraggio tradizionali, rimangono aperte importanti questioni riguardanti ad esempio i metodi utilizzati, il valore aggiunto rispetto alle raccolte di dati esistenti e la convenienza in termini di costo di praticare tali controlli su scala più ampia. Occorre inoltre affrontare problemi di natura etica concernenti la tutela della vita privata e la prevenzione della stigmatizzazione sociale. La proposta della Commissione del piano d’azione dell’UE in materia di lotta contro la droga 2009-2012[5] dà la priorità al continuo perfezionamento e alla continua applicazione dei cinque indicatori epidemiologici chiave dell’OEDT, ma lascia spazio per mettere a punto nuovi indicatori e strumenti per misurare la flessione della domanda di stupefacenti.

GU C 316 del 23/12/2009