Interrogazione parlamentare - E-006356/2011Interrogazione parlamentare
E-006356/2011

Detenzione di Maryam Bahreman in Iran

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-006356/2011
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Pino Arlacchi (S&D) , María Muñiz De Urquiza (S&D) , Róża Gräfin von Thun und Hohenstein (PPE) , Gabriele Albertini (PPE) , Fiorello Provera (EFD) , Potito Salatto (PPE) , Joanna Senyszyn (S&D) , Britta Thomsen (S&D) , Jaroslav Paška (EFD) , Anne Delvaux (PPE) , Norica Nicolai (ALDE) , Charles Tannock (ECR) , Marita Ulvskog (S&D) , Marietta Giannakou (PPE) , Giommaria Uggias (ALDE) , Monica Luisa Macovei (PPE) , Nicole Sinclaire (NI) , Zuzana Roithová (PPE) , Alexandra Thein (ALDE) , Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE) , Baroness Sarah Ludford (ALDE) , Boris Zala (S&D) , Vincent Peillon (S&D) , Sari Essayah (PPE) , Mariya Nedelcheva (PPE) , Frieda Brepoels (Verts/ALE) , Franziska Keller (Verts/ALE) , Harlem Désir (S&D) , Ivo Vajgl (ALDE) , Robert Rochefort (ALDE) , Keith Taylor (Verts/ALE) , Paul Murphy (GUE/NGL) e Ulrike Lunacek (Verts/ALE)

Stando alle informazioni inviate da numerose ONG, l'attivista per i diritti delle donne Maryam Bahreman è stata arrestata l'11 maggio 2011 a Shiraz. Alcuni agenti delle forze dell'ordine del ministero dei servizi segreti sono giunti a casa della donna muniti di un ordine di detenzione, arrestandola, secondo quanto riportato, con l'accusa di «azione contro la sicurezza nazionale».

Maryam Bahreman, attivista sociale e membro di «One million signatures», ha fatto molto per la promozione dei diritti delle donne per molti anni. Il suo avvocato ha rivelato che l'attivista è stata interrogata in merito all'attività condotta nel campo dei diritti umani e, in particolare, in merito alla sua recente partecipazione alla 55esima sessione della conferenza della Commissione ONU sullo stato della donna tenutasi a New York a marzo di quest'anno. La procedura giudiziaria nei suoi confronti verrà avviata solo a conclusione degli interrogatori. La sicurezza della signora Bahreman è gravemente minacciata, poiché nelle carceri iraniane la tortura e altri maltrattamenti costituiscono pratiche comuni spesso utilizzate per giungere in modo coercitivo alle confessioni dei detenuti, che peraltro non di rado vengono trasmesse per televisione, in modo da ottenere prove che possono essere utilizzate contro gli stessi in tribunale, in violazione del divieto della tortura e dell'articolo 14 della convenzione internazionale sui diritti civili e politici (CIDCP), di cui l'Iran è parte.

1. Conosce la Commissione il caso della signora Bahreman? Quali azioni intende adottare la Commissione in risposta a tali gravi violazioni della libertà di espressione e di associazione?

2. Quali misure preventive intende adottare la Commissione al fine di tutelare la salute di Maryam Bahreman e di tutti gli attivisti per i diritti umani in Iran, alla luce della dichiarazione sui difensori dei diritti umani adottata il 9 dicembre 1998 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite?

GU C 128 E del 03/05/2012