Interrogazione parlamentare - E-5567/2010Interrogazione parlamentare
E-5567/2010

Errata interpretazione della direttiva sulle accise

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-5567/2010
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Cristiana Muscardini (PPE)

Enoplastic S.p.A. è l'azienda leader nella produzione di chiusure per l'industria enologica mondiale, con una produzione annua di circa 2 mld tra capsule termoretraibili in PVC e PET, capsule in polilaminato per vino fermo e capsuloni per vini spumanti.

Il mese scorso si è verificato un problema con un cliente francese che ha chiesto di produrre delle capsule dovendovi applicare, come testina, un'etichetta con stampata un'immagine, la cosiddetta «Marianne» (che è una fiscalizzazione specifica degli alcolici in Francia), fornita dal cliente stesso.

La Dogana francese si è opposta pretendendo che le etichette fossero validate dalla Dogana francese stessa e che l'azienda venisse abilitata dalla Dogana italiana come «Depositario accreditato», con un numero di accisa italiano per il trasporto delle suddette etichette. Una richiesta che non è stata accettata dalla Dogana italiana in quanto nel passaggio dalla Francia all'Italia verranno «cedute» etichette fiscalizzate senza alcun prodotto alcolico e al ritorno verranno invece cedute capsule con applicate le etichette medesime senza alcun passaggio di prodotto soggetto ad accisa.

In base alla direttiva 92/12/CEE[1] il controllo della movimentazione delle «Marianne» in uscita e successivamente in entrata deve avvenire esclusivamente da parte delle autorità francesi così come nel caso contrario, ma per prodotti effettivamente soggetti ad accisa, e quindi accompagnati da DAA, la movimentazione del contrassegno di Stato italiano verrebbe controllata dalla Dogana italiana senza alcuna responsabilità da parte della Dogana francese.

L'azienda si trova quindi in uno stato di stallo e di perdita economica e occupazionale dovuto al comportamento delle autorità francesi, che impediscono di fatto la libera circolazione di beni.

Considerato quanto precede, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:

GU C 191 E del 01/07/2011