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Interrogazione parlamentare - E-5568/2010(ASW)Interrogazione parlamentare
E-5568/2010(ASW)

Risposta data da Günther Oettinger a nome della Commissione

Anche se la Commissione è al corrente degli impatti negativi che l'eccessivo riscaldamento può causare sulla salute umana e sul consumo energetico in generale, essa ritiene che questo problema sia collegato non solo alle condizioni climatiche locali (come la temperatura e l'umidità esterna), ma anche alla percezione delle temperature di comfort e alla capacità delle persone di adattarsi alle molteplici condizioni interne (comfort adattativo[1]).

Numerosi Stati membri hanno adottato regolamenti sulle temperature minime e massime negli edifici pubblici per controllare il consumo energetico e l'emissione di gas ad effetto serra o per motivi di salute e di sicurezza. Come chiarito dalla direttiva europea sul rendimento energetico nell'edilizia (2002/91/CE[2] e rifusa nella direttiva 2010/31/UE[3]), non esiste un'armonizzazione o un progetto di armonizzazione delle temperature minime e massime esistenti di raffreddamento, né di riscaldamento a livello UE. Infatti è esclusiva responsabilità degli Stati membri fissare tali valori minimi e massimi. Nella direttiva summenzionata la Commissione riconosce l'esigenza di dedicare maggiore attenzione ai problemi di raffreddamento, considerato il recente aumento dei sistemi di aria condizionata nell'UE e invita gli Stati membri a dare maggiore attenzione al condizionamento nel recepimento della nuova direttiva rifusa, cioè considerando le tecniche di rinfrescamento passivo[4].

Inoltre i rappresentanti degli Stati membri responsabili dell'istituzione di regolamenti edilizi nel quadro della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico degli edifici affrontano regolarmente questioni di confort/progetto connesse alle temperature estive durante le riunioni relative all'azione concertata prevista dalla direttiva summenzionata, che sostiene il recepimento e l'attuazione della direttiva negli Stati membri[5]. La Commissione ha anche sostenuto numerosi progetti di ricerca e studi sul punto per promuovere l'adozione di un confort adattativo, sia nei lavori di standardizzazione eseguiti dal CEN (in particolare EN15251), che nei regolamenti nazionali.

I progetti relativi al Programma «Energia intelligente — Europa» sono i seguenti:

GU C 191 E del 01/07/2011