Situazione dell'amianto nell'Unione europea
22.12.2014
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-011157-14
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Mercedes Bresso (S&D) , Patrizia Toia (S&D) , Simona Bonafè (S&D) , Renata Briano (S&D) , Caterina Chinnici (S&D) , Sergio Gaetano Cofferati (S&D) , Brando Benifei (S&D) , Paolo De Castro (S&D) , Pier Antonio Panzeri (S&D) , Enrico Gasbarra (S&D) , Massimo Paolucci (S&D) , Luigi Morgano (S&D) , Nicola Caputo (S&D) , Alessia Maria Mosca (S&D) , Daniele Viotti (S&D)
Sebbene la produzione di prodotti e manufatti a base di amianto sia vietata nell'Unione europea, questa pericolosissima fibra è ancora oggi responsabile della morte di migliaia di persone ogni anno. Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità ogni anno tra le 20 000 e 30 000 persone contraggono malattie correlate all'esposizione ad amianto. L'amianto è oggi ancora presente in moltissimi edifici pubblici, tra cui ospedali e scuole, oltre che in diverse costruzioni, navi, tubature e simili.
Premesso che la presenza di amianto rappresenta una grave minaccia per la salute dei cittadini europei, e facendo riferimento alla risoluzione del Parlamento europeo del 30 gennaio 2013[1], può la Commissione far sapere:
- 1.qual è la situazione normativa UE in merito alla produzione, alla commercializzazione e all'utilizzo nei processi produttivi di materiali contenenti amianto o derivati dall'amianto, e in particolare se esistano o meno eccezioni/deroghe e in tal caso di quale natura;
- 2.se ritiene opportuno lanciare un piano europeo per l'individuazione di tutti i siti sul territorio UE con presenza di amianto e, in caso affermativo, in quali tempi;
- 3.se ritiene opportuno lanciare un piano europeo di bonifica dall'amianto per rispondere alle richieste di messa a punto entro il 2028 di piani d'azione per la bonifica formulate nella citata risoluzione del Parlamento europeo?
- [1] Testi approvati P7_TA(2013)0093.