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Interrogazione parlamentare - E-010814/2014Interrogazione parlamentare
E-010814/2014

La dieta mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell'umanità UNESCO

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-010814-14
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Massimo Paolucci (S&D)

Il 17 novembre 2013 l'UNESCO ha iscritto la dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità.

Il termine «dieta» si riferisce all'insieme di pratiche, conoscenze, abilità e saperi con i quali le popolazioni del Mediterraneo, in particolare di Cipro, Croazia, Spagna, Grecia, Italia, Marocco e Portogallo, hanno creato nel corso dei secoli una sintesi tra ambiente culturale, paesaggio, colture, conservazione, trasformazione, preparazione e, in particolare, consumo di cibo. Essa è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio d'oliva, cereali, frutta fresca o secca, verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi.

L'iscrizione di una pratica o espressione culturale nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità avviene sia per l'urgente necessità di una sua salvaguardia sia per il suo status rappresentativo.

Visti gli effetti positivi, scientificamente riconosciuti, della dieta mediterranea sul tasso di colesterolo nel sangue e su alcune patologie cardiovascolari, quali iniziative, legislative ma non solo, intende la Commissione intraprendere per tutelare tale patrimonio?

Intende la Commissione avviare un progetto di ricerca specifico che possa condurre alla predisposizione di un «disciplinare» della dieta mediterranea?