Interrogazione parlamentare - E-011157/2014Interrogazione parlamentare
E-011157/2014

Situazione dell'amianto nell'Unione europea

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-011157-14
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Mercedes Bresso (S&D) , Patrizia Toia (S&D) , Simona Bonafè (S&D) , Renata Briano (S&D) , Caterina Chinnici (S&D) , Sergio Gaetano Cofferati (S&D) , Brando Benifei (S&D) , Paolo De Castro (S&D) , Pier Antonio Panzeri (S&D) , Enrico Gasbarra (S&D) , Massimo Paolucci (S&D) , Luigi Morgano (S&D) , Nicola Caputo (S&D) , Alessia Maria Mosca (S&D) , Daniele Viotti (S&D)

Sebbene la produzione di prodotti e manufatti a base di amianto sia vietata nell'Unione europea, questa pericolosissima fibra è ancora oggi responsabile della morte di migliaia di persone ogni anno. Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità ogni anno tra le 20 000 e 30 000 persone contraggono malattie correlate all'esposizione ad amianto. L'amianto è oggi ancora presente in moltissimi edifici pubblici, tra cui ospedali e scuole, oltre che in diverse costruzioni, navi, tubature e simili.

Premesso che la presenza di amianto rappresenta una grave minaccia per la salute dei cittadini europei, e facendo riferimento alla risoluzione del Parlamento europeo del 30 gennaio 2013[1], può la Commissione far sapere: