Linguaggio neutro dal punto di vista del genere nelle pubblicazioni dell'UE
31.3.2009
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2611/09
di Hiltrud Breyer (Verts/ALE)
alla Commissione
La parità tra uomini e donne è un valore fondamentale dell'Unione europea. Uno dei compiti basilari dell'UE è eliminare le disuguaglianze e promuovere la parità tra uomini e donne. Poiché il linguaggio può servire ai fini dell'esclusione e della discriminazione, è importante utilizzarne uno inclusivo. Nel 2003 il Parlamento europeo ha approvato una relazione sul mainstreaming (integrazione della dimensione di genere) (P5_TA(2003)0098[1]) in cui, tra l'altro, è formulato l'obiettivo di promuovere un linguaggio neutro dal punto di vista del genere nei documenti del Parlamento e nella politica in materia di comunicazione e informazione del Parlamento europeo.
1. Ha la Commissione adottato disposizioni in merito all'uso di un linguaggio neutro dal punto di vista del genere nei propri documenti nonché nella propria politica in materia di comunicazione e informazione?
2. In caso affermativo, in quale modo è garantito l'uso di un linguaggio neutro dal punto di vista del genere?
3. Per quale motivo nell'edizione tedesca del materiale didattico comunitario, ad esempio l'opuscolo «Energiekunde in der Schule» (ISBN 92-79-00770-X, Educazione all'energia), è utilizzata di norma solo la forma maschile? Non ritiene la Commissione che vi sia il pericolo di trasmettere agli studenti una visione falsata dei ruoli?
4. Nella pubblicazione dell'UE «Naturwissenschaftliche Erziehung jetzt» (ISBN 978-92-79-05658-1, Educazione scientifica ora) si raccomanda, da un lato, di rafforzare e aumentare la partecipazione e la sensibilizzazione delle ragazze per quanto riguarda le materie scientifiche, e, dall'altro, nello stesso libro si utilizza prevalentemente la forma maschile. Conviene la Commissione sul fatto che in questo modo nella formazione si trasmettono stereotipi indesiderati?
5. Per quale motivo sul sito web del Mediatore europeo nella versione tedesca si utilizza solo la forma maschile?
- [1] GU C 61 E del 10.3.2004, pag. 384.
GU C 189 del 13/07/2010