Risposta data da Günther Oettinger a nome della Commissione
27.8.2010
Anche se la Commissione è al corrente degli impatti negativi che l'eccessivo riscaldamento può causare sulla salute umana e sul consumo energetico in generale, essa ritiene che questo problema sia collegato non solo alle condizioni climatiche locali (come la temperatura e l'umidità esterna), ma anche alla percezione delle temperature di comfort e alla capacità delle persone di adattarsi alle molteplici condizioni interne (comfort adattativo[1]).
Numerosi Stati membri hanno adottato regolamenti sulle temperature minime e massime negli edifici pubblici per controllare il consumo energetico e l'emissione di gas ad effetto serra o per motivi di salute e di sicurezza. Come chiarito dalla direttiva europea sul rendimento energetico nell'edilizia (2002/91/CE[2] e rifusa nella direttiva 2010/31/UE[3]), non esiste un'armonizzazione o un progetto di armonizzazione delle temperature minime e massime esistenti di raffreddamento, né di riscaldamento a livello UE. Infatti è esclusiva responsabilità degli Stati membri fissare tali valori minimi e massimi. Nella direttiva summenzionata la Commissione riconosce l'esigenza di dedicare maggiore attenzione ai problemi di raffreddamento, considerato il recente aumento dei sistemi di aria condizionata nell'UE e invita gli Stati membri a dare maggiore attenzione al condizionamento nel recepimento della nuova direttiva rifusa, cioè considerando le tecniche di rinfrescamento passivo[4].
Inoltre i rappresentanti degli Stati membri responsabili dell'istituzione di regolamenti edilizi nel quadro della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico degli edifici affrontano regolarmente questioni di confort/progetto connesse alle temperature estive durante le riunioni relative all'azione concertata prevista dalla direttiva summenzionata, che sostiene il recepimento e l'attuazione della direttiva negli Stati membri[5]. La Commissione ha anche sostenuto numerosi progetti di ricerca e studi sul punto per promuovere l'adozione di un confort adattativo, sia nei lavori di standardizzazione eseguiti dal CEN (in particolare EN15251), che nei regolamenti nazionali.
I progetti relativi al Programma «Energia intelligente — Europa» sono i seguenti:
- —progetto ThermCo[6] sul raffreddamento a bassa energia; COMMONCENSE[7] (sui limiti fissati dalle norme CEN EN15251); ASIEPI[8], che tra le altre questioni, affronta quella del comfort estivo e gli aspetti legati al condizionamento; CENSE[9] e PASSIV-ON[10]. Questi progetti offrono un orientamento e linee guida in materia di progettazione per ottimizzare il rendimento energetico, comprese le esigenze in tema di condizionamento, ma non preparano e non sviluppano concrete iniziative politiche a livello UE per limitare l'arco di temperatura minima. La Commissione continuerà a monitorare le conseguenze delle esigenze energetiche in materia di condizionamento e raffreddamento e le implicazioni economiche e sulla salute nei futuri progetti e studi nell'ambito del Programma «Energia intelligente — Europa».
- [1] Il comfort adattativo si basa sul principio che le esperienze delle persone sono differenti ed esse si adattano, fino a un certo punto, a una varietà di condizioni interne, in funzione del loro abbigliamento, della loro attività e della loro condizione fisica.
- [2] Direttiva 2002/91/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2002, sul rendimento energetico nell'edilizia, GU L 1 del 4.1.2003.
- [3] Direttiva 2010/31/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia, GU L 153 del 18.6.2010.
- [4] Si veda il considerando 25 della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia 2010/31/UE.
- [5] Per ulteriori informazioni: http://www.epbd-ca.eu/
- [6] ThermCo è un progetto facente parte del progetto Energia intelligente — Europa che è terminato nell'ottobre 2009. Ulteriori informazioni sono reperibili al seguente indirizzo:http://www.thermco.org/cms/upload/Publications_public/ThermCo_FactSheet.pdf
- [7] COMMONCENSE è un progetto finanziato dal progetto Intelligent Energy Europe operativo fino a maggio 2010. Ulteriori informazioni sono reperibili al seguente indirizzo:http://ieea.erba.hu/ieea/page/Page.jsp?op=project_detail&prid=1493
- [8] http://www.asiepi.eu/
- [9] http://www.iee-cense.eu/
- [10] http://www.passive-on.org/en/
GU C 191 E del 01/07/2011