Videogiochi pericolosi
17.7.2009
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3857/09
di Cristiana Muscardini (PPE)
alla Commissione
Il sistema di classificazione PEGI (Pan European Games Information) adottato lo scorso febbraio dal Parlamento, ha aiutato i genitori a capire l'influenza che i video-giochi possono avere sui minori. Il problema resta però la vendita on-line. In Europa, il commercio on-line tramite Amazon ed eBay ha registrato entrate complessive superiori a 7,3 miliardi di euro. Tra i videogiochi venduti c'è anche RapeLay, gioco di parole tra rape, stupro, e replay, ripetuto, prodotto da una società specializzata di Yokohama, la Illussion, destinato all'inizio al solo mercato giapponese, ma che ha invaso ora anche il mercato occidentale. Si tratta di un gioco di simulazione, dove il protagonista deve stuprare la prima ragazza che incontra, una minorenne, le sue due sorelle e infine anche la madre.
Nonostante le condanne internazionali e il ritiro della vendita in Occidente attraverso la cancellazione del prodotto dai cataloghi on-line, la casa produttrice continua la vendita del prodotto in Giappone, non togliendo la possibilità agli europei di comprare il prodotto e riprodurlo, anche se illegalmente, in Europa.
La Commissione
1. è al corrente di tale situazione?
2. è possibile intervenire sulla vendita on-line, inserendo un sistema di download rigido anche per le grandi compagnie di vendita come Amazon ed eBay?
3. Quali misure sono in atto per combattere la frode e la vendita illegale di prodotti che irregolarmente viaggiano nelle valigie dei turisti europei?
GU C 10 E del 14/01/2011