Interrogazione parlamentare - E-0969/2009Interrogazione parlamentare
E-0969/2009

Servizi gratuiti nell'ambito della conservazione di dati

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0969/09
di Alexander Alvaro (ALDE)
alla Commissione

La direttiva 2006/24/CE[1] riguardante la conservazione di dati generati o trattati nell’ambito della fornitura di servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico o di reti pubbliche di comunicazione e che modifica la direttiva 2002/58/CE, è entrata in vigore il 15 marzo 2006.

Esistono molti gestori che operano a titolo gratuito, offrendo, ad esempio, servizi e-mail gratis e libero accesso a Internet. Ai sensi della direttiva 2002/21/CE[2], i «servizi di comunicazione elettronica» sono quelli «forniti di norma a pagamento». Ciò coincide con il campo d’applicazione delle competenze relative al mercato interno, sulla cui base giuridica poggia la direttiva sulla conservazione dei dati.

Considerato che la violazione dell'obbligo di conservazione dei dati in Germania, ad esempio, è soggetta ad ammenda, è fondamentale che chi offre servizi gratuiti possa godere di una situazione di certezza del diritto. Anche in Germania la conservazione dei dati riguarda soltanto i servizi di norma offerti a pagamento (articolo 113 bis, terzo paragrafo della legge tedesca sulle telecomunicazioni).

È la Commissione del parere che il concetto di «fornitori di servizi di comunicazione elettronica», di cui all’articolo 3, paragrafo 1 della direttiva 2006/24/CE comprenda anche i servizi offerti a titolo gratuito?

GU C 189 del 13/07/2010