Forniture idriche a Malta
2.7.2010
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-5459/2010
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Edward Scicluna (S&D)
Malta sta per affrontare una crisi delle uniche risorse idriche del paese, ossia le sue acque sotterranee. Le acque sotterranee vengono estratte a un tasso superiore rispetto a quello di ricostituzione; secondo gli esperti del settore, entro il 2025 Malta potrebbe quindi non avere acqua a sufficienza per il consumo umano. Questa disastrosa situazione in cui versano le isole maltesi è stata sottolineata nella revisione delle risorse idriche maltesi del 2006 della FAO (Malta Water Resources Review 2006), che ha introdotto un quadro di riferimento per la politica nazionale in materia di acque che dovrebbe anche consentire al paese di far fronte ai suoi obblighi derivanti dalla direttiva quadro in materia di acque. Eppure, la politica nazionale maltese in materia di acque non ha ancora visto la luce del giorno.
Esistono circa 8 500 pozzi registrati e un numero indefinito di pozzi non registrati dai quali si estrae l'acqua sotterranea, cosa che rende forse Malta il paese con la più alta densità di estrazione di acque sotterranee al mondo. Le falde acquifere maltesi possono produrre sostenibilmente un quantitativo di acqua compreso tra i 12 e i 23 milioni di metri cubici all'anno.
Tuttavia, le stime dimostrano che l'acqua attualmente estratta da pozzi pubblici e privati ammonta a 35 milioni di metri cubici e che il tasso di estrazione è in aumento, con una conseguente salinizzazione delle falde. L'estrazione di acqua sotterranea non è misurata né addebitata ed è quindi gratuita. Dal momento solo l'ente pubblico responsabile delle forniture idriche (Water Services Corporation) dispone di una licenza per estrarre l'acqua sotterranea, gli oltre 8 500 pozzi privati estraggono acqua illegalmente.
È la Commissione al corrente del fatto che, nonostante la direttiva quadro in materia di acque (2000/60/CE[1]) richieda agli Stati membri di promuovere pratiche di consumo di acqua sostenibili ed ecocompatibili, il governo maltese continui a consentire ai vari utenti dei pozzi illegali di utilizzare l'acqua gratuitamente?
Nel 2000, l'Unione europea ha fissato a dicembre 2009 la scadenza per la presentazione della politica di gestione in materia di acque. Può la Commissione far sapere come intenda procedere, visto che il governo maltese non ha fornito le informazioni richieste circa l'attuazione della direttiva quadro in materia di acque, come prevede la direttiva stessa?
Può la Commissione far sapere come potrà garantire ai cittadini maltesi che, in quanto cittadini dell'Unione europea, non perderanno l'unica fonte di acqua sotterranea naturale a causa dell'inottemperanza alla legislazione dell'UE?
- [1] GU L 327 del 22.12.2000, pag. 1.
GU C 191 E del 01/07/2011