Concentrazioni elevate di furano nelle capsule di caffè
19.4.2011
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-004228/2011
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Georgios Koumoutsakos (PPE) e Konstantinos Poupakis (PPE)
Uno studio realizzato recentemente dall’Università di Barcellona e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Agricultural and Food Chemistry mostra che il caffè preparato con le macchine a capsula contiene una concentrazione di furano diverse volte superiore a quella contenuta nel caffè fatto con le caffettiere tradizionali. Il furano è un composto tossico, cancerogeno, che compare quando un alimento o una bevanda sono esposti a temperature elevate.
A titolo indicativo, si rammenta che il caffè istantaneo contiene tra i 12 e i 35 nanogrammi di furano per millilitro (ng/ml), il caffè espresso della macchina tradizionale ne contiene tra i 43 e i 146 ng/ml, mentre l’espresso in capsule ne contiene tra i 117 e i 244ng/ml. Secondo gli scienziati, questa concentrazione maggiore è dovuta alle capsule che, essendo chiuse ermeticamente, impediscono al furano, che è particolarmente volatile, di fuoriuscire quando la pressione e l'acqua calda fanno penetrare la sostanza nella bevanda.
Considerando che le ricerche classificano il furano tra le sostanze cancerogene e che sempre più consumatori, per questioni di comodità, utilizzano macchine a capsule, può la Commissione rispondere alle seguenti domande:
- 1.Secondo gli studi in materia realizzati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), qual è la pericolosità della sostanza in oggetto per la salute dei consumatori? Sono le conclusioni degli studi dell’EFSA coerenti con quelli condotti dall’Università di Barcellona?
- 2.Intende l’EFSA valutare e sfruttare questi nuovi dati per rivedere la sua raccomandazione alla Commissione del 15 novembre 2010?
- 3.Intende rivedere la legislazione europea pertinente per quanto riguarda il tenore di sostanze pericolose, come il furano e l’acrilamide, nei prodotti alimentari e negli alimenti per bambini?
GU C 314 E del 27/10/2011