Sottrazione internazionale di minore in Slovacchia — Mancato rientro
3.4.2014
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-004194-14
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Roberta Angelilli (PPE)
L'ufficio del Mediatore del Parlamento europeo per i casi di sottrazione internazionale di minori ha ricevuto un caso relativo alla sottrazione e al trattenimento di minori in Slovacchia.
In base alle informazioni ricevute, dall'unione di un cittadino italiano e di una cittadina slovacca è nata una bambina (nel 2005) in Italia, dove la coppia aveva stabilito la propria residenza.
In seguito alla separazione della coppia, il Tribunale per i minorenni di Campobasso emanava un decreto con cui disponeva l'affido condiviso con dimora prevalente presso la madre.
Nel 2010 la madre porta illegalmente la bambina in Slovacchia senza il consenso del padre e contravvenendo al decreto che prescriveva alla madre stessa di garantire la permanenza della bambina in Italia.
Dopo una prima pronuncia del Tribunale di Bratislava in cui decretava il non rimpatrio del minore, lo stesso Tribunale, dopo il ricorso in appello presentato dal padre, disponeva il rientro del minore in Italia in considerazione del mancato assenso del padre al soggiorno della bambina in Slovacchia. La madre ricorreva a sua volta in appello e si disponeva l'ascolto del minore rinviando al primo grado di giudizio.
Intanto la Corte d'appello di Campobasso riconosceva al padre l'affidamento esclusivo della minore e la decadenza della potestà genitoriale per la madre. Tale sentenza dovrebbe essere riconosciuta in base al regolamento (CE) n. 2201/2003.
Il 18 febbraio 2014 il Tribunale distrettuale di Bratislava ha decretato il rientro della minore in Italia, non riconoscendo tuttavia la provvisoria esecuzione.
Ciò ha permesso un ulteriore ricorso in appello e, dunque, un ulteriore ritardo nella procedura di rientro.
Il caso in questione configura l'ennesima difficoltà nell'ottenere, da parte delle autorità slovacche competenti, la corretta applicazione del regolamento (CE) n. 2201/2003 e della Convenzione dell'Aia del 25 ottobre 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale dei minori.
Può la Commissione precisare se il caso in questione può dare adito alla richiesta di aprire una procedura di infrazione contro la Slovacchia?
GU C 375 del 22/10/2014