Mancato rispetto della direttiva 2003/91/CE per quanto riguarda l'iscrizione di varietà di cipolline da seminagione
22.1.2014
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000639-14
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Eric Andrieu (S&D) , Isabelle Thomas (S&D) , Marc Tarabella (S&D) , Luis Manuel Capoulas Santos (S&D) , Paolo De Castro (S&D) , Iratxe García Pérez (S&D) , Michel Dantin (PPE) , Giancarlo Scottà (EFD)
Dal 2005, l'iscrizione di nuove varietà di cipolline nei cataloghi nazionali e quindi in quello europeo, è soggetta alla regolamentazione comunitaria che si basa, da un lato, su un protocollo tecnico specifico, il protocollo dell'UCVV TP 46/2 che è stato aggiornato il 1o aprile 2009, e dall'altro sull'articolo 1 della direttiva 2003/91/CE, che stabilisce che l'iscrizione di nuove varietà nei cataloghi nazionali è di competenza degli Stati membri che si assicurano che sia correttamente rispettato il protocollo dell'UCVV in questione.
Risulta però che talune varietà di cipolline da seminagione iscritte nel catalogo olandese non rispettano affatto le condizioni definite nel protocollo. Ciò riguarda le varietà Conservor, Picador, Armador, Camelot, Ambition et Obelisk, che dovrebbero essere classificate nel catalogo cipolle. Test sperimentali effettuati in Francia dal GEVES, organismo pubblico che realizza i test richiesti dalla legislazione europea al momento della registrazione di nuove varietà, lo comprovano e sono a disposizione della Commissione.
Alla luce delle irregolarità osservate, può la Commissione far sapere:
- 1.se il protocollo è sufficientemente chiaro e preciso per permettere una classificazione agevole e incontestabile delle varietà, se il controllo della sua corretta applicazione da parte degli Stati membri pone dei problemi e in che modo la Commissione, in quanto custode del diritto comunitario, si assicura che vengano rispettate le regole in materia di iscrizione per la varietà cipollina, in particolare per quanto riguarda il relativo protocollo;
- 2.se le varietà in questione, iscritte a torto nel catalogo come cipolline e beneficiando abusivamente di una protezione dell'UCVV, vengono attualmente ampiamente commercializzate nell'UE e nei paesi terzi e se il prodotto ottenuto dalla loro coltivazione circola illegalmente sotto la denominazione cipollina, se vi è inganno o frode nei confronti dei consumatori e che cosa intende fare riguardo al diritto alla protezione dei consumatori contro lo Stato membro in infrazione;
- 3.se il danno arrecato riguarda i consumatori e l'intera filiera della cipollina tradizionale, se il metodo di produzione olandese è meno oneroso in termini soprattutto di mano d'opera e se può rapidamente annientare il settore della cipollina tradizionale e la biodiversità, se il mancato rispetto della legislazione sulla commercializzazione delle varietà vegetali intacca indirettamente le regole della concorrenza europea, cosa intende essa fare per porvi rimedio, in che modo intende limitare simultaneamente la perdita di biodiversità, elemento indispensabile alla promozione di uno sviluppo insostenibile?
GU C 286 del 27/08/2014