Risposta di László Andor a nome della Commissione
30.8.2013
Il Fondo sociale europeo (FSE) si prefigge di promuovere le opportunità occupazionali dei lavoratori, tra l'altro accrescendo la loro adattabilità al cambiamento e sostenendo le azioni condotte negli Stati membri per lottare contro la disoccupazione. L'FSE è implementato per il tramite di programmi operativi nazionali o regionali (PO) conformemente al principio della gestione concorrente. La Commissione invita pertanto gli onorevoli deputati a mettersi in contatto con le autorità di gestione competenti per i PO[1] delle regioni italiane in questione al fine di ottenere informazioni sulle possibilità offerte da ciascun PO per aiutare i lavoratori in esubero a trovare un nuovo lavoro.
Per quanto concerne il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG), dall'inizio del 2012 possono essere accettate soltanto domande volte ad aiutare i lavoratori messi in esubero in seguito ai grandi mutamenti intervenuti nella struttura del commercio mondiale a causa della globalizzazione. Per il periodo 2014-2020 la Commissione ha proposto di reintrodurre su base permanente il criterio di crisi tra i motivi per un potenziale sostegno del FEG.
Soltanto gli Stati membri possono candidarsi a un sostegno del FEG, anche se l'iniziativa di una candidatura può provenire da stakeholder individuali. Lo Stato membro è responsabile dell'implementazione, della gestione e del controllo del sostegno erogato ai lavoratori, ma alcune di queste responsabilità possono essere delegate a livello regionale o locale.
I principali strumenti di cui dispone l'UE per erogare un sostegno sono l'FSE e il FEG. Gli Stati, inoltre, gestiscono spesso programmi propri. La Commissione non dispone di informazioni dettagliate su tali programmi e suggerisce pertanto di contattare direttamente le autorità pertinenti dello Stato membro.
- [1] http://ec.europa.eu/esf/main.jsp?catId=386&langId=en.
GU C 65 E del 05/03/2014