Sperimentazione animale su primati e randagi
1.3.2012
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-002365/2012
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Cristiana Muscardini (PPE)
La Commissione è a conoscenza dell'arrivo in Italia di centinaia di scimmie, provenienti dalla Cina, destinate alla sperimentazione, e della sollevazione di gran parte dell'opinione pubblica che giustamente reagisce in modo fermo e negativo considerato anche che la sperimentazione animale è ormai diventata ripetitiva, inutile e non probante per l'essere umano.
Allarmano i dati secondo i quali ogni giorno sono usati per la sperimentazione migliaia di animali e lo stesso oncologo prof. Veronesi, già Ministro della salute in Italia, ha dichiarato sul Corriere della Sera del 28 febbraio 2012 «non c'è nessuna ragione scientifica per sacrificare dei primati».
Si chiede inoltre alla Commissione di rivedere la direttiva 2010/63/UE, la quale consente di utilizzare, per le sperimentazioni, animali randagi visto che è scientificamente provato come l'animale randagio e cioè meticcio (del quale perciò non si conosce la storia familiare) non è in grado di fornire risultati stabili.
GU C 111 E del 18/04/2013