Isole di calore urbane
24.6.2010
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-5044/2010
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Theodoros Skylakakis (PPE)
Il fenomeno dell’isola di calore urbana è un fattore costante di notevole rilevanza riguardante il microclima dei principali centri urbani, che li trasforma in notevoli fonti di calore e inquinamento. La ritenzione di calore prodotta da materiali come l’asfalto e il cemento causa un accumulo di calore negli edifici. Una ulteriore quantità di calore viene assorbita dagli autoveicoli parcheggiati. Di conseguenza sia gli edifici sia gli autoveicoli agiscono da «caldaie ad accumulo» che durante la notte rilasciano il calore accumulato.
Alla luce di quanto suesposto:
- 1.Può la Commissione far sapere se ha analizzato l’impatto del cambiamento climatico sulle aree urbane in termini di relazione tra il microclima e il fenomeno dell’isola di calore urbana?
- 2.Ha la Commissione svolto indagini sull’impatto del succitato fenomeno in termini di consumo di energia attraverso i condizionatori d’aria negli edifici e di inquinamento prodotto dai generatori di energia ausiliari nei paesi dell’Europa meridionale?
- 3.Ha la Commissione studiato l’impatto del fenomeno sulla sanità pubblica e il costo economico della minore produttività della manodopera?
- 4.Ha la Commissione calcolato l’entità delle emissioni totali di CO2 attribuibili al fenomeno dell’isola termale?
- 5.Intende la Commissione includere tale fenomeno nel campo di applicazione della propria più ampia strategia di adattamento al cambiamento climatico attraverso lo scambio delle migliori pratiche tra i principali centri urbani confrontabili in natura, allo scopo di contenere l’effetto isola di calore (ad esempio i mezzi attraverso i quali la vegetazione può attenuare il fenomeno, le misure atte a favorire le pratiche di edilizia ecologica, l’impiego di materiali riflettenti «freddi» per l’edilizia e le aree pubbliche, una migliore pianificazione urbana, le misure per attutire l’impatto sulla salute delle fasce vulnerabili della popolazione, la regolamentazione della sosta degli autoveicoli e il più diffuso impiego di parcheggi coperti)?
GU C 191 E del 01/07/2011